F1, Vasseur e la pressione di Monza: “Lotta serrata, dobbiamo estrarre il massimo dal pacchetto”

F1, Vasseur e la pressione di Monza: “Lotta serrata, dobbiamo estrarre il massimo dal pacchetto”
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Alla vigilia del weekend di gara del Gran Premio d'Italia 2023 di Formula 1, il team principal della Ferrari, Fred Vasseur, si è concesso alla stampa italiana presente in pista. Ecco le sue sensazioni
31 agosto 2023

“È un weekend molto impegnato, come potete immaginarvi. L’emozione vera arriverà domani nei box. Ma già dall’inizio della settimana a Maranello si capisce che sarà un momento speciale”. Quello del Gran Premio d’Italia di Formula 1 non è un fine settimana come gli altri per la Ferrari, e il team principal della Rossa, Fred Vasseur, ne è perfettamente consapevole, come ha spiegato nel corso di un incontro riservato alla stampa italiana presente a Monza cui ha partecipato anche Automoto.it.

Vorrei dire che non c’è una pressione maggiore, ma non è così – ha risposto Vasseur a una nostra domanda su quanto pesi il Gran Premio d’Italia per la Rossa -. È chiaro che la pressione è parte integrante del lavoro in F1, ma è vero che a Monza c’è una sollecitazione aggiuntiva. Sin dall’inizio della settimana, non si parla altro che di Monza. Durante il weekend, il mio compito è di far sì che i miei uomini trattino questo fine settimana come qualunque altro. Potrei anche dire che una vittoria a Monza vale come qualsiasi altra, ma non è così. Dobbiamo mantenerli calmi”.

In un weekend così cruciale, come giudica Vasseur la possibilità di fare bene? “Non voglio dirmi fiducioso prima dell’inizio di un weekend. Noi dobbiamo solo fare il nostro meglio. La lotta dalla seconda alla dodicesima posizione è molto serrata, e cambia da gara a gara. Ma negli ultimi sei o sette GP in media abbiamo avuto un miglioramento notevole sui circuiti ad alta velocità e bassa deportanza, come il Canada, l’Austria e Spa. A Zandvoort non ci aspettavamo assolutamente di faticare così tanto”.

Charles Leclerc e Carlos Sainz in pista a Zandvoort
Charles Leclerc e Carlos Sainz in pista a Zandvoort

“Ma la verità – ha puntualizzato Vasseur - è che con un gruppo di team così compatto, ogni fattore può essere decisivo, dalla forma dei piloti alla gestione delle gomme. Se si trova qualcosa di interessante nel pacchetto si può fare un salto di qualità notevole. Dobbiamo solo fare un lavoro migliore per emergere”. “Siamo in un gruppo che comprende McLaren, Mercedes, Aston Martin, a volte Alpine e ultimamente anche Williams. La cosa importante per noi è essere costanti, centrando la top five con continuità”.

C’è un motivo se Vasseur non vuole sbilanciarsi: in questa stagione, è capitato diverse volte che le aspettative della vigilia fossero sovvertite. C’entra qualcosa il simulatore? “La correlazione con la pista non è una nostra debolezza – ha sottolineato Vasseur -. Nei fine settimana delle Sprint, in cui avevamo una sola sessione di prove libere per preparare il weekend, abbiamo fatto un buon lavoro. La verità è che dobbiamo migliorare diversi aspetti del pacchetto, ma nella F1 di oggi, senza test e il format del weekend di gara che cambia frequentemente, non è semplice provare durante il weekend. Lo abbiamo fatto a Zandvoort, ma questo fine settimana, con il format delle qualifiche per risparmiare gomme, perdiamo una sessione. Se non si può provare in pista, allora sì che la simulazione assume un ruolo fondamentale.”

Il GP d'Italia 2023 è il primo di Vasseur alla guida della Ferrari
Il GP d'Italia 2023 è il primo di Vasseur alla guida della Ferrari

In ogni caso, Vasseur ha spiegato che la Ferrari ha “capito qual è il problema della macchina, ora serve risolverlo”. “È vero che a volte è difficile perfezionare in pista le soluzioni provate in galleria del vento, perché con l’effetto suolo abbiamo degli aspetti che riscontriamo in tracciato che non possiamo replicare in fabbrica, come il porpoising. È un po’ diverso rispetto al passato. La questione, comunque, non riguarda tanto il potenziale del pacchetto, quanto la capacità della scuderia di estrarne il massimo. Per questo alcuni team e piloti riescono a fare la differenza”.

Ma in Ferrari, come è ovvio che sia, si lavora anche in ottica futura. “Il miglioramento è parte del DNA delle competizioni. Anche le scuderie capaci di vincere oggi devono pensare ad evolvere per il futuro. Se si smette di farlo, è finita”. È una Ferrari che cerca continuamente di migliorare, quella che si è presentata a Monza ai blocchi di partenza. Solo il tempo ci dirà se qualche segnale confortante farà capolino già in Brianza. Ma Vasseur, pur con la pressione del GP di casa, deve per forza guardare molto oltre. Perché il futuro si gioca già oggi.

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