iRacing, l'IA potrebbe essere utile per i rookies?

iRacing, l'IA potrebbe essere utile per i rookies?
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Federico Sciarra
  • di Federico Sciarra
Già da tempo gli sviluppatori hanno annunciato di essere al lavoro su una carriera offline con avversari guidati dalla CPU. Ecco perché, secondo noi, questa scelta risulterebbe vincente
  • Federico Sciarra
  • di Federico Sciarra
20 settembre 2019

Il simulatore americano iRacing è, ad oggi, uno dei migliori software dedicati al simracing competitivo che punta esclusivamente sull'esperienza online. A differenza dei suoi maggiori competitors questo software non è acquistabile in toto ma prevede un sistema di abbonamenti mensili, semestrali, annuali e biennali per accedere alle competizioni.

Nonostante la community affezionatissima è da diverso tempo che gli sviluppatori sono al lavoro per ampliare l'offerta "competitiva" anche ad un sistema offline. Sarebbe davvero utile? Secondo noi si, ecco le nostre motivazioni.

IA e iRacing: mossa vincente?

Malgrado l'ottimo parco contenuti e il servizio online da riferimento iRacing fatica a spopolare, specialmente in Europa. Si potrebbe imputare questo risultato al prezzo di accesso ai servizi del simulatore e al prezzo dei contenuti ma, a nostro avviso, vi è un terzo elemento da non sottovalutare: la facilità d'utilizzo per chi vuole iniziare.

Quando un principiante si avvicina al mondo della simulazione spesso non conosce bene le "regole della pista" e, al tempo stesso, deve prendere confidenza con le proprie periferiche, il modello di guida del gioco e le proprie capacità di valutazione. iRacing, pur offrendo un sistema di safety rating invidiabilissimo, vi fionda direttamente in pista (dopo eventuali sessioni di pratica) e, nel caso veniate coinvolti in un incidente, applica spesso penalità a tutti i piloti virtuali coinvolti senza distinguere colpevoli e vittime.

Non è quindi difficile immaginare quanto a volte (non sempre) possa essere frustrante l'esperienza di gara nelle rookies class e nelle patenti inferiori. L'introduzione di una carriera offline con tanto di IA ben realizzata potrebbe rivelarsi una mossa vincente per rendere meno traumatico l'approdo alle gare online; nello specifico sarebbe davvero interessante rendere obbligatoria (ad un prezzo ridotto) la partecipazione per i nuovi iscritti ad una season single player e, al termine della stessa, valutare le performance del pilota in base alla sua correttezza in pista.

In sostanza, se il nuovo iscritto si dimostra in grado di affrontare una season online perché è già abituato a competere virtualmente oppure, partendo da rookie completo, ha messo in luce un buon miglioramento nel corso della Season offline, potrà accedere alle gare multi player; al contrario, chi non avrà messo in luce miglioramenti oppure guida senza cognizione di causa, dovrà ripetere la season offline un'altra volta per migliorarsi.

Ad oggi i rookies interessati alle competizioni in circuito partono dalle divertentissime Mazda MX 5
Ad oggi i rookies interessati alle competizioni in circuito partono dalle divertentissime Mazda MX 5

Parola d'ordine: rinnovarsi

E' ormai appurato che iRacing offra la miglior esperienza competitiva online e, dal nostro punto di vista, gli sviluppatori hanno ben intercettato il dispiacere o la delusioni di molti utenti che faticano ad accedere a campionati più corretti a causa dell'inesperienza di altri simracers.

Cosa cambierebbe? Anthony Gardner, presidente e CFO di iRacing, ha dichiarato: 

«Siamo al lavoro sulla IA e la modalità carriera da circa due anni e speriamo di rilasciarla prima o poi. Sembrerà davvero come qualsiasi altra corsa di iRacing, se tutto andrà bene, infatti abbiamo già pubblicato molti video che utilizzano l'IA e in pochissimi hanno notato la differenza. Faremo del nostro meglio»

Alcuni piloti virtuali invece non hanno accolto con entusiasmo la notizia per i motivi più disparati ma, secondo noi, la scelta del team di sviluppo di investire il tempo in questa "novità" indica che il potenziale di pubblico che desidera un'esperienza alternativa su iRacing c'è e non è poco.

Rimaniamo quindi in attesa di ulteriori news in merito.

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