F1, GP Malesia 2017: Vettel, il sogno si allontana

F1, GP Malesia 2017: Vettel, il sogno si allontana
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Paolo Ciccarone
Con 34 punti di vantaggio di Hamilton su Vettel e cinque gare dal termine della stagione, il sogno iridato della Ferrari si allontana
1 ottobre 2017

SEPANG - Il sogno si allontana dopo la Malesia. Con 34 punti di vantaggio e 5 gare alla fine del mondiale, il secondo posto di Lewis Hamilton alle spalle di Max Verstappen è stato un regalo giunto dall'alto. Infatti, Vettel non è andato oltre il quarto posto dopo una rimonta strepitosa dall'ultimo posto ma giungere a un passo dal podio non è bastato a lenire la delusione. Delusione ancora più grande se si analizzano le parole di Niki Lauda dopo la gara: "Non so cosa abbia combinato la Ferrari - dice Niki - quello che è certo se fosse andato tutto normale in prova, la rossa faceva prima e seconda senza problemi. Hanno la macchina migliore, i piloti veloci e non capisco cosa sia successo. Di sicuro noi siamo in affanno, le modifiche che abbiamo portato non hanno funzionato bene, ma abbiamo aumentato il vantaggio in classifica generale e se penso che loro sono più forti ma i punti li facciamo noi, non riesco a spiegarmelo".

Onore al merito della rossa, peccato che vedere vincere una Red Bull con Verstappen primo e Ricciardo terzo su una pista che in teoria doveva essere a favore delle Mercedes, qualche dubbio lo fa venire. Come vengono i dubbi sull'affidabilità della Ferrari che sabato in prova e domenica prima della gara, ha perso i suoi piloti per problemi che appaiono inspiegabili, se non addirittura banali nel loro essere così dannosi per una cosa da poco. Sabato, infatti, un tubicino ha bloccato il passaggio dell'aria al motore numero 4, appena montato sulla rossa di Vettel; domenica, sulla griglia di partenza, la macchina di Raikkonen, che partiva in prima fila, non è riuscita nemmeno ad andare in moto ed è stata ritirata prima che partisse il GP.

Una rogna incredibile, culminata dopo il traguardo con l'incredibile incidente che ha coinvolto Vettel e Stroll, con la Ferrari senza gomma posteriore e il semiasse KO. E qui si apre un altro capitolo sul futuro, perché potrebbe anche essere che il cambio debba essere sostituito e quindi in Giappone scatterebbero altre 5 posizioni di penalizzazione in griglia. Un disastro come risultato, reso ancora più difficile da digerire perché questa Ferrari è velocissima, competitiva e lo sviluppo sta andando nella direzione giusta, al contrario della Mercedes che è in affanno, ha sbagliato le modifiche eppure vince (Singapore) o finisce seconda (Malesia) portando il vantaggio a 34 punti! Roba da impazzire e far cadere le braccia.

Un disastro come risultato, reso ancora più difficile da digerire perché questa Ferrari è velocissima, competitiva e lo sviluppo sta andando nella direzione giusta, al contrario della Mercedes che è in affanno, ha sbagliato le modifiche eppure vince (Singapore) o finisce seconda (Malesia) portando il vantaggio a 34 punti! Roba da impazzire e far cadere le braccia

E in quanto ad Hamilton, c'è da dire che ha corso con intelligenza. Ha provato le novità, le ha bocciate e ha corso con la macchina vecchio stile. Bottas invece ha sviluppato le modifiche, col risultato che non è andato oltre il 5.posto. Una volta partito in testa Hamilton ha capito che Verstappen ne aveva di più, ha provato a resistere per tre giri, poi quando Verstappen è andato in testa, ha tirato i remi in barca e ha controllato la gara chiedendo il distacco da Vettel, suo avversario nel mondiale, per cui alla fine il suo compitino è stato perfetto ed efficace. Basterà per vincere il mondiale? Potrebbe essere anche se fra sette giorni in Giappone questa Ferrari potrebbe fare una bella doppietta e riaprire la lotta iridata: "Ci sono ancora 125 punti a disposizione - ha detto Maurizio Arrivabene, responsabile della GES - di sicuro noi non siamo quelli che si arrendono, lotteremo fino alla fine, se pensano di avere vita facile si sbagliano!".

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