Formula 1 in Brasile: graining, pioggia e Sprint Race. Interlagos promette caos in pista

Formula 1 in Brasile: graining, pioggia e Sprint Race. Interlagos promette caos in pista
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Weekend ad altissima tensione a Interlagos: gomme stressate, asfalto invecchiato, meteo imprevedibile e format Sprint riducono il margine d’errore. Strategie aggressive e rischio pioggia possono generare il caos al GP del Brasile 2025
4 novembre 2025

Il Brasile torna ad abbracciare la Formula 1 in un momento cruciale della stagione: il penultimo weekend Sprint dell’anno, il meteo ballerino e un asfalto in continua evoluzione promettono giorni ad alta tensione. Interlagos, però, non è soltanto una tappa in calendario: è un patrimonio emotivo del Mondiale, una terra di leggende, passione e sorpassi impossibili, dove ogni anno tutto sembra rimescolarsi. Basta chiedere a Max Verstappen, autore lo scorso anno di una rimonta sensazionale dalla diciassettesima alla prima posizione.

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Per il Gran Premio di San Paolo 2025, Pirelli ha scelto un approccio più conservativo rispetto al 2024, portando le mescole più dure della gamma: Hard C2, Medium C3 e Soft C4. Un ritorno allo step visto due anni fa, pensato per estendere la vita utile degli pneumatici e offrire una finestra strategica più ampia alla mescola Soft, relegata dodici mesi fa al solo impiego in qualifica. Nella scorsa edizione, infatti, il nuovo asfalto liscio e scivoloso – ma pieno di dossi – aveva stressato a fondo la gamma, generando graining soprattutto al posteriore. La pioggia aveva poi fatto il resto: durante la gara le slick non sono state nemmeno utilizzate.

L’asfalto, un anno dopo, è “invecchiato”. E' infatti aumentato il grip, ma rimangono i sobbalzi tipici di un terreno che non trova stabilità. Per piloti e ingegneri questo significa assetti complicati, finestre termiche difficili da individuare e auto che oscillano al limite dell’aderenza. Ad Interlagos, chi legge meglio l’evoluzione della pista guadagna un vantaggio enorme. A rendere tutto più imprevedibile c’è anche il format Sprint, che riduce drasticamente il tempo per trovare il compromesso giusto: soltanto una sessione di prove libere.

Pirelli

Se i livelli di usura dovessero confermare quelli visti lo scorso anno, potremmo assistere a strategie aggressive sulle soste, con doppio pit-stop che tornerebbe un’opzione sull’asciutto. La variabile meteo resta, come sempre, protagonista: a Interlagos le previsioni sembrano non valere mai fino in fondo, e la pioggia può trasformare la gara in una lotteria tattica. Il circuito dedicato a José Carlos Pace, ispirato a Brooklands, Roosevelt Raceway e Montlhéry, mescola velocità, cambi di direzione e curve in appoggio con un fluido movimento antiorario. È un layout che stressa in modo simmetrico anteriore e posteriore, favorisce i sorpassi e genera facilmente neutralizzazioni con Safety Car e VSC.

La sua posizione nel calendario, inoltre, lo espone a variazioni improvvise di temperatura e precipitazioni, rendendo frequente l’uso delle gomme da bagnato. E quando la pista si bagna, il margine d’errore si riduce a pochi centimetri.

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