Autostrade: nuovo Tutor più preciso e veloce, sarà attivo da luglio

Autostrade: nuovo Tutor più preciso e veloce, sarà attivo da luglio
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La Polizia Stradale ha già trovato una soluzione al vecchio Tutor: il SICVe PM sarà più preciso e analizzerà più dati. Sarà attivato da luglio su 25-30 tratte non ancora definite. Intanto ci sono gli autovelox
8 giugno 2018

Pochi giorni fa, il sistema Tutor per rilevare le infrazioni del codice per eccesso di velocità è stato disattivato in seguito a sentenza della Corte d’Appello di Roma (qui tutti i dettagli). La Polizia Stradale, però, non è rimasta con le mani in mano e ha già trovato la soluzione: si chiama SICVe PM e «avrà un sistema molto più preciso e veloce del software precedente. – dichiara Rosanna Ferranti, direttore II Divisione della Polizia Stradale - Si fonda su un software brevettato, la tecnologia PlateMatching. Anziché concentrarsi sulle targhe di veicoli, il sistema mette a confronto immagini, abbinando quelle verosimili, accorciando i tempi dell’abbinamento e rendendolo più preciso. Così vengono meno le possibilità che ci siano scarti per mancanza di un corretto riconoscimento».

Secondo le previsioni del prefetto Roberto Sgalla, il nuovo sistema Tutor SICVe PM sarà attivato a partire da luglio su 25-30 tratte (non ancora definite), ritenute particolarmente critiche per traffico estivo e rischio incidente.

«Dunque, il numero di infrazioni rilevate sarà maggiore. Se la targa del veicolo in uscita non era correttamente letta e non si abbinava alla targa del veicolo in entrata in un tratto controllato, entrambi i fotogrammi venivano cestinati. Invece il nuovo sistema aumenta le performance di lettura delle immagini. Prima ci si concentrava sulla targa, ora si prenderà in considerazione anche altro, come la pubblicità sul retro dei mezzi, l’adesivo dell’azienda di trasporto, i dispositivi luminosi posteriori. Perché il software scandisce una serie di dati maggiori ed è più veloce a mettere a confronto elementi verosimili. C’è bisogno di avviare tutte le verifiche previste dal decreto del ministro dei Trasporti nel giugno 2017. Vanno smontati gli impianti che ci sono, portati in laboratorio, controllate le funzionalità degli orologi, della velocità media. Serve tempo. Stiamo ancora definendo quali punti saranno attivi. La cosa certa è che si terrà conto dei volumi di traffico e della rete autostradale che registra punte maggiori di incidenti. La scelta dell’ubicazione delle unità di rilevamento, stabilisce la direzione generale della sicurezza stradale, dev’essere eseguita dai competenti organi di polizia stradale, d’intesa con l’ente proprietario o gestore della strada, tenendo conto dell’intensità di traffico, delle verifiche periodiche di funzionalità e della taratura almeno con cadenza annuale».

Per ora a proteggere le nostre strade ci sono gli autovelox che, come espone la Polizia, sono 110 quelli in azione su 7000 km di rete autostradale, insieme a 329 telelaser.

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