1000 CV club! Le Hypercar del Salone di Ginevra 2018 [Video]

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  • di Automoto.it
Sfide tecniche che portano i propulsori a oltre 1000 cv di potenza. Vetture non da tutti i giorni apprezzabili soprattutto per il grande lavoro che si cela dietro ogni powetrain
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12 marzo 2018

Tanto lo spazio a Ginevra, sufficiente per contenere i quasi 10 mila cavalli di alcune hypercar esposte all'interno degli stand. 5 in particolare quelle capaci di raggiungere potenze superiori ai 1000 CV, che se da un lato rappresentano una sorta di braccio di ferro tra le case, verso prestazioni che guardano in particolare alla velocità massima, dall'altra rimangono apprezzabili sfide tecniche per riuscire a rendere efficienti e efficaci motori con cavallerie ragguardaveli. 

Partiamo con Koenigsegg e la sua Regera. L'auto che ha segnato l'arrivo del costruttore nel mondo delle hypercar ibride, ma in maniera del tutto personale e particolare. Con il KDD I tre potenti motori elettrici generano complessivamente una potenza pari a 520 kW ed una coppia di 820 Nm. In particolare, uno di essi ha 160 kW di potenza e 300 Nm di coppia, è calettato sull'albero motore ed è posizionato anteriormente al propulsore termico – dal lato opposto rispetto ad ingranaggi ed alberi di trasmissione – localizzato tra il motore stesso ed il pacco batterie. Questo motore elettrico funge da starter, da generatore e da sistema "torque Fill", che migliora la coppia motore ai regimi più sfavorevoli. I restanti due propulsori elettrici (abbinati alle ruote posteriori) hanno 180 kW di potenza e 260 Nm di coppia ciascuno, sono montati sui mozzi delle ruote posteriori e, al fine di migliorare l'handling complessivo della vettura, possono anche svolgere la funzione di differenziale autobloccante e di torque vectoring. A tutto questo vanno aggiunti i 1115 CV del V8 5 L biturbo. 

La Bugatti Chiron Sport non è niente di troppo diverso dalla normale hypercar vista fin dal suo debutto. Più carbonio a vista e colore rosso per le parti verniciate. Il peso scende di 18 kg, comunque pochi per apportare differenze sensibili, ma una nuova taratura tra assetto e sospensioni la rendono un'auto più improntata alle performance anche su pista. Il suo 8 L W16 da 1500 CV quadriturbo rimane un'opera della meccanica ancora ineguagliata.

Dal Texas però ci tengono a dire la loro e infatti a Ginevra la Venom F5, il nuovo razzo americano, era presente con tutti i suoi 1600 CV. La Venom è stata progettata per puntare ad una velocità massima di ben 484 km/h, ma per avere anche accelerazioni brucianti: la Venom F5 è infatti accreditata di uno 0-300 km/h in meno di 10 secondi.

Queste prestazioni dichiarate sono state ottenute, oltre che per effetto di una notevole cura aerodinamica, anche grazie ad un poderoso propulsore V8 7.4 biturbo. La nuova Venom F5 verrà prodotta nel corso del 2018  in 24 esemplari al prezzo cadauno di 1.6 milioni di dollari. 

Torniamo in Europa per parlare della Zenvo. La casa danese che ha portato la TSR-S. Oltre alla potenza ci è sembrato giusto includerla per la novità aerodinamiche portate in scena. Infatti l'ala sulla coda della Zenvo TSR-S, in funzione della velocità e del tratto di strada percorso, ruota attorno all’asse longitudinale della vettura e si muove in tutte le dimensioni al fine di garantire un carico aerodinamico elevato ed in misura maggiore sull’asse interno rispetto alla curva.

A muoverla c'è il V8 5.8 sovralimentato da ben due compressori volumetrici, che arriva ad erogare ben 1.194 cv di potenza e 1.100 Nm di coppia. Da ciò deriva uno 0-100 km/h in 2,8 secondi, 0-200 km/h in 6,8 secondi e velocità massima di 325 km/h.

Per concludere, eccoci arrivati a incoronare la più potente. La Rimac Concept 2, che prende il posto della Concept One. Per lei è stato dichiarato un peso di 1.975 chilogrammi, dato dalle batterie da 120 kW raffreddate a liquido che alimentano i quattro motori elettrici, uno per ogni ruota, che complessivamente sviluppano 1.914 CV di potenza e 2.300 Nm di coppia massima. La vettura ha un autonomia di 650 chilometri e grazie al sistema di ricarica a 250 kW impiega meno di 30 minuti per ricaricarsi dell’80% dell’energia. 

 

 

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