Hail Rally. Più che l’ultimo test pre-Dakar!

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Piero Batini
  • di Piero Batini
Attorno alla Città che ospita la giornata di riposo della Dakar si svolge l’Hail Rally. L’Arabia Saudita pensa a tutto e a tutti. Molto più che un ultimo test pre-Dakar, il Rally è anche la doppia Baja che chiude la Coppa del Mondo
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
12 dicembre 2020

Al-Maghwat, dintorni di Ha’Il, Arabia Saudita, 11 Dicembre. Molto di più che un test pre-Dakar, l’ultimissimo utile e perfettamente ambientato, e molto più che un Rally, visto che i quattro giorni del Hail Toyota Rally diventano due Prove di Coppa del Mondo Cross-Country Bajas, più precisamente le ultime due di un Campionato altrimenti decisamente monco.

Così i ricchi sono della partita, e i poveri se ne stanno a casa. Un modo di dire, nemmeno troppo preciso e ortodosso, ma che tende a spiegare meglio come mai l’Hail Toyota Rally è zeppo di star del Rally-Raid in Auto, e invece è praticamente disertato dai grandi nomi della Dakar delle Moto. Con un’unica eccezione, quella del francese Adrien Van Beveren, che porta i colori del Monster Energy Yamaha Rally Official e il numero 1 sulla tabella della sua WR450F Rally.

Il salotto della Gara delle auto è ben più affollato e argomentato. Toyota e Mini sono presenti con gli Equipaggi e le Macchine ufficiali, e se la giocano a forze pressoché pari in quello che vuole essere più che un aperitivo della prossima, imminente Dakar Arabia Saudita 2021. Con i nippo-sudafricani ci sono gli Hilux ufficiali di Al Attiyah-Baumel, Al Rajhi-Von Zitzewitz, Ten Brinke-Colsoul, Przygonski-Gottshalk. Con i germano… tedeschi, invece, cinque Mini tra cui i Buggy JCW di Sainz-Cruz e Peterhansel-Boulanger, e le “vecchie”, care Mini John Cooper Works 4x4 di Vasilyev-Tsyro e Krotov-Zhiltsov. Schierati anche 3 buggy South African Century Racing, il primo dei quali nelle mani di Mathieu Serradori.

La grande novità è attesa per la seconda delle due Baja, quando X-raid farà scendere in campo i due SSV Yamaha YXR 1000R di Mattias Ekstrom e della (quasi) nostra Camelia Liparoti.

25 auto, 35 moto e quad. Due tracciati per oltre 1.500 chilometri di gara nel deserto. Si inizia da dove eravamo rimasti, cioè al Rally Andalucia ultimo evento “occidentale” prima del trasferimento al teatro della Dakar. È, infatti, l’Hilux numero 204 di Al Attiyah che si aggiudica la prima giornata del Rally e della prima Baja, mettendo in fila le Mini di Sainz e Peterhansel e, subito dopo la Toyota di Al Rajhid al quarto posto, la Mini JCW Rally 4x4 di Vasilyev.

Al di là del confronto generale tra le forze in campo alla Dakar 2021, l’Hail Rally ha nelle due Bajas un tema interessante, poiché è il doppio evento che decide dell’assegnazione della Coppa del Mondo Bajas FIA, verosimilmente nel confronto diretto tra Ten Brinke e Vasilyev che sono in testa al Campionato separati da un punto e mezzo appena. Più ingenerale il Rally è la prima cartina al tornasole del lavoro di Marche e Team, dell’efficienza e della competitività di Mini e di Toyota, delle nuove due ruote motrici e delle evolute 4x4, sia Mini che Toyota.

Resta sottinteso che, a parte i diretti interessati alla Coppa del Mondo Bajas, gli Equipaggi sono chiamati a non distruggere auto e moto già pronte per la Dakar. Nessuno, inoltre, avrà voglia di scoprire per intero la propria mano di carte. Per quello non resta che aspettare l’ora della verità della Dakar, 3 Gennaio.

 

© Immagini Red Bull Content Pool, X-raid, Yamaha Racing

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