Tesla, questo comunicato non avrebbero mai voluto farlo, ma è d'obbligo

Tesla, questo comunicato non avrebbero mai voluto farlo, ma è d'obbligo
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Crollano le vendite globali del secondo trimestre 2025: Tesla perde il 14% rispetto all’anno scorso e si ritrova con migliaia di veicoli invenduti. Il Cybertruck delude e Musk si guarda in giro.
3 luglio 2025

Il secondo trimestre dell’anno si chiude con un bilancio amaro per Tesla. Le consegne globali sono scese a 385.000 unità, con un calo del 14% rispetto allo stesso periodo del 2024 e un -18% su base biennale. A preoccupare non è solo il calo della domanda, ma anche un evidente squilibrio tra produzione e vendite. Il futuro? Elon Musk insiste su robotaxi e intelligenza artificiale, ma i numeri raccontano un’altra storia.

 

Tesla, vendite in caduta libera nel secondo trimestre

I dati ufficiali parlano chiaro: Tesla ha consegnato solo 384.122 veicoli nel Q2 2025, un risultato nettamente inferiore alle 443.956 unità dello stesso periodo del 2024 e le lontane, anzi lontanissime 466.140 unità nel 2023. La tendenza negativa non è un caso: nei primi sei mesi del 2025, la Casa di Palo Alto ha raggiunto 720.800 consegne complessive, segnando un calo del 13,2% rispetto al 2024 e addirittura un -19% rispetto al 2023.

Il rallentamento della domanda globale per le auto elettriche e l’aumento della concorrenza, stanno iniziando a farsi sentire anche per il marchio simbolo della mobilità a batteria.

 

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Model 3 e Model Y reggono, il Cybertruck arranca

Nel dettaglio, Model 3 e Model Y rappresentano ancora la stragrande maggioranza delle vendite, con 373.728 unità consegnate. Tutti gli altri modelli, Cybertruck, Model S e Model X, si sono fermati a 10.400 unità totali. Una quota marginale che evidenzia il crescente disinteresse del mercato per i prodotti più costosi (e datati) della gamma Tesla.

Il Cybertruck, che avrebbe dovuto essere la stella nascente dell’immagine innovativa del marchio, non sia rispettando le promesse. Si ipotizza anche che la l’intera quota di 10.400 unità, composta da Cybertruck, si tratterebbe di una proiezione annuale di circa 40.000 veicoli, molto lontana dalle 250.000 unità annunciate da Musk poco tempo fa.

Produzione sopra la domanda: cresce l'invenduto

Oltre alle vendite in calo, Tesla deve fare i conti anche con un altro problema: la produzione continua che superare la domanda effettiva. Nel secondo trimestre, l’azienda ha costruito 410.200 veicoli, 26.000 in più rispetto a quelli consegnati. Lo stesso era accaduto anche nel primo trimestre.

Tesla ha prodotto 3.000 veicoli “di altri modelli” in più rispetto alle consegne, veicoli che potrebbero rimanere impolverati ancora a lungo, generando segnali di un’azienda che continua a produrre, senza avere domanda.

Elon Musk guarda all’intelligenza artificiale, ma gli investitori vogliono risposte

Come accade spesso, Elon Musk ha minimizzato i dati negativi, spostando il focus sull’intelligenza artificiale e robotica e la guida autonoma. Secondo il CEO, Tesla sarebbe ormai un’azienda “tech” più che automobilistica, e il futuro si giocherebbe tutto sulla promessa dei robotaxi.

Il prossimo earning call del 23 luglio sarà un momento cruciale per rassicurare analisti e azionisti, che iniziano a interrogarsi sulla sostenibilità del modello Tesla nel medio periodo.

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