Musk: in Spagna la seconda Gigafactory europea
- di Alfonso Rago
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- di Alfonso Rago
L'accordo c'è, manca solo la location, ma non si tratta di un problema: Elon Musk e Pedro Sánchez hanno confermato che la fabbrica destinata a produrre la nuova generazione di celle denominata 4680 di Tesla sarà in Spagna.
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Giunta durante lo svolgimento del "Battery Day", evento che coinvolge i ministeri iberici di Industria, Commercio, Turismo ed Ecologia, la notizia rilancia le quotazioni della Spagna come seconda nazione, dopo la Germania, identificata da Tesla come testa di ponte per consolidare la sua presenza sul territorio europeo.
La nuova Gigafactory, come anticipato, sarà destinata alla produzione delle batterie 4680, dal formato cilindrico, larghe 46 millimetri e alte 80, misure da cui deriva il nome: elementi sei volte più potenti e con capacità energetica cinque volte superiore alle attuali, grazie ad innovazioni costruttive come l'eliminazione dei connettori che uniscono ogni elettrodo con l'involucro della batteria assicurano anche minori i costi di produzione.
Per Tesla saranno l'elemento determinante della prossima generazione di veicoli elettrici che arriverà sul mercato, ad iniziare dal Cybertruck, il pick-up dall'innovativo design, e dal Tesla Semi, camion destinato a rivoluzionare il settore dell'autotrasporto, oltre al modello di dimensioni compatte che completerà la gamma Tesla delle vetture per l'uso privato.
Anche le la location dell'impianto spagnolo non è stata ancora scelta, la rosa delle aree pretendenti sembra ristretta alla regione dell'Andalusia, che ha il vantaggio della grande produzione di energia da fonte solare che potrebbe alimentare l'impianto, e alla Catalogna, per una maggiore vicinanza alle grandi direttrici autostradali per collegamenti più veloci con la Germania.
In ogni caso, il premier spagnolo ha assicurato che la decisione verrà presa di comune accordo con le autorità politiche locali e la stessa Tesla nell'arco di pochi mesi.
