F1, GP Turchia 2020: pole per Stroll. Ferrari fuori dalla Q3

Pubblicità
Pole position a sorpresa per Lance Stroll nel Gran Premio della Turchia 2020 di Formula 1. Qualifiche pazze, con Max Verstappen secondo e Sergio Perez terzo. Sesto Lewis Hamilton, nono Valtteri Bottas. Ferrari fuori dalla Q3
14 novembre 2020

Aggiornamento - Carlos Sainz ha ricevuto una penalità di tre posizioni per aver ostacolato Sergio Perez in qualifica. La sanzione promuove Charles Leclerc dalla quattordicesima alla tredicesima casella, consentendogli di scattare dal lato migliore della pista. Cinque posizioni di penalità, invece, per Lando Norris, per il mancato rispetto delle bandiere gialle nella Q1, quando Latifi si trovava nella ghiaia. La sanzione a Norris promuove Vettel in undicesima posizione. 

Nelle pazze qualifiche di Istanbul è arrivata la prima pole in carriera di Lance Stroll: sarà il pilota della Racing Point a scattare davanti a tutti nel Gran Premio della Turchia, quattordicesima prova del mondiale 2020 di Formula 1. 1’47”765 è il crono colto dal canadese, da sempre veloce sul bagnato grazie al suo stile di guida pulitissimo, che in condizioni così delicate fa davvero la differenza. E stavolta ha fregato sia Max Verstappen che il compagno di squadra, Sergio Perez, al photofinish. Racing Point e Red Bull sono state le sorprese di questa danza sotto la pioggia sull’asfalto scivolosissimo di Istanbul. Quarto Alexander Albon, vicino di box di Verstappen.

La Mercedes oggi incredibilmente è diventata la sorellastra cattiva oscurata dalle Cenerentole Racing Point e Red Bull. Il ruolo da comprimaria delle qualifiche turche non le consentiranno di fare l’en plain sul giro secco nella stagione 2020. Lewis Hamilton, che domani si gioca il settimo titolo, è sesto, dietro a Daniel Ricciardo. Addirittura nono Valtteri Bottas, alle spalle di Esteban Ocon e Raikkonen. Ma a stupire in negativo è stata la Ferrari. Incisiva con pista umida e scivolosa, sul bagnato ha accusato il colpo, non riuscendo a portare le gomme nella finestra corretta di utilizzo. Il risultato è una doppia esclusione dalla Q2, con Sebastian Vettel dodicesimo e Charles Leclerc quattordicesimo. Bene l’Alfa Romeo Racing, con Kimi Raikkonen ottavo e Antonio Giovinazzi decimo.

Sono state delle qualifiche sui generis, grazie ad un asfalto scivoloso - sia perché liscio, che per l’olio che ha fatto capolinea in superficie - reso di ghiaccio dalla pioggia caduta in Turchia. In queste condizioni, in cui le gomme non si scaldano a dovere, la differenza l’ha fatta la sensibilità del pilota, soprattutto a parità di macchina. Perché, con una pista così, serviva il coraggio di danzare sul bagnato, senza però prodursi in piroette. Tra macchine diverse, a fare la differenza è stata la gestione delle gomme. Ma bisogna precisare una cosa: il risultato delle qualifiche è sub judice. I tempi di tutti coloro che sono transitati nel primo settore a fine Q1 con bandiera gialla causata da un lungo di Kvyat sono sotto investigazione. Il degno capitolo finale di una qualifica infinita.

Le qualifiche hanno preso il via con pista bagnata, anche se non pioveva da un paio di ore. La situazione è apparsa subito complicata, con molti piloti che sono finiti lunghi per mancanza di grip. Si sono viste anche strategie diverse, con le Mercedes in pista con le full wet e Ferrari e Red Bull con le intermedie. I tempi sono risultati altissimi, oltre i 2’07”. A cogliere il miglior tempo, mentre cominciava a piovere, è stato Bottas, con le full wet, la gomma migliore per queste condizioni. Con le intermedie, Vettel ha colto l’undicesimo tempo, Verstappen il quattordicesimo e Leclerc quindicesimo.

