BOIR 2017, il meglio dell'Italia su quattro ruote e non solo [Video]

Pubblicità
  • di Automoto.it
Tutte le supercar più recenti dalla A alla Z, le pietre miliari dell'automobilismo e tanto altro a una manifestazione unica nel suo genere
  • di Automoto.it
25 settembre 2017

BOIR 2017, ovvero: Best of Italy Race and Tour. Tenetelo a mente questo nome perché nei prossimi anni è probabile che lo leggerete in cima alla lista dei migliori eventi motoristici internazionali, anche se noi vi auguriamo e consigliamo di essere presenti in carne, ossa e soprattutto orecchi.

Nato dalla volontà e dalla passione di Enzo Scalzo, imprenditore d’oltre Manica, che animato dalla voglia di riunire in un unico evento il meglio della produzione tricolore su quattro ruote è riuscito in sole due edizioni a proporre un format che permette agli appassionati non solo di ammirare da vicino alcune delle perle più introvabili nel panorama di supercar moderne a storiche, ma anche di sentire i loro motori all’opera sui 26 km di strada che congiungono il fiabesco borgo di Castell’Arquato, base dell’evento, fino a Monfasso.

La strada è chiusa al traffico e i partecipanti sono liberi di sfogare le proprie auto sui lunghi rettilinei e sulle curve del tratto finale, dove il pubblico può godersi uno spettacolo unico.

Non succede infatti tutti i giorni di poter vedere una dietro l’altra Stratos, S4 e 037 seguite da una Bugatti EB110 o una Diablo GTR, rincorse a loro volta da una Ferrari F40. Ma questa è solo una piccola parte di quanto riserva la manifestazione. Oltre a tutte le più recenti supercar sono presenti anche ospiti di rilievo, tra cui piloti del calibro di Harri Toivonen, fratello dell’indimenticato Henri, preparatori come il mitico Romeo Ferraris e anche costruttori di tutto rispetto come Luca Mazzanti della Mazzanti automobili.

A colpirci è stato il clima, l’entusiasmo del pubblico e la perfetta organizzazione dell’evento. Tralasciando la salita a bordo della Lancia Delta S4 durante il sabato. Un ritorno alle origini del rally in un’epoca temporalmente non molto lontana, ma idealmente anni luce distante da quanto si vede oggi su asfalti e sterrati del mondiale. Tutto questo è stato possibile grazie a RD.Srl la società che ha portato la collezione Lancia-Martini sulle strade del BOIR. Continuate a seguirci perché l’S4 è solo un assaggio di quello che abbiamo fatto.

Per il resto la presenza delle case ufficiali è ancora timida, Lamborghini con un suo collaudatore ha fatto scendere in pista la Huracan Performante che ha dato prova delle capacità del V10 su tutto il percorso. Ma quello che ci auguriamo, per le prossime edizioni, è che anche i costruttori possano trovare, anzi, chiedere spazio all’interno della manifestazione, che ha tutti i presupposti per trasformarsi in una vero festival of speed come quello che si vede in Inghilterra dalle parti di Goodwood.  

Pubblicità