OiLibya Rally. La Peugeot 2008 DKR prova in Marocco

OiLibya Rally. La Peugeot 2008 DKR prova in Marocco
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Non corre il Rally ma la 2008 DKR è in Marocco e gira a trenta chilometri di distanza dalla gara. Non c’è tempo da perdere per arrivare alla Dakar con una macchina competitiva | <i>P. Batini, Marocco</i>
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
4 ottobre 2014

Erfoud - Più che sulle fasi preliminari del Rally del Marocco, che pure accoglie i migliori specialisti del Mondo nell’ultimo confronto del Campionato del Mondo FIM, e penultimo della Coppa del Mondo FIA, l’immaginazione dei presenti vola verso Merzouga, dove Peugeot ha installato il quartier generale dei suoi test “segreti”. Più di Marc Coma, Joan Barreda o “Chaleco” Lopez, di “Nani” Roma, Nasser Al-Attyah o Miki Biasion, le menti che sorvolano il tratto di deserto tra i due avamposti del deserto marocchino seguono idealmente le traiettorie di Carlos Sainz, Cyril Despres e Stephane Peterhansel. E qualcuno è andato, oltre l’immaginazione, a vedere. Invano, o quasi. Si è dovuto accontentare di poco.

Peugeot 2008 DKR: stupenda ma ancora acerba

Certo che non avrebbe potuto avanzare nel giardino dell’hotel, trasformato in atelier d’outre-mer, per andare a dare una sbirciata oltre il portale di ferro verniciato che protegge il “segreto” della nuova Peugeot 2008 DKR. Certo che non sarebbe stato “sparato” per allontanare il rischio di una fuga di informazioni tecnologiche. In verità, non avrebbe potuto ricavare molto, non molto di più che spiando il garage sotto casa. Certi “segreti”, in fondo, sono importanti solo per la natura del contenuto. Oltre il muro di fango e paglia, infatti, continua il lavoro che, ben più segretamente, ha occupato i tecnici di Peugeot Sport nel primo sviluppo della Macchina che correrà la prossima Dakar Argentina-Bolivia-Cile.

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La Peugeot 2008 DKR è ancora in piena fase di sviluppo

 

In Marocco, invece di andare a cercare lo scontro nel Rally che si muove da Erfoud, il Leone della Dakar sembra a caccia di gazzelle tra i palmeti e le dunette attorno a Merzouga. Non che non sia affamato, ma ha ancora i denti di latte. I promo che hanno diffuso le scorribande iniziali della DKR, e le evoluizoni di Chateau de Lastours, rivelavano una 2008 stupenda ma ancora acerba, rivoluzionaria ma per certi versi troppo avanti, di fatto ancora frenata indietro nel momento in cui le altre “belve” si schierano al via del Rally di NPO Events.

Test: ritmi serrati

Logico che le scelte tradotte al CAD non hanno ancora prodotto l’efficacia prevista, logico, quindi, che lo scontro diretto è rimandato, e che la corsa della Peugeot 2008 per arrivare a Buenos Aires in tempo per la partenza della Dakar, prosegue a ritmi serratissimi su una pista parallela. Non a caso scelta a due passi dal Rally. Impossibile produrre video e foto promozionali in questo momento, bisogna accontentarsi di piccole foto, e sovrapporle a quelle della maquette che campeggia minacciosa ed elegante al Salone di Parigi, fare la media e ricavarne il punto della situazione.

Su cosa si lavora in particolare? Provate ad immaginare. Su una marea di dettagli

 

A Merzouga due autotreni hanno trasportato tutto quello che serve per lavorare a fondo sulla stabilizzazione del Progetto e sugli stati di avanzamento divenuti obbligatori, e la machina vivrà almeno tre settimane da laboratorio da corsa. Jean-Christophe Pallier, responsabile tecnico del Progetto, continua a dirigere l’orchestra, e la soluzione Merzouga consente di ridurre quasi a zero le distanze e gli intervalli tra i tempi di lavoro.

 

I Piloti, Peterhansel, Sainz e Despres, e i rispettivi navigatori, Cottret, Cruz e l’ultimo arruolato Picard, “vivono” accanto alla machina, la quale a sua volta cresce accanto alla pista scelta, “balisata”, protetta e sorvolata dall’elicottero. Piloti e tecnici passano la giornata in tuta da corsa o lavoro, non c’è bisogno di chiamarli al telefono e sono a disposizione, e le antenne installate servono per accordare i risultati del deserto con quelli dei computer di Parigi, o per ricevere il codice degli ulteriori sviluppi suggeriti dai test. Anche le pause sono ridotte al minimo, e le più vistose sono quelle determinate dall’immagine a cui Peugeot non si può sottrarre.

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La 2008 DKR dovrà essere messa a punto in vista della Dakar del prossimo gennaio

Si lavora per creare un mezzo eccezionale

Così Peterhansel vola a Parigi per raccontare ai visitatori del salone “Mondial”, insieme a Bruno Famin, direttore tecnico di Peugeot Sport, gli sviluppi dell’avventura. Insieme torneranno a Merzouga domenica sera per riprendere il lavoro. A Despres è concesso di tornare ad Andorra in famiglia, e Sainz, invece, non molla. Su cosa si lavora in particolare? Provate ad immaginare. Su una marea di dettagli, e su tre aree chiave del Progetto: telaio, sospensioni, efficienza dei servizi di base del motore, per esempio gli scambiatori di calore. 

 

Provate ad immaginare il lavoro di ruote di quasi cinquanta chili e quasi un metro di diametro. A pensare alla mobilità del baricentro di una due ruote motrici che, pur pesando seicento chili meno di una 4x4 da corsa, si sposta su un’escursione verticale di quasi mezzo metro. A immaginare il valore di calore specifico da controllare in un V6 diesel turbo da 350 cavalli. 90 giorni al via.

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