Le condizioni della pista sono ulteriormente peggiorate, sembrava un lago. Troppo pericoloso per proseguire. La direzione gara ha così sventolato bandiera rossa a poco meno di sette minuti dalla fine. La Ferrari ha esitato nel montare le full wet, e questo ritardo ha fatto finire Leclerc in zona eliminazione, per pochi millesimi rispetto all’ultimo dei qualificati, Verstappen. E la visibilità, prima dell’interruzione, era assai limitata: Leclerc ha detto di non vedere praticamente nulla. Bernd Mayländer, al volante della sua Safety Car, è sceso in pista per verificare le condizioni e riportarle alla direzione gara.

Dopo una ventina di minuti, il signor Mayländer ha riguadagnato la via della pista. Ed è stata la volta buona per dare il via libera agli ultimi 6 minuti e 56 secondi della Q1. Diversi piloti hanno scelto di mettersi in coda davanti al semaforo, correndo il rischio di partire con le gomme fredde. Altri hanno invece atteso con le termocoperte ai box. E Raikkonen, con le gomme fredde, è finito in testacoda quasi subito, rischiando pure il contatto con Leclerc per mantenere la posizione. Momenti concitati, giocoforza, perché il tempo per togliersi dai guai era limitato. Leclerc ha sprecato un tentativo finendo lungo.

È andata peggio a Grosjean, finito di netto nella ghiaia nello stesso punto in cui era uscito Leclerc. Ed è stata di nuovo bandiera rossa, a 3 minuti e mezzo dalla fine della Q1. Dopo una breve neutralizzazione, è ripartita la frenesia in pista. Verstappen ha tirato fuori un tempone, scendendo ampiamente sotto i due minuti. Ma che la Red Bull fosse la macchina migliore in queste condizioni lo dimostra soprattutto il tempo di Albon, secondo. Più indietro Vettel e Leclerc, comunque qualificati tranquillamente. Molto meno tranquillo è stato Hamilton, quattordicesimo e dentro per un pelo.

Ad inizio Q2, dopo la fine della bandiera gialla dovuta alla presenza in pista della gru – scelta azzardata della direzione gara, francamente, visti i precedenti – la McLaren è stata l’unica scuderia ad optare per le intermedie. Verstappen ha dettato il passo, scendendo nuovamente sotto i due minuti. Bene le Racing Point, meno le Mercedes, ancora sottotono. Ben peggio le Ferrari, entrambe in zona limitazione. Vettel si è poi migliorato, ripiombando ben presto fuori dai primi dieci, mentre Leclerc ha continuato a faticare. Ad inizio Q3, Verstappen ha tirato fuori un tempone con le full wet, ma Perez ha fatto meglio di lui.

Fuori dalla Q3 – e non per poco – Lando Norris, della McLaren. Sebastian Vettel, l’ultimo vincitore del Gran Premio della Turchia, si toglie solo la soddisfazione di fare meglio del compagno di squadra, Charles Leclerc. Vettel è dodicesimo, Leclerc quattordicesimo. Tra loro si è inserito Carlos Sainz, della McLaren. Quindicesimo crono per Pierre Gasly, dell’Alpha Tauri. Il primo degli esclusi dalla Q2 è stato Kevin Magnussen, della Haas, fuori per quattro decimi. Out anche Daniil Kvyat, dell’Alpha Tauri, autore di diverse sbavature. Kvyat ha preceduto George Russell, della Williams, e Grosjean. Chiude la classifica Nicholas Latifi, della Williams, finito nella ghiaia proprio come il francese.

Le qualifiche minuto per minuto

14.50 Pole position per Lance Stroll! 

14.46 Sergio Perez in pole provvisoria!

14.44 Tutti a montare le intermedie. 

14.43 Verstappen si lancia ai box per montare le intermedie, interrompendo un giro tutto fucsia. Ora Perez è in pole provvisoria. 

