Volkswagen T-Roc: Crossover per tutti?

Volkswagen T-Roc: Crossover per tutti?
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L'inedito Compact SUV tedesco, presentato in Italia, è molto personale e pratico, sfruttando a pieno pianale e motori condivisi in una nuova chiave stilistica, per essere gradito a un ampio target. Volendo con trazione integrale e tanti cavalli, a patire da 22.900 €
24 agosto 2017

Gli uomini di Volkswagen da bravi tedeschi amano il lago di Como e lo sfruttano, anche per portare i propri invitati a vedere in anteprima mondiale T-Roc, quarto membro della famiglia dei Crossover “trasversali” della Casa e, a oggi, il più piccolo con il suo ingombro longitudinale di 4,23 metri. Un’auto che colpisce al primo sguardo, perché si propone con una certa altezza come di moda ma anche con frontale e coda parecchio verticali, sposati a un tetto vagamente spiovente, dai richiami coupé. Una linea forte ma non esagerata, che vuole piacere a giovani, sportiva secondo i canoni VW e certo vivace più di altre vetture in gamma, ma anche rassicurare i meno giovani. Il pianale MQB è sfruttato per l'ennesima volta, seguendo i trend di un mercato che ama i SUV e che VW vorrebbe saturare negli anni Venti, secondo la strategia dichiarata “Transform 2025”: ben diciannove modelli SUV di ogni misura e un target di raddoppio dei volumi per questo segmento ormai parecchio esteso non solo in Europa. T-Roc arriverà sulle strade da novembre 2017, assemblata in Portogallo, con prezzi di listino Italia a partire da € 22.900.

Dal vivo: com'è fuori 

Si fa subito parecchio notare, specie di notte quando con quei suoi LED luminosi disegna forme inedite, destinate a estendersi su futuri modelli di casa Volkswagen. T-Roc è indubbiamente auto inedita, ricca di spigoli, sagome, griglie; anche ai lati un profilo plastico la percorre interamente, nella parte bassa, facendo capire che volendo può andare anche in percorsi diversi dal puro asfalto. È abbastanza lunga da avvicinare molto più la Golf che la Polo, ma anche abbastanza lieve grazie alla scelta della colorazione diversa per il tetto e i profili di tono metallico (listello cromato sui montanti) o nero, che non ne fanno percepire tutte le dimensioni, almeno da lontano. Si rivela ben curata, esternamente, con cerchi da diciassette pollici in versione base ma fino a 19’’ salendo nel catalogo. Potenzialmente ventiquattro le combinazioni di tinta realizzabili, tra cui anche la tinta unita se si voglia, ma è interessante anche notare che i gruppi ottici propongono indicatori direzione capaci di variare il colore, normalmente chiaro, degli stessi, alternando la propria funzione (in versione top di gamma). Inediti poi anche il montante e il taglio posteriore, con piccolo spoiler. L’immagine d’insieme non è quindi tagliente, pur di linee nette, ma nemmeno così muscolosa, nonostante un frontale largo, o morbida, o statica come certa concorrenza. Insomma è un’auto che si definisce solo dopo averla osservata meglio e staremo quindi a vedere cosa ne decreterà il mercato, in termini di gradimento: per chi la ha disegnata dovrebbe richiamare l’idea di libertà, per molti degli invitati presenti all’anteprima sono partiti vigorosi applausi, a noi ha colpito in positivo inizialmente rivelando poi qualche aspetto non così gradevole da farsi “amare al primo sguardo”. Tra gli optional anche un tetto in vetro, scorrevole elettricamente.

Forme inedite per il più piccolo SUV VW in commercio
Forme inedite per il più piccolo SUV VW in commercio

Dal vivo com'è dentro

Cinque posti previsti che con un passo di 2,6 metri sono anche abbastanza comodi, almeno in quattro occupanti. La seduta anteriore per la guida regala comodità a chiunque, pur se oltre il metro e novanta, con comandi classicamente Volkswagen disponibili nelle giuste posizioni. Vera novità, interessante, è l'affiancamento molto vicino e molto alto, dell'infotainment al cruscotto Active Info Display 11,7’’: il tutto digitale e configurabile, soprattutto nella parte di Touchscreen con superficie vetrata 8’’, che permette non solo di condividere i principali sistemi Smartphone ma anche di personalizzare a piacimento, scegliendo cosa mettere a vista e come usarlo, tra le tante App (App Connect) o informative. Aspetto questo dove T-Roc potrebbe fare la differenza, contrariamente alla tecnica pura, già nota. Anche internamente la vivacità non manca, con modanature dai richiami di colore alla carrozzeria esterna, selleria con profili colorati, mentre le superfici plastiche non a vista sono abbastanza rigide e secche al tatto, da generalista quale è. Lo si vede anche per alcuni vani portaoggetti, non rivestiti, di contropartita le prese USB anteriori sono due, più una 12V dietro e dispone di carica induttiva, opzionale. Anche gli accessori per la sicurezza non mancano, in termini di assistenze attive: inclusi infatti di serie Front e Lane assist, come anche il Cruise control adattivo, a parte invece altri undici sistemi quali riconoscimento segnaletica, telecamera e Park-Assyst. Elementi questi non da poco per chiunque e ancor più chi li conosca e vi si è abituato. Alla guida si è seduti ben ma non troppo alti da terra: tra 57 e 61 cm a seconda delle regolazioni, e si vede anche abbastanza bene ai lati, pur se il frontale non è chiaro dove finisca e posteriormente necessita di ausilio, come è infatti incluso, per i parcheggi, grazie a sensori e volendo retrocamera. Dietro le gambe stanno parecchio comode anche per chi sia alto, mentre il capo sfiora solo arrivando al metro e novanta di altezza. Buono il bagagliaio, da 445 litri con fondo piatto posizionabile su due livelli, anche se con soglia non troppo vicina a terra; abbattendo i sedili si arriva a 1290 litri. Optional il portellone elettro-attuato.

Vivacità degli interni con Infotainment molto alto e vicino alla strumentazione
Vivacità degli interni con Infotainment molto alto e vicino alla strumentazione

Sul mercato

La rivedremo a Francoforte, ma soprattutto la proveremo prima che arrivi in vendita, a novembre sulle strade nazionali. Si potrà scegliere tra cinque motorizzazioni, due benzina (1.0 e 1.5 TSI) e tre gasolio (1.6 o 2.0 TDI) con potenze da 115 a 190 cavalli, per il momento; soprattutto la disponibilità del cambio DSG al posto del classico sei rapporti manuale e della trazione integrale 4Motion, non da tutti. I prezzi non saranno economicissimi, partendo da euro 22.900 ma i rivali hanno comunque di che preoccuparsi, considerando la possibilità di estendere la gamma da parte di T-Roc, che vuole aprire un nuovo filone per Volkswagen ponendosi sotto Tiguan sfruttando dimensioni analoghe a quelle di Golf. La più piccola della famiglia, infatti, non è destinata a essere lei ma la sorellina T-Cross che arriverà prossimamente, nel 2018. Per gli amanti della sportività VW? Non preoccupatevi, arriverà anche una variante R, più avanti, da usare con regolazione assetto DCC. Se ancora vi domandate perché questa scelta di nome è semplice, alla tedesca: T come Touareg e Tiguan, modelli precedenti e più grandi di medesimo genere, Roc per “suonare” in tutte le lingue alla medesima maniera e richiamare il movimento agile.

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