F1, GP Belgio 2020: vince Hamilton. Ferrari, è notte fonda

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Lewis Hamilton vince il Gran Premio del Belgio 2020 di Formula 1. Completano il podio Valtteri Bottas e Max Verstappen. Ferrari fuori dai punti: Sebastian Vettel è tredicesimo, Charles Leclerc quattordicesimo
30 agosto 2020

A Spa a surclassare la concorrenza è la Mercedes: ad aggiudicarsi il Gran Premio del Belgio, settima prova del mondiale 2020 di Formula 1, è stato Lewis Hamilton. Quella in terra belga è l’ottantanovesima vittoria in carriera e la quinta stagionale per l’inglese, che ha dominato ancora una volta la corsa capitalizzando al meglio la partenza dalla pole position. Dopo lo start, la solita passerella agevole verso il traguardo, con Valtteri Bottas secondo a completare la doppietta delle Frecce nere. Max Verstappen, dal canto suo, si deve accontentare del terzo gradino del podio. C’era grande attesa per la Red Bull, visto il passo gara nelle libere, ma l’olandese nulla ha potuto contro la corazzata tedesca, pur mettendoci molto dei suo.

E c’è da segnalare la rinascita della Renault, che con Daniel Ricciardo si è installata ai piedi del podio, in quarta posizione, davanti al compagno di squadra, Esteban Ocon. Non c’è stata alcuna risurrezione, invece, per la Ferrari, fuori dai punti sia con Sebastian Vettel, tredicesimo, che con Charles Leclerc, quattordicesimo. Come ampiamente preventivabile, la Rossa non è stata in grado di risalire la china. E la fotografia dell’abisso del Cavallino rampante è stato il sorpasso di Kimi Raikkonen ai danni di Vettel: a parità di motore, la SF1000 viene umiliata anche dalla modestissima Alfa Romeo C39. Peraltro, sia Vettel che Leclerc si sono lamentati via radio delle scelte strategiche del muretto, segno di un palese nervosismo. Che disastro.

Hamilton ha preso agevolmente la testa della corsa, mentre alle sue spalle Bottas si è dovuto vedere dal pressing di Verstappen. Il finlandese ha mantenuto la seconda posizione, mentre l’olandese ha poi chiuso la porta a Ricciardo. Buona la primissima parte di gara di Leclerc, che ha guadagnato quattro posizioni allo start. Non pago, il monegasco ha passato Perez per l’ottava piazza: una bella manovra, quella del giovane talento della Ferrari. Meno incisivo Vettel, solo tredicesimo. Ma le mancanze della SF1000 si sono viste tutte quando, nel corso del giro numero 3, Leclerc è stato passato da Gasly con l’Alpha Tauri, a parità di DRS.

Era solo l’inizio: Leclerc, lentissimo sul dritto, ha incassato anche il sorpasso di Perez, finendo ai margini della zona punti. Di lì a poco, Leclerc è stato passato anche da Norris. Il monegasco ha faticato vistosamente in questa fase di gara, girando molto più lento anche del suo compagno di squadra, Vettel, già abbastanza in difficoltà di suo. E dopo sette giri dall’inizio della corsa, Leclerc ha visto il vicino di box ingrandirsi nello specchietto. Molto veloce nel primo stint di gara è stato invece Gasly, che ha dimostrato la competitività delle hard con le condizioni più calde della giornata di oggi.

Nel frattempo, Leclerc ha continuato a faticare, molto probabilmente per un problema all’ibrido della sua SF1000. Verstappen, dal canto suo, non è riuscito a tenere il ritmo dei due piloti della Mercedes: l’olandese ha lamentato una mancanza di grip. Nel corso del decimo giro, Antonio Giovinazzi ha perso il controllo della sua monoposto alla Les Fagnes. Russell ha cercato di schivarlo, ma è impattato contro la gomma dell’italiano, divelta nell’impatto ed è finito a muro a sua volta. Fortunatamente entrambi sono usciti illesi dallo scontro.

