Mercato Europa effervescente: ad aprile +9,6%

Mercato Europa effervescente: ad aprile +9,6%
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Decisa impennata delle vendite nel Continente, grazie anche al calendario favorevole. In netta contrazione le immatricolazioni di vetture diesel
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
17 maggio 2018

Dopo lo stop di marzo (quando si era registrata una flessione del 5,2%), ad aprile riprende a crescere il mercato dell’auto in Europa (EU28+Efta), portando a referto un sostanzioso incremento del 9,6%, grazie a 1.348.659 vetture immatricolate rispetto a 1.230.702 dello stesso periodo del 2017.

Va considerato che a contribuire al positivo risultato ci sono stati due giorni lavorativi in più nel mese; tutti i Paesi riportano un andamento positivo, ad eccezione di Cipro e Islanda.

Anche i 5 major market sono tutti in crescita in aprile: Germania +8%, Regno Unito +10,4%, Francia +9%, Spagna +12,3% e Italia +6,5%, che si conferma al terzo posto nel ranking nel mese e nel cumulato gennaio-aprile.

Le marche italiane hanno registrato, in Europa, 91.279 immatricolazioni ad aprile (+2,3%), con una quota di mercato del 6,8%; chiudono positivamente il mese i brand Jeep (+75%) e Alfa Romeo (+6,3%).

Nel primo quadrimestre 2018, le immatricolazioni delle marche italiane toccano le 381.594 unità (-2,7%) con quota del 6,8%; ancora positivi e in crescita a doppia cifra i marchi Jeep (+58%) e Alfa Romeo (+13,2%).

Germania

I primi quattro mesi del 2018 per il mercato tedesco sono stati positivi: aprile si è chiuso con un incremento dell’8% comparato allo stesso mese del 2017; le immatricolazioni di autovetture nuove sono state 314.055, circa 23.300 unità in più dello scorso anno.

In attivo il bilancio del 1° quadrimestre: 1.192.666 unità totali significano un +5% sul gennaio-aprile 2017 e rappresentano il volume più alto per il 1° quadrimestre dal 2009.

Da sottolineare, ad aprile, la flessione del 12,5% delle immatricolazioni di auto diesel, ora a quota 33,4% (41,3% ad aprile 2017).

Aumentano le vendite di veicoli elettrici, che crescono del 124,4% grazie alle 3.141 unità, rappresentando l’1% del totale (2.632 sono ibridi plug-in). Ottimo risultato anche per le ibride non plug-in, che hanno ottenuto un +70% sullo scorso anno.

La percentuale di immatricolazioni private è aumentata del 19,3%, raggiungendo il 38,5% sul mese, mentre nel quadrimestre l’incremento delle vendite a privati si è attestato al 17%.

Regno Unito

Dopo un intero anno di flessioni, il mercato dell’auto del Regno Unito torna in terreno positivo: aprile, infatti, registra la crescita a doppia cifra, +10,4%, segnale di un mercato che comincia a riprendersi, confrontandosi con lo stesso mese dello scorso anno caratterizzato dall’introduzione della VED, l’imposta pagata al momento della prima immatricolazione del veicolo, basata sulle emissioni di CO2.

Le 167.911 vendite di aprile (che si confrontano con le 152.076 dello scorso anno), portano il consuntivo del primo quadrimestre a 886.400 unità, ancora in territorio negativo (-8,8%) rispetto alle 972.092 del periodo gennaio-aprile 2017.

Ad aprile si registrano tendenze diverse nei tre canali di vendita: ottima performance dei privati che chiudono con +26,3%; stabili le flotte (+0,9%); calano, infine, le vendite a società, che perdono il 12,9%.

Da evidenziare gli ottimi risultati delle alimentazioni alternative che guadagnano il 49,3% dei volumi e l’1,5% rispetto allo scorso anno.
Prosegue l’importante flessione delle vendite di vetture diesel che ad aprile perdono il 24,9%, arrivando a 51.377 immatricolazioni.

Francia

Il mercato in Francia ad aprile registra 187.390 immatricolazioni, pari al +9% rispetto alle 171.871 dello scorso anno: questo risultato porta il 1° quadrimestre 2018 in aumento del 4,4%, con 744.232 vendite, il miglior incremento degli ultimi tre anni.

Prosegue il calo delle immatricolazioni di vetture diesel, che nel 1° quadrimestre hanno perso l’11,3% e oltre il 7% di quota: a trarne beneficio sono i modelli a benzina che, con 399.319 unità, sono al 53,7% di rappresentatività.

Nello stesso periodo, sono state immatricolate oltre 7.700 unità in più rispetto ad aprile 2017 di vetture ibride, ora al 4,5% di quota con 33.713 unità. In linea con lo scorso anno le immatricolazioni di veicoli elettrici con 1,2% di quota e 9.197 unità.

Nel 1° quadrimestre, infine, si sottolinea la crescita del 6% di vendite di fuoristrada, al 36% di rappresentatività, mentre restano in costante calo tutte le altre carrozzerie.

Spagna

Ad aprile, in Spagna sono state immatricolate 113.816 autovetture nuove, pari al +12,3% rispetto alle 101.375 del 2017, e nel primo quadrimestre si sono vendute 454.130 unità, +11% rispetto alle 409.286 dello stesso periodo dello scorso anno.

Nel dettaglio per canale, si registra l’incremento del 19,6% degli acquisti dei privati, con un cumulato che arriva al +10,1% con 212.837 veicoli; le società, con 31.252 unità, crescono del 9,9% e chiudono il quadrimestre con un +15,6%, a 132.738 vendite; il noleggio, infine, registra ad aprile 29.584 unità (+3,3%) che portano il consuntivo dei primi quattro mesi 2018 a 108.555 (+7,3%).

Visto il buon andamento del mercato, l’ANIACAM (l'associazione spagnola  degli importatori di veicoli a motore) ha rivisto al rialzo le stime per l’anno 2018, ipotizzando una chiusura a 1.385.000 nuove vetture immatricolate, in aumento del 12% rispetto allo scorso anno.

I commenti delle Associazioni

«Molti Paesi - afferma Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere - hanno beneficiato dell’effetto calendario, ma resta il segnale che l’Europa dell’auto è tonica. Un sintomo che dovrebbe far guardare favorevolmente al rinnovo del parco circolante, fenomeno che non riusciamo a vedere in Italia dove il 44% delle vetture nuove viene venduto con una rotazione media di tre anni a società e noleggio e il 56%, destinato a privati, con una rotazione media di 8 anni. In pratica, è come se vendessimo le auto sempre agli stessi clienti».

«Ad aprile il mercato auto europeo, dopo la flessione di marzo, torna a crescere - commenta Gianmarco Giorda, Direttore di ANFIA - I cinque major market mostrano buone performance, aumentando dell’8,8% nel mese e dell’1,2% nel cumulato. In quest’area, il mercato diesel si riduce del 12,5% nel mese e del 17% nel quadrimestre, conquistando appena il 39% di quota rispetto al 47% nel primo quadrimestre 2017. A questo proposito, va ricordato che il contributo della tecnologia diesel al raggiungimento del target di 95 g/km di CO2 al 2021 è fondamentale. Continuano a dare un non trascurabile contributo ai risultati le immatricolazioni nell’area dei Nuovi Paesi Membri UE, con un aumento della domanda del 14,2% nel mese e dell'12,5% da inizio anno».

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