14.42 Verstappen primo davanti a Stroll. Bottas terzo, Hamilton sesto. 

14.40 Verstappen scende sotto il piede dell'1'53".

14.38 Red Bull e Mercedes con le full wet. Solo Ocon e Perez con le intermedie. 

14.36 Ci siamo: inizia la Q3.

14.29 Questi gli eliminati alla Q2: Norris, Vettel, Sainz, Leclerc e Gasly. 

14.25 Questa la zona eliminazione: Vettel, Leclerc, Norris, Gasly e Sainz. 

14.24 Bottas e Hamilton salgono in terza e quarta posizione. 

14.23 Verstappen sempre più veloce: Red Bull e Racing Point le macchine più incisive in queste condizioni. 

14.22 Vettel si migliora: è nono. 

14.21 Ferrari in zona eliminazione. Leclerc peggio di Vettel. 

14.19 Hamilton quinto a due secondi da Verstappen. Incredibile. 

14.19 Verstappenn su un altro pianeta, ma anche Stroll e Perez ottimi sul bagnato. 

14.18 Tolto il tempo a Norris per i limiti della pista. Francamente sembra non necessario in queste condizioni. 

14.16 McLaren in pista con le intermedie. 

14.14 Sessione cominciata in bandiera gialla con gru in pista. Che rischio. 

14.12 Tutti i tempi di chi è passato in regime di bandiera gialla dopo il lungo di Kvyat sono sub judice. 

14.10 Questi gli eliminati dalla Q1: Magnussen, Kvyat, Russell, Grosjean e Latifi.

14.08 Hamilton dentro per un pelo: è quattordicesimo. Latifi parcheggia nella ghiaia. 

14.07 Vettel e Leclerc si migliorano, ma sono molto lontani da Verstappen, pur essendo in quarta e quinta posizione. 

14.07 Verstappen è il primo a scendere sotto i due minuti: è primo, davanti ad Albon. 

14.05 Verstappen continua a correggere: che supplizio. 

14.03 Semaforo verde: si ricomincia. 

14.01 Si riparte fra due minuti, con tre minuti e mezzo alla bandiera a scacchi della Q1.

13.58 Grosjean plafonato nella sabbia. Bandiera rossa, di nuovo. 

13.57 Leclerc finisce lungo. 

13.55 Ed è subito testacoda per Raikkonen, con successivo rischio di contatto con Leclerc. 

13.55 Semaforo verde. 

13.50 Si riparte tra cinque minuti. 

13.48 Ci risiamo: Safety Car di nuovo in pista.

13.36 Cinque minuti di avviso prima della ripresa della sessione. 

13.33 Tutti ad asciugare le piazzole dei box, nel frattempo.

13.31 Fitti dialoghi tra Mayländer e la direzione gara. 

13.29 La Safety Car rientra. Ora aspettiamo il riscontro della direzione gara. 

13.27 Secondo giro per la Safety Car.

13.21 Ed ecco che il signor Mayländer è pronto a scendere in pista con la Safety Car per saggiare le condizioni. 

13.20 Zona eliminazione: Leclerc, Grosjean, Gasly, Russell e Latifi. 

13.19 Ricapitoliamo la situazione: al top troviamo Ocon, Bottas, Stroll, Hamilton e Perez.

13.14 E al momento Leclerc sarebbe escluso. 

13.13 Ricordiamo che al momento davanti a tutti c'è Esteban Ocon. 

13.13 Troppo pericolose le condizioni della pista. 

13.12 Bandiera rossa.

13.11 La pista ormai sembra un lago. 

13.10 Kvyat si è girato senza conseguenze. Difficile migliorarsi ora: l'ha fatto solo Albon. 

13.09 Al momento, il miglior tempo è di Ocon. 

13.08 Chi ha le intermedie sta montando le full wet, ma sta piovendo di più: difficile che i tempi migliorino. 

13.06 Ferrari male con le intermedie: Vettel undicesimo,  Leclerc quattordicesimo. In queste condizioni, meglio le full wet.