L’incidente ha causato un regime di Safety Car per togliere i vistosi detriti in pista: i piloti hanno approfittato della neutralizzazione per montare le hard, fatta eccezione per Gasly, che aveva già le dure, e Perez, ancora in pista con le rosse. Leclerc è stato protagonista di una sosta più lunga del dovuto, forse per un controllo sull’ibrido. In ogni caso, si è ritrovato alle spalle di Vettel, ma anche di Leclerc. Nessun colpo di scena alla ripartenza della gara, con i due della Mercedes pronti per fuggire via. Molto, ma molto più indietro, Raikkonen, al volante della modestissima Alfa Romeo Racing C39, ha passato Vettel: la fotografia avvilente della Rossa di oggi.

Nelle posizioni di testa, Bottas ha cercato di tenere il ritmo di Hamilton, ma l’inglese è riuscito a tenerselo alle spalle. Spazio anche per un sorpasso di Ricciardo su Perez per la quinta posizione: il messicano ha pagato la scelta del team di non farlo fermare in regime di Safety Car. E Perez si è visto passare anche da Albon. Non avendo nulla da perdere, Vettel e Leclerc sono venuti a contatto cercando di battagliare tra loro per la dodicesima posizione: il monegasco ha cercato di passare il tedesco, ma quest’ultimo gli ha chiuso la porta. Al termine del giro numero 25, Leclerc è rientrato ai box per montare le medie: il monegasco si è lamentato molto della scelta di farlo fermare dopo pochi giri. Dalle immagini della sosta, si notava come il team abbia deciso di aumentare la pressione pneumatica del motore della SF1000. Bottas, dal canto suo, ha perso terreno nei confronti di Hamilton, che, indisturbato, gestiva la gara.

Mentre Leclerc faceva le sue rimostranze al muretto, Vettel ha subito il sorpasso di Perez, subito dopo aver chiesto di fermarsi. Ma il muretto l’ha invitato a stare in pista, per evitare di finire ancora più indietro. Vettel ha comunque faticato vistosamente, vedendosi avvicinare anche dalle Haas di Grosjean e Magnussen. Nelle posizioni di testa, invece, i due della Mercedes e Verstappen hanno mantenuto il vantaggio sulla concorrenza, dimostrandosi di una classe diversa rispetto ai rivali. Spazio poi per un sorpasso di Leclerc ai danni di Magnussen per la quindicesima posizione e di Grosjean per la quattordicesima. Le briciole.

Sesta posizione per Alexander Albon, della Red Bull, davanti a Lando Norris, in forza alla McLaren, e ad un ottimo Pierre Gasly, dell’Alpha Tauri. Completano la top ten Lance Stroll, della Racing Point, e Sergio Perez, della Racing Point. Undicesimo è Daniil Kvyat, dell’Alpha Tauri, davanti a Kimi Raikkonen, dell’Alfa Romeo Racing, e Vettel. Seguono Leclerc e il pilota della Haas, Romain Grosjean. Chiudono la classifica Nicholas Latifi, della Williams, e Kevin Magnussen, della Haas. Fuori, come già anticipato, George Russell, della Williams, e Antonio Giovinazzi, dell’Alfa Romeo Racing. La gara di Carlos Sainz a Spa è finita ancora prima di cominciare: un problema allo scarico della MCL35, ammutolitasi nel giro per guadagnare la via della griglia, lo ha messo ko prima dell’inizio della corsa.

La corsa minuto per minuto

16.37 Lewis Hamilton vince il Gran Premio del Belgio!

16.36 Gasly su Stroll per la ottava posizione. 

16.34 Anche ad Hamilton viene detto di essere conservativo. Ocon vicino ad Albon.

16.33 Gasly su Perez per la nona posizione. 

16.32 Ocon è vicino ad Albon.

16.30 A Bottas dicono di evitare i cordoli. 

16.28 Leclerc si avvicina a Grosjean. Al momento è quindicesimo. 

16.26 Hamilton rallenta il ritmo per preservare le gomme. 

16.25 Norris passa Stroll: è settimo. 

16.25 Gasly su Kvyat per la decima posizione. 

16.23 Perez su Kvyat per la decima posizione. 

16.22 Leclerc passa Magnussen per la quindicesima posizione. 

16.21 Bottas si lamenta di avere la gamba sinistra addormentata. 

16.19 Anche Gasly passa Raikkonen. 

16.17 Perez su Raikkonen per l'undicesima posizione. 

16.15 Vettel è passato anche da Gasly. 

16.14 Posizioni di testa invariate. Verstappen si lamenta delle vibrazioni. 

16.12 Gasly su Grosjean per la tredicesima posizione. 

16.10 Perez su Vettel per l'undicesima posizione. 

16.09 Questi i primi cinque dopo 27 giri: Hamilton, Bottas, Verstappen, Ricciardo e Albon. Undicesimo Vettel, diciassettesimo Leclerc. 

