Mercato auto: previsto un calo del 9,7%

Mercato auto: previsto un calo del 9,7%
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Il Centro Studi Aziendali ha previsto un calo del mercato dell'auto pari al 9,7% entro la fine dell'anno. Stimata una crescita del 3,4% per i veicoli aziendali
26 ottobre 2011

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Nel 2011 il mercato automobilistico raggiungerà quota 1.770.000 nuove immatricolazioni, con una diminuzione del 9,7% rispetto al 2010, mentre nel settore delle vetture aziendali si è stimata una crescita del 3,4%.

E' questa la previsione del Centro Studi Auto Aziendali annunciata nel corso del convegno 'Dalla car policy alla car list', organizzato da Aiaga (Associazione Italiana Acquirenti e Gestori di Auto Aziendali) in collaborazione con la Fondazione Alma Mater dell'Università di Bologna e con Econometrica, editore di Auto Aziendali Magazine.

«Nel 2011 è continuato il miglioramento del settore dell'auto aziendale - ha dichiarato Gian Primo Quagliano, consigliere di Aiaga e presidente del Centro Studi Auto Aziendali nella sua relazione introduttiva - dall'inchiesta congiunturale condotta dal Centro Studi Auto Aziendali risulta inoltre che nel corso dell'anno verrà sostituito il 34,3% delle autovetture che fanno parte delle flotte aziendali e che, sempre nel 2011, i parchi auto a disposizione di aziende e società cresceranno del 2,5%. Va tuttavia segnalato che nell'ultima parte dell'anno vi è stato un rallentamento della domanda anche per il settore delle flotte di autoveicoli.»

«Il mercato dell'auto aziendale - ha messo in evidenza il professor Francesco Vella, presidente della Fondazione Alma Mater - si dimostra molto importante, dal momento che è l'unico a crescere all'interno del comparto automotive. Per questo è necessario far emergere la figura di chi per le aziende si occupa di acquistare e gestire i veicoli che fanno parte della flotta, e fornire adeguati strumenti di formazione per affrontare questo compito.»

«Vi sono comunque alcuni aspetti critici che caratterizzano il settore delle auto aziendali - ha poi dichiarato Giovanni Tortorici, presidente di Aiaga - fra i quali è da mettere in evidenza l'aumento dei costi relativi alla gestione di un parco di veicoli, dovuti anche alla crescita del costo dei carburanti e dei premi assicurativi.»

Stewart Whyte, membro di Acfo (organizzazione che raggruppa i fleet manager inglesi), ha quindi espresso la volontà di dar vita ad una collaborazione tra Acfo e Aiaga sui temi della formazione dei fleet manager, sostenendo che «l'obiettivo comune deve essere quello di ottenere il riconoscimento dell'importanza della professione del fleet manager, vista anche la grande rilevanza economica del mercato dell'auto aziendale.»

Fonte: Ansa

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