F1, Russell e Leclerc come Michael Schumacher: "Ha vinto il primo titolo con Ferrari dopo anni. Abbiamo ancora tempo"

F1, Russell e Leclerc come Michael Schumacher: "Ha vinto il primo titolo con Ferrari dopo anni. Abbiamo ancora tempo"
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George Russell guarda al futuro e si ispira a Michael Schumacher: “Anche lui ci mise anni prima di vincere con la Ferrari, io ho ancora tempo per il mio titolo, così come Leclerc”
14 agosto 2025

Lo stop di tre settimane ad agosto per la Formula 1 è da sempre un momento di bilanci per i piloti. Non solo per riposare mente e corpo dai ritmi frenetici del Circus, ma anche per riflettere sulle scelte compiute nella prima parte di stagione e su quelle che, invece, definiranno il futuro. In vacanza sul suo nuovo yacht, George Russell avrà molto di cui pensare.

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Con il quindicesimo appuntamento stagionale in programma a fine mese in Olanda, il pilota britannico è ancora senza un contratto per il prossimo anno. Più volte sia lui che Toto Wolff hanno sottolineato che non c’è alcuna fretta: le discussioni sono in corso, ma la decisione finale dipenderà soprattutto dalla Mercedes, che gestisce anche la carriera del pilota. Ora ogni mossa sarà fondamentale per il suo futuro e per il sogno di conquistare il primo titolo mondiale.

Quando la Mercedes lo ha chiamato a rappresentare le Frecce d’Argento al fianco di Lewis Hamilton, nel 2022, il destino ha voluto che fosse proprio l’inizio dell’era ad effetto suolo della Formula 1. Per Russell, reduce da anni difficili in Williams, questo ha significato un’ulteriore attesa prima di poter ambire a vincere gare e lottare per il titolo, viste le difficoltà del team con il nuovo regolamento tecnico. Un cambio che ha di fatto chiuso il periodo d’oro di Brackley, capace di vincere otto titoli costruttori consecutivi tra il 2014 e il 2021.

ANSA

Parlando con Motorsport.com, Russell ha ammesso che questa lunga attesa per una monoposto in grado di puntare al titolo lo ha ulteriormente motivato. A dimostrarlo c’è il suo stato di forma: cinque podi e una vittoria al Gran Premio del Canada. "Sono decisamente più affamato che mai, solo per provare a fare bene – ha dichiarato –. Avrei sperato che a quest’ora, dopo sette stagioni, avrei potuto lottare per il campionato almeno per un anno. Quando sono entrato in Mercedes, pensavamo che ogni anno sarebbe stata una lotta per il titolo. Purtroppo, non è andata così".

Russell non è l’unico in questa situazione. Come lui, anche Charles Leclerc – in Ferrari dal 2019 – ha potuto lottare per il mondiale soltanto nella prima parte del 2022. "Anche per Charles è stato lo stesso. Probabilmente, nessuno avrebbe previsto che due anni fa la McLaren avrebbe fatto un passo così grande. Lando [Norris] ha trascorso cinque anni con loro e non ha avuto problemi. Bisogna accettare il fatto che questa è la natura della F1. È sempre stato così".

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Per sostenere la sua tesi, Russell ha citato il tempo che Michael Schumacher impiegò per vincere il primo titolo con la Ferrari, nonostante fosse già diventato campione con la Benetton. "Era al suo quinto anno con la Ferrari, aveva circa 30 anni, prima di vincere un campionato con loro – ha aggiunto –. Io ho 27 anni, quindi ho ancora un po’ di tempo".

L’attesa del “Kaiser” e di Jean Todt è stata presa come esempio anche da Toto Wolff, quando difese pubblicamente l’operato di Frédéric Vasseur, prima che il rinnovo con la Ferrari fosse ufficializzato. "In F1 non si può comprare il tempo. Bisogna concederlo ai leader per sistemare le cose. Oggi parlavamo di Jean Todt: è entrato in Ferrari nel 1993 e ha vinto il primo titolo nel 2000. Ci ha messo otto anni. Anche noi siamo al terzo anno in cui non lottiamo per il titolo. Non siamo inutili: a volte vinciamo, facciamo weekend rispettabili. E quando non va bene, nessuno si chiede se il capo stia facendo un buon lavoro o meno".

Foto di coperti: ANSA

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