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Le vendite europee di Tesla hanno subito un tracollo nel mese di aprile, segnando un calo del 49% su base annua, secondo i dati diffusi dall’Associazione dei costruttori europei di automobili (ACEA).
La casa automobilistica americana ha immatricolato appena 7.261 veicoli nel Vecchio Continente, mentre, paradossalmente, il mercato delle auto elettriche a batteria ha registrato una crescita del 34,1% nello stesso periodo. Un segnale evidente che il rallentamento di Tesla non è frutto di una crisi del comparto, ma di problemi specifici del marchio guidato da Elon Musk.
Il colosso californiano continua infatti a perdere terreno in Europa, dove la reputazione del marchio è in declino da inizio 2024. A pesare sono soprattutto le attività e le dichiarazioni politiche del suo CEO. In Germania, Musk ha ufficialmente espresso il proprio sostegno al partito di estrema destra AfD in vista delle elezioni parlamentari, una mossa che ha sollevato forti polemiche in uno dei principali mercati europei per le auto elettriche. In Scandinavia, Tesla è entrata in rotta di collisione con i sindacati locali, mentre nel resto del continente si sono moltiplicate le proteste davanti alle concessionarie del marchio.
Nel frattempo, negli Stati Uniti, Musk ha investito quasi 300 milioni di dollari per sostenere la rielezione di Donald Trump e ha preso il comando del “Department of Government Efficiency” (DOGE), un’iniziativa dell’amministrazione Trump volta a ridurre il peso degli enti federali. Questo coinvolgimento politico ha sollevato dubbi tra gli investitori sulla reale dedizione di Musk alla guida di Tesla. Lo stesso Musk ha dichiarato durante l’ultima call sui risultati finanziari che ridurrà significativamente il tempo dedicato al DOGE entro la fine di maggio, pur continuando a riservare "uno o due giorni a settimana" all’attività governativa.
Nonostante il lancio di una versione aggiornata della nuova Model Y Juniper, la gamma Tesla appare ormai datata, senza nuovi modelli di massa all’orizzonte. E mentre il mercato evolve rapidamente, l’azienda si trova a fronteggiare una concorrenza sempre più agguerrita. I marchi storici europei stanno spingendo forte sull’elettrificazione, mentre i produttori cinesi — su tutti BYD — guadagnano terreno. Proprio BYD, la scorsa settimana, ha superato Tesla nelle vendite di veicoli elettrici in Europa per la prima volta.
Un altro fattore che penalizza Tesla è la crescente preferenza dei consumatori europei per le auto ibride, che combinano una piccola batteria con un motore a combustione. Le ibride rappresentano oggi oltre il 35% del mercato europeo dell’auto, secondo ACEA. Tesla, dal canto suo, continua a puntare esclusivamente su veicoli elettrici a batteria, senza offrire alcuna alternativa ibrida.
Tra gennaio e aprile, le vendite del marchio in Europa sono scese del 40% rispetto allo stesso periodo del 2024 e, nonostante le rassicurazioni di Musk, che in un recente discorso pubblico ha ribadito l’impegno a guidare Tesla per i prossimi cinque anni, la sensazione è che l’azienda stia attraversando una fase di stallo strategico, mentre la fiducia dei consumatori e degli investitori inizia a vacillare.