Autostrade: Confindustria contro il Milleproroghe su revoca concessioni

Autostrade: Confindustria contro il Milleproroghe su revoca concessioni
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L’associazione degli industriali si schiera contro la norma che introduce la revoca delle concessioni senza indennizzo per gravi indampienze
31 dicembre 2020

La norma contenuta nel decreto Milleproroghe che permette allo Stato di revocare una concessione autostradale in caso di gravi inadempienze senza indennizzi per il gestore inadempiente non va giù ai concessionari autostradali.

Per l’Aiscat, che si è espressa sul tema qualche giorno fa, la norma «genera una gravissima lesione dello Stato di diritto, in quanto modifica per legge e in modo unilaterale i contratti in essere tra lo Stato e i concessionari autostradali» e «rischia di provocare conseguenze estremamente gravi nei confronti di diverse società concessionarie, in particolare di quelle quotate in Borsa».

Per l’associazione dei concessionari «Si tratta di una norma palesemente anti-impresa, che mette a rischio decine di migliaia di lavoratori e di risparmiatori, minando in modo radicale la credibilità dello Stato italiano agli occhi degli investitori internazionali, rischiando di distruggere un intero settore produttivo del Paese».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Confindustria, che in una nota «condivide le preoccupazioni espresse da Aiscat sulle indiscrezioni in merito all’inserimento, nel decreto legge Milleproroghe, di un intervento in tema di concessioni autostradali. Se le informazioni circolate fossero confermate, si tratterebbe di un intervento unilaterale di modifica dei contratti in essere, effettuato per giunta con legge. L’effetto sarebbe negativo non solo sulla specifica situazione, ma più in generale sulla credibilità del nostro Paese e sulla capacità delle sue Istituzioni di assicurare procedure corrette e regole prevedibili a tutela della libertà d’impresa».

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