16.07 A Bottas viene detto di spingere. Sosta in vista?

16.05 Nel frattempo, giro più veloce per Leclerc, finito ultimo dopo la sua sosta. 

16.03 Ocon vicino a Gasly: lo passa. 

16.03 Verstappen vicino a Bottas. Giro più veloce per Hamilton. Altra sosta per Leclerc: gomma gialla per lui. 

16.01 Albon passa Gasly per la quinta posizione. 

15.59 Albon è in zona DRS. 

15.57 Albon vicino a Gasly, che tiene botta con le hard. 

15.55 Molto più avanti, Bottas ha perso terreno su Hamilton. 

15.53 Ricciardo su Gasly per la quarta posizione. 

15.51 Leclerc tenta il sorpasso su Vettel, ma il tedesco gli chiude la porta. 

15.50 Sosta per Perez: gomme hard per lui. 

15.49 Leclerc sotto investigazione per eccessiva lentezza nel giro di installazione. 

15.48 Ricciardo su Perez per la quinta posizione. 

15.47 Bottas mette a segno il giro più veloce. 

15.45 Raikkonen, sulla modesta Alfa Romeo, passa Vettel per la dodicesima posizione. Che disastro. 

15.45 Giro più veloce per Hamilton, che si lamenta di un calo di potenza (?)

15.45 Bottas vicino ad Hamilton. Ma anche Verstappen resta in zona. 

15.44 Perez in pressing su Gasly alla ripartenza. 

15.43 Rientra la Safety Car. 

15.41 A Leclerc viene detto che stanno scegliendo tra piano B e piano C. Stizzito, il monegasco invita ad una decisione ferma. 

15.39 Nel frattempo, Leclerc è quattordicesimo, dopo una lunga sosta. 

15.37 Giovinazzi ha perso il controllo della sua C39, finendo a muro. Russell ha cercato di evitarlo, ma è impattato contro la gomma divelta dell'italiano, finendo contro le barriera a sua volta. Un miracolo che non sia successo nulla di male, visto lo pneumatico "scosso". 

15.35 I piloti di testa rientrano ai box per montare le hard: restano fuori Gasly e Perez. 

15.34 Tantissimi detriti in pista. 

15.33 Si sono fermati tutti i piloti dal tredicesimo in giù. 

15.33 Safety Car. 

15.32 Pesante botto per Giovinazzi e Russell. Piloti incolumi, per fortuna. Sosta per Leclerc.

15.30 Per Leclerc mappatura di ricarica nel settore centrale per cinque giri: ecco il motivo del ritardo del monegasco, che resta comunque lento. 

15.29 Leclerc torna ad essere più veloce. 

15.27 Stroll scomposto in difesa su Gasly, ottimo con le hard. 

15.25 Kvyat su Leclerc per la dodicesima posizione. 

15.25 Leclerc sempre peggio a livello di ritmo. 

15.23 Norris su Leclerc per l'undicesima posizione. 

15.22 Giro più veloce per Hamilton, che gode di un vantaggio di 1,7 secondi su Bottas. 

15.21 E ora Norris è molto vicino a Leclerc. Gasly in pressing su Stroll. 

15.19 Leclerc è molto lento: viene passato da Perez. 

15.18 E invece viene passato da Gasly su Alpha Tauri: il talento del monegasco non può nulla contro le mancanze della SF1000. 

