FCA: negli USA ripartenza prevista il 4 maggio

FCA: negli USA ripartenza prevista il 4 maggio
Pubblicità
Daniele Pizzo
Il costruttore italoamericano fissa una data per la ripresa delle attività in Nordamerica. Rinviata a fine giugno l’assemblea e probabilmente anche il dividendo per gli azionisti
7 aprile 2020

FCA intende riaprire il 4 maggio gli stabilimenti chiusi in USA e Canada a partire dallo scorso 18 marzo, quando anche negli States sono state adottate le misure di limitazione del contagio da Coronavirus.

E’ quanto anticipa la Reuters, alla quale Fiat-Chrysler ha dichiarato anche che ridisegnerà «le stazioni di lavoro per mantenere il corretto distanziamento sociale e l'espansione dei già ampi protocolli di pulizia in tutte le sedi».

La ripresa della produzione sarà dunque progressiva e avverrà non prima del 30 aprile, data che l’amministrazione Trump ha fissato come termine, comunque ancora provvisorio, per il “lockdown”.

L’output produttivo non ripartirà naturalmente a pieno ritmo, anche perché ci sarà da riavviare la catena di approvvigionamenti dei fornitori interni ed esteri, costretti anch’essi a sospendere il lavoro dopo l’esplosione della pandemia legata al Covid-19.

Intanto al di qua dell’Oceano sia FCA che PSA, per cui rimane in piedi il progetto di fusione nonostante la pandemia, hanno posticipato l’assemblea dei soci a fine giugno allo scopo di capire nel frattempo che direzione prenderà la situazione.

Con tutta probabilità si deciderà per il rinvio a fine anno o, al limite, per la cancellazione della corresponsione agli azionisti del dividendo ordinario, per mantenere una liquidità adeguata a fronteggiare le difficoltà dovute al rallentamento delle vendite e i costi connessi all’interruzione dovuta all’emergenza. In base a quanto comunicato a dicembre, FCA prima del closing avrebbe inoltre dovuto distribuire un dividendo speciale di ammontare complessivo pari a 5,5 miliardi di euro.

La conclusione dell’operazione di fusione FCA-PSA, che inizialmente prevedeva la finalizzazione entro fine anno, probabilmente slitterà ai primi mesi del 2021.

Le casse del costruttore italo-americano intanto dovrebbero ricevere ossigeno dal piano di sostegno varato ieri dal Governo Conte che prevede ulteriori 400 miliardi di liquidità per le imprese che si aggiungono ai 350 miliardi del dl “Cura Italia” lanciato nelle scorse settimane.

Pubblicità
Caricamento commenti...