Ollefers, Audi: «Gli interni della nuova TT sono rivoluzionari. Vi racconto perché»

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Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
Siamo andati alla scoperta dei rivoluzionari interni della nuova Audi TT, dove tutto l'abitacolo è concepito attorno al guidatore, in compagnia di Edwin Ollefers, Responsabile Interior Design Audi
  • Matteo Valenti
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14 marzo 2014

Inoglstadt - È vero, la nuova Audi TT fuori è un perfetto esempio di design nel senso della continuità, dove l’evoluzione prende il posto della rivoluzione.

 

E del resto, non avrebbe senso il contrario, dal momento che la  TT appartiene a quell’elite di auto iconiche, come il VW Maggiolino, la Porsche 991 o la Mini, che devono sempre rimanere uguali a se stesse, generazione dopo generazione, pur evolvendosi continuamente.

 

Tutto questo discorso è più che valido per quanto riguarda l’esterno della nuova TT, come abbiamo visto insieme a Jürgen Löffler, ma una volta saliti a bordo si entra in una dimensione completamente diversa. Qui tutto è stato rivoluzionato all’insegna del minimalismo e della razionalità. Le parole d’ordine degli stilisti in questo caso erano essenzialità, purismo, sportività e tecnologia.

 

Ne è nato un abitacolo decisamente affascinante, tutto incentrato sul guidatore, che propone scelte tecnologiche davvero all’avanguardia, a partire dal Virtual Cockpit, che concentra tutte le informazioni e le funzionalità della vettura all’interno di un maxischermo da 12,3 pollici, piazzato davanti agli occhi di ci guida.

 

Siamo andati alla scoperta dei rivoluzionari interni della TT in compagnia di Edwin Ollefers, Responsabile Interior Design Audi.

audi tt 2014 interior (27)
L'abitacolo della nuova Audi TT è pensato interno al guidatore

 

Come sono cambiati gli interni della nuova Audi TT?
«La TT del 2006, di seconda generazione, arriva in un momento in cui il mondo dell’auto funzionava ancora in maniera analogica. La strumentazione era affidata a lancette ed indicatori fisici, mentre per controllare climatizzatore e sistemi di bordo generalmente si utilizzavano classici tasti e bottoni sulla plancia. L’interno della nuova TT invece è assolutamente rivoluzionario perché abbiamo concentrato tutte le informazioni principali all’interno del virtual cockpit, mentre i comandi per il climatizzatore sono integrati all'interno delle bocchette di ventilazione, con una soluzione veramente "All'Avanguardia della Tecnica"».

 

Audi TT - Una costante evoluzione attraverso tre generazioni

 

Perché dite che la plancia della TT si ispira all'ala di un aereo?
«Fin dai primi bozzetti le parole d’ordine per il design degli interni sono state leggerezza ed orizzontalità. Se si osserva la plancia vediamo che questa assume chiaramente la forma dell’ala di un aereo. Le bocchette di ventilazione poi, che prendono volutamente la forma delle turbine e dei reattori, sembrano attaccate sotto all’ala proprio come avviene sui velivoli».

I comandi per il climatizzatore sono integrati all'interno delle bocchette di ventilazione, con una soluzione veramente All'Avanguardia della Tecnica

 

Sembrerà strano, ma siete il climatizzatore è diventato un puro elemento di design sulla TT, non è vero?
«Per la climatizzazione non abbiamo voluto creare un modulo a se stante, ma abbiamo pensato di integrare tutte i controlli e le funzionalità all’interno delle stesse bocchette di ventilazione. Questa soluzione è molto intelligente perché spesso le persone hanno bisogno di sentire la temperatura dell’aria emessa dalle bocchette. Sulla nuova TT mentre si regola la temperatura si può già avvertire la temperatura del flusso dell’aria, senza dover spostare la propria mano dai controlli alle bocchette».

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Tutte le informazioni, comprese quelle per la navigazione, sono integrate all'interno dell'Audi Virtual Cockpit

 

Come funziona il Virtual Cockpit?
«L’Audi Virtual Cockpit visualizza tutte le informazioni in una maniera completamente nuova. È possibile infatti, a seconda delle esigenze del momento, mettere in risalto le informazioni che servono, visualizzando in secondo piano quelle meno importanti. Se stiamo utilizzando il navigatore per esempio si può scegliere di avere una grande mappa del tracciato davanti a sé, riducendo in piccolo tachimetro e contagiri. La TTS inoltre dispone di una visualizzazione del virtual cockpit dedicata, che mette l’accento sulla sportività, con un grande contagiri al centro».

 

Tutto l'abitacolo ruota intorno al pilota. Perché?
«E' vero, tutti i comandi della plancia si rivolgono al guidatore perché volevamo che si sentisse veramente al volante di una sportiva. Questa scelta mette al centro dell’attenzione il pilota, che peraltro dispone di un volante multi-funzione attraverso cui si possono controllare il 90% delle funzioni della vettura. L’unica tecnologia che non si può controllare direttamente dal volante riguarda il touch pad centrale, dove è possibile scrivere graficamente i caratteri alfa-numerici con la propria calligrafia, che vengono interpretati automaticamente dal sistema».

Tutti i comandi della plancia si rivolgono al guidatore perché volevamo che si sentisse veramente al volante di una sportiva

 

Attraverso il design parlate delle vostre tecnologie. All'esterno le linee tese suggeriscono l'idea di un'auto più leggera e all'interno?
«Anche all'interno ci sono elementi che attraverso il design vogliono sottolineare l’attenzione di Audi per la costruzione leggera, come per esempio la leva del cambio manuale, che è forata suggerendo in questo modo un’idea di estrema leggerezza».

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Il touch pad centrale, con i tasti del sistema MMI che sulla nuova TT sono stati ridotti da 4 a 2

 

Com'è stato il rapporto che si è instaurato tra stilisti ed ingegneri?

«L'idea di radunare tutte le informazioni all'interno di un unico cockpit è grandiosa a livello di design, ma anche terribilmente complessa da realizzare nella pratica. Lavoriamo fianco a fianco degli ingegneri, per questo nei primi due anni ci sforziamo di convincere i tecnici della necessità di tradurre in realtà l'emozione del design».

 

Un abitacolo così concepito non rischia di escludere completamente dall'esperienza di viaggio il passeggero?
«Abbiamo sviluppato intenzionalmente un abitacolo focalizzato sul guidatore, perché volevamo che la TT fosse una vera sportiva. Questo non significa però che il passeggero sia completamente escluso dall'esperienza di viaggio perché può comunque accedere al sistema multimediale della vettura nella maniera più adeguata ai tempi di oggi ovvero attraverso smartphone. Quando si utilizza il navigatore per esempio il passeggero può comunque seguire la mappa e il tracciato sul proprio device mobile, che si sincronizza con il sistema della vettura».

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I comandi per la climatizzazione sono integrati nelle bocchette di ventilazione, che si ispirano alle turbine di un aereo

 

Quindi l'unico modo che il passeggero ha a sua disposizione per condividere i sistemi di bordo è quello di usare uno smartphone. Non è una scelta penalizzante?

«Secondo noi no. Questo aspetto infatti può essere visto anche come un vantaggio. In passato infatti il passeggero doveva imparare ad utilizzare il sistema della vettura, mentre oggi può sfruttarne la tecnologia continuando ad utilizzare il proprio smartphone, che conosce perfettamente. Inoltre non dobbiamo dimenticare la presenza della console centrale, con il touch pad, che rimane accessibile da entrambi i passeggeri. Anche chi sta a fianco del guidatore quindi potrà cambiare facilmente per esempio la stazione radio».

 

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