Eco-incentivi 2010: Scajola dice NO

Eco-incentivi 2010: Scajola dice NO
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Non vi saranno contributi alla rottazione. Nemmeno per moto e biciclette
17 febbraio 2010
E' Scajola, Ministro dello Sviluppo Economico, a mettere la parola fine sul rinnovo degli incentivi auto e moto 2010. Dopo aver espresso la propria contrarietà nei giorni scorsi, durante l'informativa al Senato riguardante la vicenda Fiat - Termini Imerese, arriva oggi la conferma ufficiale...sottolinando come "il governo ha ritenuto che anche in Italia sia giunto il momento di tornare alla normalità del mercato dell'auto, non rinnovando gli incentivi e intensificando invece il sostegno alla ricerca e all'innovazione."

Già pronti nel loro schema gli incentivi 2010 vanno in archivio lasciando senza alcun aiuto un comparto che vale almeno l'11% del PIL: "gli incentivi, per loro natura eccezionali e dunque temporanei, non possono divenire la 'regola' con cui assicurare uno sviluppo stabile e duraturo al settore. Sono un modo per rinviare il problema, non per risolverlo."

Inutili gli appelli dei concessionari, dei costruttori esteri e delle associazioni di categoria come Federmetano, ma anche dell'ANCMA, secondo la quale anche il comparto moto risentirà moltissimo: secondo l'associazione alla quale fanno riferimento i costruttori di cicli e motocicli non è corretto assimilare le ruote alle auto, perchè un uso più ampio di scooter e moto risolverebbe i problemi di mobilità urbana.

"Senza gli incentivi - ha dichiarato Marchionne, AD del Gruppo FIAT - nel mercato italiano saranno vendute 350 mila auto in meno rispetto l'anno scorso", anche se ad onor del vero la stessa Fiat è stata l'unica azienda a dichiarare di poter anche rinunciare ai bonus statali.

"Sarebbe sbagliato - replica Scajola a chi lo accusa di aver collegato la concessione degli incentivi a Termini Imerese - collegare la questione degli incentivi al mantenimento di singoli insediamenti produttivi perché questo è contrario non solo alla logica economica, ma anche alle norme europee."
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