13.05 Tra cinque minuti dovrebbe ricominciare a piovere. Verstappen è solo tredicesimo. 

13.05 Bottas balza al comando con le full wet.

13.04 Il primo tempo è il 2'07"947 di Norris. Pazzesco. 

13.03 Che fatica per Verstappen nel suo giro lanciato. 

13.02 Vettel e Leclerc con le intermedie. 

13.01 Verstappen stava già per finire in testacoda: non sarà facile oggi. 

13.01 Intermedie per la Red Bull, full wet per Mercedes.

13.00 Al momento non piove, ma è prevista pioggia durante la sessione. Tutti, quindi, si stanno caracollando in pista per evitare drammi. 

13.00 Semaforo verde: inizia la Q1. 

Le qualifiche del Gran Premio della Turchia 2020 di Formula 1 sembrano destinate ad essere ricche di colpi di scena. Il copione del weekend di gara di Istanbul si è fatto insolito sin dal venerdì per via dell'asfalto, talmente liscio da sembrare di ghiaccio, specie in mattinata, quando la pista era umida. Il peggio doveva ancora venire, però, visto che il maltempo ci ha voluto mettere lo zampino. Nelle FP3, è stato un disastro. Anche con le gomme da bagnato, si sono visti lunghi e una quantità impressionante di testacoda. Inevitabile, visto che gli pneumatici non entravano nelle finestre ideali di utilizzo. Una situazione tutt'altro che ideale, che potrebbe ripetersi pure questo pomeriggio.

La pioggia, infatti, potrebbe condizionare pure le qualifiche, sparigliando ulteriormente le carte in tavola. Ci vorrà piede, ma anche testa, per estrarre il massimo dal pacchetto. Ma con piedi di velluto, perché la differenza tra ottenere una prestazione monstre e finire a muro è molto sottile in queste circostanze. Ed è pure difficile fare pronostici, visto che tutto dipenderà da come si evolveranno le condizioni atmosferiche, pure nel corso delle qualifiche stesse. La gestione degli pneumatici, poi, sarà fondamentale, visto che, anche con le gomme da asciutto, le temperature più basse del previsto rendono molto difficile il portare le gomme nella finestra di utilizzo velocemente.

I valori in campo non sono facilmente individuabili, viste le condizioni atipiche. La Red Bull è sembrata la vettura più a suo agio sull'asfalto sdrucciolevole di Istanbul, con Max Verstappen subito incisivo con la RB16, solitamente capricciosa, ma qui perfetta pattinatrice sul ghiaccio. Anche la Ferrari si è comportata bene, in particolare con Charles Leclerc. Merito - lo ha confermato Mattia Binotto - di una configurazione ad altissimo carico aerodinamico, che ha garantito maggior grip là dove l'aderenza non c'era. Stamattina Sebastian Vettel, ultimo vincitore del GP della Turchia, è stato uno dei pochi ad effettuare una parvenza di simulazione, per prendere maggior confidenza con la pista bagnata. 

Meno incisiva del solito è sembrata la Mercedes, con Lewis Hamilton estremamente polemico sulle condizioni dell'asfalto, da lui definito "una merda, con la m maiuscola". Nelle FP3 di stamattina, Hamilton ha girato pochissimo. Una scelta conservativa e sensata per chi ha una posizione di vantaggio sulla concorrenza, quantomeno sulla carta. Perché un errore nella terza sessione di libere avrebbe complicato - e non poco - il weekend dell'inglese, che domani ha ottime possibilità di vincere il settimo titolo mondiale della sua carriera. Ma oggi la sua pole è sicuramente meno scontata del solito, perché la roulette del meteo a volte fa sbancare gli outsider.

Le qualifiche prenderanno il via alle 13.00 italiane. 

Pubblicità
Caricamento commenti...