F1, GP Azerbaijan 2022, Analisi gara: Binotto aveva ragione. La Ferrari non è da mondiale

F1, GP Azerbaijan 2022, Analisi gara: Binotto aveva ragione. La Ferrari non è da mondiale
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  • di Massimiliano Amato
La Ferrari regala un'altra vittoria alla Red Bull con il doppio ritiro di Carlos Sainz e Charles Leclerc, che permette a Max Verstappen di andare in fuga nel mondiale
  • di Massimiliano Amato
13 giugno 2022

Altra Domenica da dimenticare per la Ferrari nel Gran Premio d'Azerbaijan, che non concretizza la pole delle qualifiche, questa volta a causa dell'affidabilità della F1-75. Sia il problema idraulico di Carlos Sainz, che la seconda rottura della power unit di Charles Leclerc, insieme a quelle degli altri motorizzati Ferrari, fanno scattare un grande campanello d'allarme, considerando che la prossima settimana si corre già in Canada. La Red Bull ha approfittato del doppio ritiro delle rosse per piazzare un'altra doppietta, ed andare in fuga nella classifica costruttori, con Max Verstappen che risponde al duello perso a Monaco ed in qualifica, battendo Sergio Perez ed allungando nel mondiale. Anche George Russell ha approfittato del secondo zero di Leclerc per conquistare il terzo podio con la Mercedes, aggiudicandosi per la settima corsa consecutiva il duello con Lewis Hamilton, che nonostante il porpoising è riuscito a tagliare il traguardo quarto.

La gara per la Ferrari era partita subito in salita, con Leclerc che al via cede la prima posizione a Sergio Perez. Il monegasco dopo alcuni giri in cui ha faticato con il bilanciamento della F1-75, ed in particolare nel T2 dove Sabato volava e aveva fatto la differenza, era a soli due secondi da Perez e riusciva a tenere dietro Verstappen confermando il miglioramento sul dritto con la nuova ala posteriore. La prima doccia fredda per la Ferrari è arrivata da Sainz, che aveva perso contatto dai prime tre per gestire le gomme e allungare piu' possibile al primo stint, ma al nono giro è costretto a fermarsi in curva 4. Leclerc approfitta del ritiro del compagno di squadra e della virtual safety car, per anticipare il pit stop, mentre le Red Bull sorprese non si fermano. Verstappen alla ripartenza con pista libera cambia marcia ritrovando il feeling che non aveva avuto a Monte Carlo ed in qualifica con la RB18, riprendendo Perez e superandolo. Invece prima parte di gara dai due volti per le Mercedes, alle prese anche in curva con il porpoising, con Russell saldamente in quarta posizione ed Hamilton invece dietro a Gasly.

La Ferrari questa volta era stata perfetta nella strategia, e Leclerc dopo il pit stop di Verstappen e Perez si riprende la prima posizione. Leclerc che non stava spingendo al massimo e rispondendo ai giri veloci della Red Bull, stava gestendo le gomme per cercare di andare fino in fondo, ma come a Barcellona viene tradito dal motore Ferrari, ed è costretto a parcheggiare la macchina nel suo garage. Per Verstappen da quel momento la gara diventa una cavalcata vincente, con Perez che non riesce a replicare ai suoi tempi e può solo completare l'uno-due della Red Bull. Invece esattamente come in Spagna, Hamilton nel secondo stint mette in mostra un passo migliore di Russell, che dopo il ritiro di Leclerc si prende il gradino più basso del podio.

Vedendo il grafico del passo gara fino al momento del ritiro di Leclerc, crescono i rimpianti per la Ferrari. La F1-75 con le dure stava andando forte ed era piu' veloce delle Red Bull, e questa volta il muretto è stato perfetto scegliendo la tattica ad una sosta che come hanno dimostrato Gasly e Vettel che hanno effettuato la sosta nello stesso giro di Leclerc, era la migliore. Proprio per questo al fine di non dire addio al titolo, è necessario capire al più presto quali sono i motivi delle tante rotture della power unit Ferrari nelle ultime gare e del guasto di Sainz, e se sono dovuti al tentativo di contrastare la forza nel dritto della Red Bull, con mappature di motore aggressive. Lavoro che ha già fatto la Red Bull, dopo il Bahrain e Australia, con la RB18 che ha meno prestazione della F1-75, ma al momento è più affidabile. Solita anche la Mercedes W13 che però nonostante il podio di Russell e la buona gara di Hamilton, anche a Baku ha avuto un passo di un secondo piu' lento di Red Bull e Ferrari.

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