F1, Test Pre-stagionali Bahrain 2023: Super Zhou, Mercedes KO

F1, Test Pre-stagionali Bahrain 2023: Super Zhou, Mercedes KO
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Silvia Giorgi
  • di Silvia Giorgi
Nella seconda giornata dei test pre-stagionali di F1, le carte si ribaltano: Mercedes è in difficoltà, Red Bull appare meno competitiva del solito e Ferrari porta in pista una vettura che convince
  • Silvia Giorgi
  • di Silvia Giorgi
24 febbraio 2023

Dopo un primo giorno di test dominato da Verstappen, il secondo giorno di test a Sakhir porta in pista una Ferrari competitiva ma il vero protagonista di oggi è Zhou, che segna il tempo migliore del giorno nonostante una bandiera rossa a dieci minuti dalla fine. Il Day 2 ha visto le monoposto in pista più sicure nel passo e più a loro agio con le diverse strategie da voler tentare, forti delle esperienze raccolte il giorno precedente. I team hanno inoltre messo mano a qualche simulazione gara che sarà estremamente utile per domenica prossima 5 marzo, data in cui finalmente la F1 darà il benvenuto ufficiale alla stagione 2023 con il primo Gran Premio sempre qui, in Bahrain.

Anche questa giornata Ferrari ha scelto di seguire l’ordine piloti del giorno precedente: la mattina ha corso Carlos Sainz per lasciare il posto a Charles Leclerc nel pomeriggio. Con grande sollievo dei Tifosi, non si sono verificati ritorni di fissaggio errato del naso della SF-23 ma, al contrario, guidata dallo spagnolo, la Rossa ha conquistato il giro più veloce della mattina. Sainz ha soffiato inaspettatamente il primo posto al rookie Logan Sargeant su Williams, battendolo sulle gomme soft di soli 0.003 secondi con un crono di 1.32.653. La grande fiducia nel passo della monoposto del Cavallino Rampante è arrivata grazie ad un dominio di Sainz nell’intera mattinata anche sulle C3. La SF-23 scesa in pista oggi è di un’altra pasta rispetto a quella della giornata di ieri, bilanciata anche nel pomeriggio sotto la guida di Leclerc e con un motore ottimo. Nel pomeriggio, infatti, Zhou si è trovato in testa con Alfa Romeo prima di rprovocare una bandiera rossa a dieci minuti dalla fine della giornata, Hulkenberg con Haas era in quinta posizione e di conseguenza le condizioni della PU di Maranello si rivelano smaglianti. Alla fine, però, i risultati non sono stati quelli sperati, con Leclerc che conclude il Day 2 dei test solo 8, dietro Sargeant, e Sainz finito sesto.

Mercedes, invece, ha avuto una giornata negativa. Il team anglo-tedesco sta ancora tenendo sotto stretta osservazione il fenomeno del porpoising. Il team di Brackley ha affermato tramite il proprio team principal Toto Wolff che la W14 non ha sofferto nemmeno in questa giornata dei problemi che affliggevano la W13 l’anno scorso. “È andato, essenzialmente,” ha detto a fine mattinata Wolff proprio in riferimento al problema del porpoising. Nel frattempo, Hamilton ha concluso la mattinata in un’insolita ottava piazza mentre Russell nel pomeriggio si è fermato in pista per un problema idraulico, causando una bandiera rossa.

La Williams si è proclamata una delle grandi sorprese della giornata. La scuderia di Groove, reduce da una stagione 2022 deludente che l’ha vista chiudere il Campionato Costruttori all’ultimo posto, ha trovato nel rookie Sargeant un pilota sicuro ed entusiasta che sembra avere un primo feeling positivo con la vettura. L’americano ha terminato la mattina in seconda posizione, appena dietro allo spagnolo, con 72 giri completati in scioltezza ed a fine giornata si ritrova settimo in mezzo alle due Ferrari.

Lo stesso non si può dire di Aston Martin. Il team britannico ha scelto di mettere a riposo il sostituto di Stroll Drugovich facendo girare tutto il giorno Fernando Alonso. Il pilota di Oviedo ha portato a casa l’obiettivo, confermando l’impressione positiva che aveva giù lasciato nella prima giornata di test. Alonso ha firmato il terzo tempo veloce della mattinata in una giornata che, tuttavia, non può certo dirsi positiva per Aston Martin. Troppo tempo prezioso è stato passato in pit, dove il team cercava di sistemare dei problemi all’impianto frenante della AMR23.

Red Bull, in tutto questo, ha avuto un secondo giorno di test fra luci e ombre. Dopo aver dettato legge grazie a Max Verstappen nella prima giornata, infatti, la mattina di Perez, la sua prima al volante della RB19, non ha regalato al team dei tempi all’altezza del primo giorno. Tuttavia, il motivo c’è. Sembra che la scuderia di Milton Keynes abbia usato la mattina per testare principalmente i giri lunghi con il nuovo prototipo Pirelli. Inoltre, Red Bull ha provato già la simulazione gara con C3 e C1, mentre il messicano chiudeva la mattinata in settima posizione alle spalle dell’Alpine di Ocon, sesto dietro la Haas di Magnussen. Non meglio il pomeriggio, con il campione del mondo al quadrato Max Verstappen costretto ad inseguire Zhou, super veloce nella seconda sessione di test.

Il pilota che ha girato di più in questa giornata è stato Zhou. L’alfiere di Alfa Romeo, infatti, si è rivelato il protagonista della giornata, concludendo con il tempo più veloce di tutti nonostante una bandiera rossa ottenuta a dieci minuti dalla fine.

Un’altra mattina lenta quella di Magnussen, il quale è finito quinto su gomma C5. Il pomeriggio la VF-23 è stato guidata da Hulkenberg, il quale conclude la giornata quinto, dimostrando che il passo della Haas è migliore del previsto e che la PU Ferrari è potente.

In conclusione, possiamo essere soddisfatti da Williams e da Zhou con Alfa Romeo, Ferrari ha ben impressionato mentre ci si aspettava di più da una comunque super Red Bull e soprattutto da Mercedes, migliorata ma ancora capricciosa.

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