Milano, oltre metà dell'inquinamento arriva dal riscaldamento domestico

Milano, oltre metà dell'inquinamento arriva dal riscaldamento domestico
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Simone Lelli
  • di Simone Lelli
Inquinamento a Milano: urgenza di rinnovare impianti di riscaldamento; il presidente Anaci chiede un piano governativo per una città più sostenibile
  • Simone Lelli
  • di Simone Lelli
26 febbraio 2024

Milano, una delle città più inquinate al mondo, affronta una sfida cruciale: la sostituzione degli obsoleti impianti di riscaldamento condominiale. Leonardo Caruso, presidente dell'Anaci di Milano, solleva l'allarme sulla mancanza di azioni concrete e chiama a una programmazione ampia coinvolgendo Comuni e Regione.

Caruso sottolinea l'urgenza di un piano strutturale governativo per la riqualificazione degli edifici, a differenza delle esperienze precedenti come il superbonus. La sostituzione degli impianti di riscaldamento obsoleti richiede una programmazione realistica, coinvolgendo direttamente gli amministratori condominiali. L'obiettivo è la messa a norma degli impianti, particolarmente nelle città ad alta densità abitativa come Milano.

“È diventato ormai urgente un piano strutturale e relativa manovra fiscale del governo per riqualificare gli edifici con tempistiche realistiche, non come abbiamo appena vissuto a causa del superbonus. Servirebbe una concreta e reale programmazione ad ampio spettro, che ci coinvolga direttamente e che, attraverso i Comuni, a partire da quello di Milano, e la Regione, preveda la messa a norma degli impianti di riscaldamento negli edifici soprattutto nelle città che hanno una densità abitativa molto alta”.

“La Lombardia è la Regione con il maggior numero di costruzioni in condominio, e l’età degli edifici supera di 70 anni, il 70% degli edifici a Milano sono stati costruiti prima del 1980, ovvero prima di qualsiasi legge che si occupasse di inquinamento l’ultima approvata risale al 1976. É evidente che le misure adottate in via straordinaria nei momenti più critici rimandano il problema, serve un’azione concreta sugli impianti che sono ormai vecchi. Negli ultimi anni, sono stati messi in atto piccoli accorgimenti come il rinvio dell’accensione degli impianti dovuto dal protrarsi della bella stagione, ma queste non sono soluzioni a lungo termine. Riteniamo sia ormai indispensabile un piano del governo con tempistiche e modalità adeguate a permettere un’azione concreta per poter ottenere dei benefici. Interventi di riqualificazione energetica con la sostituzione dei vecchi impianti per soluzioni più efficienti così da riuscire ad ottenere un riscaldamento sostenibile”.

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