Milano e il problema dei parcheggi: ecco le proposte per migliorare la situazione

Milano e il problema dei parcheggi: ecco le proposte per migliorare la situazione
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Sono 89.000 i posti auto mancanti durante il giorno e 34.500 nel corso della notte, con parcheggi spesso a dir poco creativi che penalizzano sia il traffico che gli spazi per i cittadini
21 aprile 2023

Chi vive o lavora a Milano lo sa bene, il problema degli spazi dedicati alla sosta delle auto è qualcosa che tormenta chiunque abbia necessità di spostarsi. Poco importa che uno si muova a piedi, sui mezzi pubblici, in moto o in auto, i problemi relativi ai parcheggi riescono in qualche modo a interessare direttamente o indirettamente tutti.

Se si è in auto, il rischio di non trovare parcheggio è altissimo, anche se si è residenti, così come è altissimo il rischio di rimanere incolonnati nel traffico a causa di auto parcheggiate male o in doppia fila. Se invece si è a piedi o in bici e si vuole godere degli spazi all’aperto, i parcheggi selvaggi e a bordo strada rischiano di rovinare la festa. Come risolvere dunque il problema?

In vista della redazione del nuovo Piano Urbano Parcheggi, Assimpredil Ance, l’associazione delle Imprese Edili di Milano, Lodi, Monza e Brianza, ha effettuato una ricognizione del fabbisogno di spazi per la sosta delle autovetture alla luce delle evoluzioni della mobilità urbana: i risultati evidenziano le carenze già emerse negli anni scorsi, che ora si attestano a ben 89.000 posti auto mancanti durante il giorno e 34.500 nel corso della notte.

A questo deficit occorre aggiungere il numero di posti auto su strada eliminati per realizzare gli interventi di riqualificazione urbana legati ai nuovi 50 km di piste ciclabili, oltre a quelli destinati, e da destinare, ai nuovi spazi a giardini, aree gioco, spazi pedonali, dehors.

Un modo per rendere le città più ordinate e fruibili, è quello di spostare le aree di sosta dalle strade al sottosuolo, andando a liberare lo spazio in superficie, consentendo così di riconvertirlo in spazi più fruibili dai cittadini, ma anche in strade più larghe, dove necessario.

“La sostenibilità è un obiettivo che caratterizza le attività dell’Associazione e il tema della mobilità e della sosta è centrale per la città di Milano – ha dichiarato Regina De Albertis, Presidente Assimpredil Ance - Per questo, abbiamo da più di un anno costituito un gruppo di lavoro interdisciplinare con esperti esterni, coordinato dal prof. Arch. Gian Paolo Corda, che ha contribuito all’approfondimento sugli spazi per la sosta. Lo studio ne ha confermato la carenza e ha dimostrato come alla riqualificazione del paesaggio urbano possa dare un contributo decisivo la realizzazione di parcheggi destinati ai residenti e al traffico operativo mediante la contestuale eliminazione della sosta su strada”.

“La situazione di Milano – ha dichiarato Attilia Albanese, Consigliere Delegata di Assimpredil Ance a mobilità e sosta – è sotto gli occhi di tutti: il fabbisogno significativo di posti auto per residenti e operatori con la conseguente gran quantità di auto che non possono trovare adeguato ricovero per la sosta; la necessità di assicurare spazi adeguati alla mobilità dolce per biciclette e monopattini, allo stazionamento di dehors ed alla fruizione sociale. Per questo, il ricovero delle auto nel sottosuolo consentirebbe di ripensare alla sistemazione del suolo con l’obiettivo di una riqualificazione del paesaggio urbano, come molte esperienze, sia a Milano sia in altre realtà nazionali ed estere, molto efficacemente dimostrano”.

Con lo studio presentato oggi al Comune di Milano, alla presenza del sindaco Beppe Sala e dell’Assessora Arianna Censi, Assimpredil Ance punta a superare la logica del vecchio Piano Parcheggi, attraverso l’individuazione non più di aree puntualmente identificate per la realizzazione della struttura di parcheggio, ma di “areali di fabbisogno” entro i quali vi sia libertà di proposta di intervento da parte degli operatori, individuando inizialmente poche localizzazioni che permettano di testare i nuovi criteri e che consentano di disegnare un modello che possa essere riproposto successivamente in altre realtà.

In poche parole, andando a spostare gli spazi di sosta dalla strada a sotto la strada, si andrebbe a riqualificare il paesaggio e, in contemporanea, ad alleggerire la pressione del traffico e a dare una soluzione ai tanti residenti che hanno problemi con i parcheggi.

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