15.17 Leclerc in pressing su Stroll per la settima posizione. 

15.15 Leclerc su Perez. 

15.14 Bene Leclerc, nono dopo il primo giro. 

15.14 Bagarre tra Ricciardo e Verstappen. L'olandese chiude la porta. 

15.13 Hamilton prende la testa della corsa. Alle sue spalle Bottas e Verstappen. Bene Ocon. 

15.10 La tensione sale: al via il giro di formazione. 

14.43 Carlos Sainz non prenderà il via del GP del Belgio: problemi ad uno scarico per lo spagnolo. 

Il canto del cigno del chiacchieratissimo party mode nel weekend di gara del Gran Premio del Belgio 2020 di Formula 1 ha visto il consueto copione al sabato: a Spa è arrivata l'ennesima prima fila tutta Mercedes. Con il poleman Lewis Hamilton, alla partenza al palo numero 93 in carriera, che ha voluto omaggiare Chadwick Boseman, l'attore di Black Panther scomparso a soli 43 anni. E con un Valtteri Bottas un po' spento, che ha rischiato di farsi surclassare da Max Verstappen. L'olandese si è dovuto accomodare alle spalle di Bottas per soli 15 millesimi. Un dato che brucia, ma che può essere incoraggiante se si pensa che dalla prossima settimana a Monza la Mercedes non potrà più sfuttare la mappatura monstre che consentiva alla già rapidissima W11 di schizzare via come un missile.

Ma Verstappen potrebbe già darsi da fare oggi, perché la RB16 il passo gara lo ha, eccome. Specie con le medie, la mescola con cui i primi tre classificati delle qualifiche prenderanno il via della corsa. Con una buona partenza, l'olandese della Red Bull ha le carte giuste per dare filo da torcere alle Frecce nere e mettere un po' di pepe ad una storia che sembra già scritta. Ma c'è anche un'altra incognita da non sottovalutare, quella del meteo. Le ultime previsioni danno una probabilità non altissima di maltempo - circa il 40% - però è bene ricordarsi che Spa è una pista lunghissima, sulla quale possono convivere la pioggia e il sole contemporaneamente. Niente acquazzoni, insomma, ma un pensiero in più per chi si trova ad affrontare l'Università del motorsport.

E come sempre a dare spettacolo penserà anche la serratissima lotta di centro classifica, con una Renault particolarmente in palla. Ieri Daniel Ricciardo ha colto un ottimo quarto posto, il suo miglior risultato in carriera a Spa. Oggi punterà a fare ancora meglio, approfittando di eventuali errori di chi lo precede. Ma c'è pure Alexander Albon, che si sta dando una svegliata dopo essersi ammutolito tante, troppe volte, in questa pazza stagione 2020. E come dimenticarsi dei due ragazzi terribili di casa McLaren, Carlos Sainz e Lando Norris, pronti a giocarsela con le panterone rosa di Sergio Perez e Lance Stroll, i due alfieri di quella Racing Point competitiva a Spa sin da quando si chiamava ancora Force India. 

Fuori dai giochi è invece la Ferrari, che ieri ha vissuto una delle pagine più buie della sua storia in Formula 1. La ricerca matta e disperatissima di velocità di punta ha reso la SF1000 inguidabile nel settore centrale: troppo scarica per avere un retrotreno stabile in ingresso di curva, la monoposto della Rossa, più che un Cavallino rampante, è sembrata un ronzino svogliato, capriccioso. E di rampante non c'è nulla nemmeno nelle dichiarazioni rassegnate dei piloti e nelle parole di Mattia Binotto, che ha detto che qualcosa sfugge in questo momento ai tecnici. Certo, il tutto è stato scatenato dalle caratteristiche di Spa, ma il fatto che si brancoli nel buio non è per nulla incoraggiante.

E così i tifosi della Ferrari hanno vissuto delle qualifiche grottesche, in cui hanno dovuto penare e sperare che la Rossa passasse il taglio della Q1 con entrambi i piloti. Una missione centrata più grazie alla volontà e alla forza di Charles Leclerc e Sebastian Vettel che alla bistrattatissima SF1000. E le speranze per la gara sono minime: ormai non ci si paragona più a Racing Point, McLaren e Racing Point, ma si guarda all'Alpha Tauri e alla Williams. Sarà una corsa di passione, visto che la Rossa non fatica solo sul giro secco, ma anche sul passo gara. Visto l'andazzo, sembra francamente un bene che la F1 a Monza scenda in pista senza pubblico. Perché lo spettacolo rischia di essere avvilente per chi vive nel credo della Ferrari.

La gara prenderà il via alle 15.10 italiane.

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