F1, GP Germania 2018: le pagelle di Hockenheim

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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
I promossi e i bocciati di Hockenheim nelle pagelle del Gran Premio di Germania
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
23 luglio 2018

A volte è questione di attimi. Attimi in cui i campioni fanno la differenza. Attimi nei quali un’intera stagione di duro lavoro può andare in fumo. Perché parliamoci chiaro: l’errore di Vettel è costato al tedesco la bellezza di 31 punti (i 25 che avrebbe conquistato vincendo, più i 7 in meno che avrebbe ottenuto l’inglese arrivando secondo alle sue spalle). 31 punti che in un Mondiale così tirato ed equilibrato quasi certamente faranno la differenza alla fine. Certo, matematicamente la sfida è ancora apertissima, però il conteggio è impietoso. E allora voto 0 a Vettel, che ha commesso un errore veniale ma dalle conseguenze pesantissime. Il più grave di una serie di errori che ne hanno finora condizionato la stagione e che lasciano francamente sconcertati. Autolesionista. 

Voto 10 a Hamilton, invece, che “a casa sua” - parafrasando il rivale - ha dato al tedesco e a tutti gli altri una grandiosa lezione di guida. Non tanto per la rimonta nei primi giri, quanto per come ha saputo prima gestire le gomme a dispetto della ricorsa a ritmo serrato e quindi guidare sull’asfalto viscido con le slick, per quanto le gomme più morbide gli dessero in quel momento una mano. E ora l’inglese è di nuovo saldamente e meritatamente in testa al Mondiale. Campione.

Alle sue spalle il fido Bottas, che però fresco di rinnovo non fa che confermare il suo ruolo di numero due: perché senza la pioggia a rimescolare le carte mai avrebbe preso, e nemmeno impensierito, Vettel. In compenso non commette errori quando la pioggia inizia a cadere e riesce con un po’ di opportunismo a togliere la posizione a Raikkonen. E allora voto 7, bravo sì, ma sempre senza entusiasmare.

A proposito del finlandese della Ferrari, vale per certi versi quanto detto per il suo connazionale in Mercedes: il buon Kimi non sbaglia praticamente niente, però non è mai realmente nelle condizioni di vincere. E forse in Ferrari, a dispetto delle sue solide prestazioni in questa fase di campionato, dovrebbero farsi qualche domanda, perché oggi un secondo pilota in grado di vincere avrebbe fatto molto comodo… Voto 6, brodino.

Terzo posto per Kimi Raikkonen in Germania
Terzo posto per Kimi Raikkonen in Germania

Dietro, Verstappen ha provato anche a montare le intermedie, salvo tornare alle slick poco prima che... iniziasse a piovere davvero, ma a difesa della Red Bull va detto che non aveva niente da perdere. Troppa differenza rispetto a Ferrari e Mercedes su questa pista. E allora voto 6,5 per l’olandese, che stranamente si fa notare per… non essersi fatto notare.

Alle sue spalle, ottimo 5° Hulkenberg, che ancora una volta riesce a fare la differenza portando punti pesanti alla Renault. Voto 7,5, fenomeno in incognito.

In una gara complicata non fa stranamente casini Grosjean, che così porta a casa un buon 6° posto, anche se arriva alle spalle del tedesco della Renault. Il risultato resta comunque positivo, sperando che lo aiuti a ritrovare un po’ di serenità. Voto 7, in attesa di conferme.

Bravo anche Perez, 7° e sempre davanti al compagno di squadra nel fine settimana tedesco: difficile chiedergli di più con la Force India di quest’anno, e riesce pure a rimediare a un pit stop a dir poco problematico. Voto 7,5, sempre sul pezzo.

Alle sue spalle Ocon, dopo una brutta qualifica e una gara in cui esce sulla distanza: il francese però ci è sembrato un po’ sottotono, chissà se c’entra qualcosa la mancata chiamata in Mercedes… nel dubbio voto 6,5. Può fare di meglio.

Esteban Ocon in azione in Germania
Esteban Ocon in azione in Germania

Ancora a punti Ericsson, e questa sì che è una notizia, cartina tornasole dei grandi progressi della Sauber, ma anche di una bella crescita del pilota svedese, che non sarà mai un fulmine, però con un mezzo decente inizia finalmente a mostrare qualcosa di buono. Voto 7 di incoraggiamento.

Chiude a punti Hartley, e forse non sa nemmeno lui come, ma il neozelandese è bravo a sfruttare il caos della pioggia e a non commettere errori, lui che pure ne ha fatti tanti in questa prima parte di stagione. Voto 7 di incoraggiamento anche per lui.

Fuori dai punti Magnussen, che in una gara lineare sarebbe finito ben più in alto in classifica, però i duri - quelli veri, e non solo a parole - si vedono anche in queste situazioni. Voto 5,5, sprecone.

Per il resto, voto 3 alla Toro Rosso che monta addirittura le full wet a Gasly mentre su metà circuito splende ancora il sole: ora va bene tentare un azzardo, ma qui siamo in zona ridicolo. A proposito, nella gara di ieri abbiamo visto ancora una volta come ormai la maggior parte dei piloti siano considerati dai team poco più che delle scimmiette (con tutto il rispetto per questi animali) che devono girare un volante a destra e a sinistra. Perché in una situazione di pioggia a intermittenza, da sempre è il pilota che “chiama” il cambio gomme: solo lui può sapere realmente quanto viscido è l’asfalto e quanto tempo perderebbe o guadagnerebbe con una gomma diversa. E invece no, abbiamo visto più di un team cambiare le gomme in modo assolutamente inappropriato “perché lo dice il computer”. E nessuno che si opponesse a tali decisioni scellerate. Secondo noi in qualche caso - vedi Gasly con le full wet - le scimmiette in questione avrebbero dimostrato un po’ più di personalità.

GP Germania 2018, le pagelle

Hamilton 10

Hulkenberg 7,5

Perez 7,5

Bottas 7

Grosjean 7

Ericsson 7

Hartley 7

Verstappen 6,5

Raikkonen 6

Magnussen 5,5

Toro Rosso 3

Vettel 0

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