WEC, 6 Ore del Bahrain: la super vittoria di Toyota (e di Ferrari). Ecco com'è andata

WEC, 6 Ore del Bahrain: la super vittoria di Toyota (e di Ferrari). Ecco com'è andata
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In Bahrain Toyota festeggia il Titolo Piloti con Buemi e Davidson e la prima vittoria della stagione per la TS040 Hybrid n°7 con Wurz, Sarrazin e Conway. Nella GTE Pro Gimmi Bruni e Toni Vilander con AF Corse sono i Campioni del Mondo
16 novembre 2014

Alla 6 Ore del Bahrain Toyota festeggia la quinta vittoria stagionale e il Titolo Piloti conquistato da Anthony Davidson e Sebastien Buemi. Sul circuito di Sakhir arriva il primo successo dell’anno per Wurz e Sarrazin, in questo weekend accompagnati da Conway, dopo una performance impeccabile e una perfetta gestione della corsa da parte del team, su un tracciato tanto impegnativo anche per gli pneumatici.

Toyota vince tutto

L’equipaggio della n°8, poco prima della seconda ora di gara, è stato invece costretto a una sosta di ben 30 minuti per un problema all’alternatore che hanno dovuto sostituire; 17 giri dopo, sono tornati in pista al 26° posto e sono stati protagonisti di una lunga rimonta nella quale Buemi ha siglato anche il giro più veloce della gara.  Il pilota elvetico e Davidson sono arrivati 11° assoluti e fuori dalla zona punti ma si sono comunque matematicamente laureati Campioni del mondo Endurance 2014 prima della gara finale di Interlagos, succedendo nell’Albo d’oro del WEC a Kristensen, McNish e Duval.


Questo è il primo titolo iridato piloti conquistato da Toyota dopo quello vinto dall’indimenticabile Didier Auriol nel Mondiale Rally del 1994. Per il Titolo Costruttori la Toyota dovrà attendere fino alla gara brasiliana, perché la matematica riserva ancora una residua speranza all’Audi: ora la Casa degli anelli è staccata di ben 40 punti ma a San Paolo ce ne sono ancora 44 in palio.

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Porsche dimostra di essere sempre in crescita

Porsche: sempre più forti

Sul podio, per la prima volta quest’anno, entrambe le Porsche 919 Hybrid con la n°14 di Marc Lieb, Neel Jani e Romain Dumas, partita dalla pole, davanti alla n°20 di Mark Webber, Brendon Hartley e Timo Bernhard, che all’inizio hanno anche sofferto dei problemi con le temperature dei freni. E’ il miglior risultato della stagione per il Costruttore di Stoccarda, che ora vanta già cinque podi all’attivo. Per loro non era possibile conquistare la vittoria contro le Toyota ma hanno comunque compiuto un nuovo significativo passo in avanti: hanno migliorato il passo in gara, avvicinandosi ulteriormente alle performance dei prototipi giapponesi.

Audi non trova la quadra

Le Audi, dopo i grandi problemi avuti alla vigilia della corsa, non sono mai riuscite ad inserirsi nella lotta per la vittoria e si sono classificate al 4° posto con Fässler, Lotterer e Tréluyer, a un giro dalla Toyota n°7 e davanti alla vettura gemella di Duval, di Grassi e Kristensen, staccati di 2 giri ma senza alcun problema tecnico, almeno in gara…

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Toyota quest'anno ha trovato il riscatto

 

Nella classe LMP1-L vince il team Rebellion Racing con la seconda affermazione stagionale di Dominik Kraihamer, Fabio Leimer e il nostro Andrea Belicchi sulla R-One motorizzata Toyota n°13, a 7 giri dai vincitori e davanti ai compagni di squadra Beche, Heidfeld e Prost.

LMP2: KMCG imprendibile

In LMP2 seconda vittoria della stagione per il team KCMG con l’Oreca-Nissan guidata da Matt Howson, Richard Bradley e Alexander Imperatori. Sul podio anche l’Oreca03-Nissan n°37 di SMP con Ladygin, Ladygin e Shaitar, staccati di tre giri, davanti alla Morgan-Judd n° 35 dell’OAK Racing con Cheng, Patterson e la grintosa Keiko Ihara.


Disastrosa la gara dell’Oreca Nissan n°27 del team SMP: prima a Nicolas Minassian viene inflitto uno stop and go per un contatto in gara con l’Audi n°1 e poi, a 15 minuti dal termine, è costretto ai box per il cedimento del cambio. Saranno comunque classificati al 5° posto. Ciò comunque significa che la leadership nel Campionato Piloti non è più del loro compagno di squadra Sergey Zlobin. Ora al comando ci sono Olivier Pla, Roman Rusinov e Julien Canal del G-Drive Racing: partiti dalla pole, dopo il primo giro hanno dovuto rientrare al box con una sospensione posteriore danneggiata della loro Ligier JS P2 per un contatto avvenuto nelle prime curve. Hanno perso complessivamente oltre 10 minuti con una sosta ulteriore, ma sono comunque giunti al traguardo e a punti.

bruni vilander campioni
Un'altra bellissima vittoria per Bruni con i colori Ferrari

GT: ancora Ferrari

Nella classe GTE Pro straordinario successo di Gianmaria Bruni e Toni Vilander, che vincono il duello con Turner e Mucke sull’Aston Martin n°97. E’ la loro quarta vittoria stagionale con la Ferrari 458 n°51 ma soprattutto si assicurano il Titolo Piloti GTE Pro.  Mentre AF Corse conquista quello riservato ai Team. Al terzo posto la Ferrari dei compagni di squadra James Calado e Davide Rigon.


“Gimmi” Bruni bissa così il titolo 2013 mentre si tratta del primo per Vilander, dopo una stagione incredibile che comprende anche la vittoria nella 24 Ore di Le Mans. E’ arrivato dunque con una gara d’anticipo anche il successo iridato per la squadra di Amato Ferrari, che dalla nascita del WEC ha sempre vinto il Titolo riservato ai team. E’ quindi il terzo in tre stagioni. Ora la Ferrari cercherà di centrare anche il Titolo Costruttori nell’ultima gara di Interlagos.

 

Doppio successo dell’Aston Martin nella GTE Am: David Heinemeier Hansson e Kristian Poulsen si aggiudicano la loro quarta vittoria stagionale e ottengono il Titolo Piloti, con l’aiuto di Nicki Thiim. Il Costruttore britannico festeggia anche l’Endurance Trophy riservato ai Team. Secondo posto per Andrea Bertolini, Michele Rugolo e Stephen Wyatt sulla Ferrari 458 n°81 di AF Corse al termine di una gara molto combattuta. Sul terzo gradino del podio l’Aston Martin Vantage n°98 di Nygaard, Lamy e Dalla Lana, al sesto podio stagionale. Tra due settimane è di scena l’ultimo round, la 6 Ore di San Paolo in Brasile.


Nicola Villani

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