Dakar 2016 Peugeot. La Giornata di Riposo. Quasi Imbarazzante

Dakar 2016 Peugeot. La Giornata di Riposo. Quasi Imbarazzante
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A Salta è la Grande Giornata del Lavoro. “Tagliandi” radicali per le Peugeot 2008 DKR di Loeb, Peterhansel, Sainz, seguendo l’ordine che i Piloti occupano sul podio provvisorio a metà Dakar, e Despres. E le imbarazzanti interviste. Parliamo d’altro!
11 gennaio 2016

Salta, 10 Gennaio. È la “giornata di riposo”. Al bivacco di Salta, in città. Ma lo sanno tutti, anche i bambini, che la Dakar non contempla giornate di riposo, di ozio, di tranquillità. Per il Team Peugeot Total, così come per tutti gli altri, la giornata di riposo è semplicemente quell'intervallo tra un tempo e l’altro del film, senza Prove Speciali e senza movimenti di classifica, che non siano decisi a tavolino, nella quale è possibile trovare cinque minuti per una rasatura, due ore per un sonno d’altri tempi in un letto d’hotel, mezz’ora per una birra con la coscienza pulita invece che di rapina. Per il resto l’impegno è non meno continuo e pressante, in taluni casi isterico e sempre decisivo. In oggetto, le “revisioni” delle Macchine. Intendi, revisione totale delle 2008 DKR. Tutti i pezzi che compongono l’Auto tirati giù, stesi accanto allo scheletro, controllati o sostituiti, rimontati. In ogni caso sotto esame. È parte delle routine di tabella tecnica di marcia. Tutti al lavoro, dal mattino invece del levare del sole, fino alla sera invece che a notte fonda. Questa è l’unica differenza rispetto al micidiale standard di giornata. Non parliamo, quindi, di relax.

Carlos Sainz
Carlos Sainz


E poi c’è il protocollo delle conferenze stampa, delle interviste, degli “incontri”. Per carità, necessari anch’essi, opportuni, politici e formalmente corretti, ma spesso imbarazzanti. Per Loeb, Peterhansel, Sainz e Despres, gente che ha vinto tutto e di tutto e mai occasionalmente, centinaia di ad libitum repetita requestae, con una raccapricciante recidiva delle solite più gettonate, “Chi vince dei tre?”, “Come ti senti in testa alla corsa?”, “Come sarà la seconda settimana di Dakar?”, “Pensi che la Macchina sia definitivamente competitiva?”. O quelle “allucinanti” domande del tipo: “Saresti contento lo stesso di arrivare secondo o terzo?”, “Ci sono ordini di Scuderia?”, “Da 1 a 100, in che percentuale ti senti pronto a vincere?” Per carità, il calore dell’attenzione, soprattutto quando si sta dominando il Rally in questo modo, è “inevitabile” e fa sempre piacere, ma ci rendiamo conto che stiamo chiedendo come sarà il futuro a gente che ha incrociate anche le dita dei piedi? Che è felice perché tre Peugeot sono in testa alla Dakar a metà della corsa, ma teme l’altra metà della battaglia non meno dell’intera guerra? Che per scaramantica “strategia” tacerà anche il più insignificante dei dubbi per non contaminare l’obbligatorio ottimismo che una sfida del genere presuppone?

Loeb
Loeb


L’unico aspetto degli incontri formali della giornata di riposo è che più volte si è chiamati fare il punto della situazione, e questo aiuta e autorizza, finalmente, anche a crederci in prospettiva. Ad apprezzare. Eccolo, il punto.

Dakar 2016 Argentina Bolivia. Sesta Tappa compiuta. Prologo, ha vinto Ten Brike, un Non-Peugeot che è la mosca bianca del tabellone. Poi: sei vittorie consecutive per le 2008 DKR. Tre volte ha vinto Loeb, due volte Peterhansel, una Sainz. Tre “triplette”, nella terza, quarta e quinta tappa, concluse quindi con un Podio integrale Peugeot. Le 2008 DKR sono in testa dal secondo giorno di gara, dal quarto con tre Vetture. Alla giornata di riposo la generale vede gli Equipaggi Loeb-Elena in testa, Peterhansel-Cottret secondo a 2’22, Sainz-Cruz terzo a 4’50.

Si riparte da Salta, l’11 gennaio, con la settima tappa da Salta a Belen, con due prove speciali per complessivi 400 chilometri circa. Arrivano le piste di sabbia, e arriva la navigazione, quella seria.

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