Faltoni, Ford: “Diesel, meglio rinnovare che vietare"

Faltoni, Ford: “Diesel, meglio rinnovare che vietare"
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Il presidente di Ford Italia, Fabrizio Faltoni, invita allo svecchiamento del parco circolante, anziché bloccare i diesel di ultima generazione
19 luglio 2018

"La qualità dell'aria non migliora con il blocco della circolazione dei diesel Euro 6. Sarebbe molto più efficace svecchiare il parco auto circolante prevedendo degli incentivi": così il presidente di Ford Italia, Fabrizio Faltoni, in merito allo stop ai motori a gasolio. Secondo Faltoni, il sentimento negativo nei confronti di questa tipologia di propulsione da parte "è stato ed è utilizzato da alcune amministrazioni locali che demagogicamente cercano consenso generando le preoccupazioni dei cittadini".

Del parco circolante italiano fanno parte 37 milioni di veicoli. Di questi, 13 milioni rispondono a normative ante Euro 4; 8 milioni di auto hanno più di 18 anni. Secondo Fantoni, anziché proporre misure di blocco alla circolazione dei diesel, sarebbe più efficace sostenere lo svecchiamento del parco circolante da Euro 1 ad Euro 3, che rappresenta il 38% del totale. 

"Creare un sentimento così negativo nei confronti delle motorizzazioni Diesel, specialmente quelle di ultima generazione - ha spiegato Faltoni - porta alla conseguenza che i consumatori, spaventati dai continui annunci di blocchi stradali per le motorizzazioni diesel specialmente in grandi città come Roma, sono indotti a non acquistare questo genere di vetture, o a disfarsi della propria". Faltoni ha poi ricordato la svalutazione delle vetture alimentate a gasolio conseguente a queste misure da parte delle amministrazioni locali.

Le vetture alimentate a benzina, ricorda Faltoni, anche se hanno un costo mediamente inferiore al momento dell'acquisto "hanno anche mediamente un'efficienza minore che porta a dei consumi più alti, in media del 20%. Questo, tenuto conto del maggior costo della benzina rispetto al gasolio e ricordando che un italiano in media fa 13.000 km l'anno in macchina, porta ad un aggravio di costo di 450/500 euro l'anno per automobilista. Questo aggravio moltiplicato per il tempo medio di possesso di una vettura ad oggi nell'ordine dei 7/8 anni, porta ad un totale aumento di costi tra i 3000 e i 5000 euro". 

"La Ford, come del resto tutte le case automobilistiche - ha aggiunto Faltoni - da sempre investe molti milioni, ogni anno, per sviluppare tecnologie e motori che migliorino le prestazioni e l'efficienza delle vetture riducendone l'impatto ambientale. Questi investimenti sono stati rivolti, oltre che verso motorizzazioni alternative, anche verso un continuo sviluppo delle motorizzazioni tradizionali ed in particolare del diesel, con il risultato che gli attuali motori diesel euro 6 continuano ad avere emissioni di CO2 inferiori ai motori benzina ed hanno raggiunto livelli di emissioni di NOx molto bassi e in linea con quelle dei motori benzina".

Una linea, quella di Faltoni, condivisa dai suoi pari grado di molte altre realtà del panorama automotive in Italia, che abbiamo avuto modo di intervistare in occasione del Salone di Ginevra, oltre che dal presidente di UNRAE, Michele Crisci. 

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