Dakar 2022. Rest Day. Al Attiyah: “Ci Vediamo a Ensenada!

Dakar 2022. Rest Day. Al Attiyah: “Ci Vediamo a Ensenada!
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Lo “scoop”. Il Principe del Qatar è confortevolmente in testa. Può gestire la seconda settimana di corsa con un certo agio, gli avversari si sono defilati. Giornata di riposo. Tempo e tranquillità per parlare del Rally e… d’altro.
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
8 gennaio 2022

Ar Riyadh, Saudi Arabia, 8 Gennaio 2002. Troppo forte! In tutti i sensi, il Principe del Qatar è una forza della natura di simpatia. Nasser Al Attiyah, Doha, 21 dicembre 1970, può essere considerato lo sportivo perfetto, ha diverse passioni agonistiche, e in tutte è riuscito a eccellere.

Ha disputato 6 (sei, così è più chiaro) Olimpiadi, sempre nello Skeet, ha vinto la medaglia di bronzo a Londra nel 2012, e per questa attività si è avvicinato moltissimo all’Italia, dove veniva spesso ad allenarsi a sparare (con armi agonistiche italiane). È stato ed è un fortissimo Pilota di Rally, una dozzina di Mondiali WRC, un Titolo Production nel 2006 e 2 Titoli WRC 2, 2014 e 2015. Per non parlare del Campionato Middle East Rally che lo registra Recordman con 65 vittorie e 13 Titoli.

Poi la Dakar. Al Attitah ci è arrivato nel 2004 con una Mitsubishi e ha chiuso al decimo posto. Nel 2007 ha vinto la sua prima Speciale con una BMW, e quindi è iniziata l’escalation inarrestabile. 18 Dakar, questa è la diciannovesima, sei podi e tre vittorie. Nel 2011 con la Volkswagen, nel 2015 con la Mini e nel 2019 con la Toyota.

Con la Hilux ufficiale Gazoo Racing Team, e con il fedele navigatore francese Mathieu Baumel, Al Attiyah è largamente al comando della 44ma edizione della Dakar Arabia Saudita, 50 minuti sul “nemico peninsulare” Jazeed Al Rajhi e sul fenomeno Sébastien Loeb. Potente e imprendibile al momento giusto, Al Attiyah ha vinto il prologo e una sola Tappa dall’inizio della corsa, e si limita adesso a gestire una situazione totalmente in suo favore.

Naturalmente parliamo della Dakar, mai una parola come tranquillità può essere usata più a sproposito.

Solite chiacchiere, diciamolo, c’è ben poco da “indagare” di fronte all’evidenza dell’attuale dominio sulla Corsa e sugli avversari, però un suo giudizio sul Rally è quanto più autorevole può venire, direttamente dagli avamposti.

A un certo punto, improvvisamente, interviene Mr. Franco, che prende il microfono e gli pone una domanda apparentemente “innocua”. Ed ecco qualcosa di nuovo, di sinceramente entusiasmante.

Nessuna intenzione di smettere con l’attuale attività, però anche Nasser Al Attiyha ha il suo sogno nel cassetto: correre la Baja 1000. Certo La Baja California è il sogno di tutti noi. Abbiamo subito messo in contatto Nasser con Johnny Campbell, l’altro recordman americano!

 

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