Formula 1. Max Verstappen in Mercedes nel 2026, quanto è alta la probabilità che succeda davvero?

Formula 1. Max Verstappen in Mercedes nel 2026, quanto è alta la probabilità che succeda davvero?
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Quante possibilità ci sono che Max Verstappen lasci davvero la Red Bull alla fine della stagione 2025 di Formula 1 per andare in Mercedes? Ecco gli scenari
2 luglio 2025

Max Verstappen sarebbe “molto vicino” a un accordo con la Mercedes per il 2026: è questa l’indiscrezione bomba lanciata nelle scorse ore da Sky Sport. Ma quante possibilità ci sono realmente che il quattro volte campione del mondo di Formula 1 lasci la Red Bull alla fine di questa stagione? Che ci siano stati dei contatti tra Verstappen e la Mercedes lo ha confermato lo stesso Toto Wolff in Austria. Un’ammissione che fa pensare: se le parti fossero davvero così vicine a un accordo, il numero uno della Mercedes ne avrebbe parlato apertamente?

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Che in Formula 1 tutti parlino con tutti è cosa risaputa all’interno del paddock. I piloti e i loro manager cercano di capire quali potrebbero essere le opzioni alternative agli accordi attuali, e i team fanno altrettanto. Wolff, parlando dei contatti con Verstappen, ha rimarcato la differenza tra “flirtare” e “conversare”. Leggendo tra le righe, verrebbe da pensare che a intavolare la chiacchierata sia stato il team di Verstappen, che oltre a Max include ovviamente il padre Jos e l’efferatissimo manager Raymond Vermeulen.

Wolff, quindi, si sarebbe così limitato a rispondere agli input di un pilota che, a ben vedere, avrebbe di che essere stufo. La Red Bull sembra una nave pronta a colare a picco, e la RB21, per quanto possa avere un picco prestazionale elevato, è difficile da gestire perfino per una punta di diamante come Max. Ci sono poi anche i dubbi sul 2026 e sulla power unit di Red Bull Powertrains. Il rischio che a Milton Keynes abbiano fatto il passo più lungo della gamba scegliendo di diventare costruttori a tutti gli effetti, d’altronde, c’è eccome.

La Mercedes, stando alle voci che circolano nel paddock, avrebbe potenzialmente il motore migliore per il nuovo ciclo tecnico. Ma fino al momento in cui le monoposto scenderanno in pista a Barcellona a gennaio, non ci sarà alcuna certezza. Cambiare scuderia in quello che di fatto sarà un anno zero è un rischio molto elevato, soprattutto per chi, come Verstappen, nutre le massime ambizioni. Attendere i primi mesi della stagione 2026 e poi cambiare aria per il 2027 rappresenta un’opzione sensata per un pilota come Verstappen. Chiunque farebbe carte false per averlo, e se si presentasse alla porta di un top team il prossimo anno difficilmente verrebbe respinto, anche a costo di minare la stabilità interna a livello di piloti.

A ben vedere, i contatti tra Max e la Mercedes possono tranquillamente essere un modo per segnalare un certo “mal di pancia” alla Red Bull, non necessariamente in ottica immediata, ma a tendere. Restano anche dubbi su come Verstappen possa vivere il passaggio da una scuderia di cui è il sole intorno a cui gira tutto a un team in cui sarebbe il pilota di punta, ma non avrebbe un ruolo così prevaricante. Allontanarsi da una scuderia in cui ha vissuto larghissima parte del suo percorso in F1 sarebbe uno stacco netto per Verstappen, che perderebbe anche figure di riferimento come Christian Horner e Helmut Marko.

Per accasarsi in Mercedes, Verstappen dovrebbe poi convincere tre azionisti chiave. La scuderia di Brackley, infatti, è detenuta al 33,3% dal gruppo Mercedes-Benz, al 33,3% da Toto Wolff e al 33,3% da Ineos. Da un certo punto di vista, prendere Verstappen rappresenterebbe una mossa in controtendenza con il lavoro portato avanti da Mercedes per far crescere e responsabilizzare i suoi giovani di talento, George Russell prima e Andrea Kimi Antonelli poi. Certo, di fronte a certe opportunità i piani finiscono fuori dalla finestra. Ma Russell sta disputando la sua miglior stagione in F1.

Le lungaggini per quanto riguarda il rinnovo del contratto di Russell potrebbero anche non essere strettamente legate alla questione Verstappen, ma è evidente che qualcosa non torna ancora. Il problema potrebbe essere la lunghezza del contratto, con Russell alla ricerca di un accordo a lungo termine e la Mercedes, invece, pronta a tenersi aperte varie porte, tra cui quella di Max. Che, secondo alcuni, potrebbe addirittura pensare a un anno sabbatico nel 2026, stufo com’è di certi meccanismi della F1. Sono scenari suggestivi che si stagliano all’orizzonte di un nuovo ciclo tecnico dai grandi interrogativi, in attesa che il futuro di Verstappen diventi chiaro.

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