Formula 1 Bahrain 2016: le pagelle di Sakhir

Formula 1 Bahrain 2016: le pagelle di Sakhir
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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
Diamo i voti al Gran Premio del Bahrain, che ha visto la seconda vittoria stagionale di Rosberg, davanti a Raikkonen ed Hamilton. Subito out Vettel
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
4 aprile 2016

In F1 quasi sempre vince il più veloce, ma per due volte di fila il teorema viene messo a dura prova dai piloti Mercedes, con Rosberg più lesto del compagno di squadra al via e poi lanciatissimo verso la seconda vittoria consecutiva, mentre dietro di lui accadeva un bel parapiglia da cui a uscire con il carbonio rotto era proprio l'inglese. E allora voto 8 al tedesco, che al sabato aveva perso la pole per pochi centesimi ma in gara si rifà con gli interessi. Certo non sarà stata la gara più emozionante della sua carriera, ma siamo piuttosto sicuri che a lui vada benissimo così. Opportunista.

Si complica ancora una volta la vita da solo, invece, Hamilton, ed è la seconda volta di fila che gli succede. Con una vettura compromessa - ma non troppo, perché altrimenti certi tempi non li fai - è abile a risalire fino al 3° posto, ma ancora una volta il suo bilancio è come il famoso bicchiere, mezzo pieno per avere recuperato una situazione difficile, mezzo vuoto per un'altra vittoria sfumata. Voto 6, distratto.

Due gare e due vittorie. Rosberg potrebbe iniziare a prenderci gusto...
Due gare e due vittorie. Rosberg potrebbe iniziare a prenderci gusto...

Ci è piaciuta molto e senza esitazioni, invece, la gara di Raikkonen, scattato anche lui malissimo ma tonico e grintoso come raramente l'avevamo visto dal suo ritorno in rosso: ha mostrato parecchi sorpassi decisi e puliti, senza perdere mai più di mezzo giro dietro a vetture più lente di lui e anche il ritmo c'era. La cosa migliore della Ferrari vista nel deserto stavolta era proprio il finlandese. E allora bravo, voto 9 e continuiamo così.

Senza voto, ma sarebbe meglio dire senza motore, Vettel, costretto a salutare la compagnia prima ancora del via. E il Mondiale, per chi ci ha mai creduto, si fa già maledettamente in salita. Incolpevole.

Il miracolo della giornata, anzi del fine settimana, è però ancora una volta (San) Romain Grosjean, capace di sorprendere tutti entrando già in Q3 il sabato e poi piazzandosi incredibile 5° sotto la bandiera a scacchi

Voto 9 a Ricciardo, 4° in gara dopo una brillante qualifica e una gara tiratissima, nella quale come sempre non si è risparmiato per tirare fuori il massimo dalla sua Red Bull su una pista in cui il motore conta parecchio. E siccome sappiamo che i bibitari al momento restano un po' deficitarii su quel fronte, indovinate chi ci ha messo del suo per arrampicarsi fin lì in classifica? Trascinatore.

A centro gruppo: tra conferme e sorprese

Il miracolo della giornata, anzi del fine settimana, è però ancora una volta (San) Romain Grosjean, capace di sorprendere tutti entrando già in Q3 il sabato e poi piazzandosi incredibile 5° sotto la bandiera a scacchi, dopo avere superato ripetutamente in pista le Williams e un'altra bella fetta di schieramento che in inverno mai avrebbe pensato di vedersi sverniciare dal francese con la debuttante Haas. E allora voto 10, perché se è vero che i miracoli non accadono mai per caso, figuriamoci due consecutivi.

Gran bella gara anche per Verstappen, che entra in Q3 e poi lotta come sempre con tutti, mostrando una bella grinta abbinata ad una precisione millimetrica. Stavolta l'olandese si tiene lontano dai guai e porta a casa punti preziosi per il morale e per il campionato. Per lui voto 8,5, ormai è una certezza.

 

Chiude 7°, dopo avere risalito mezzo schieramento, Kvyat: la sua gara tutta di rimonta è certamente encomiabile, ma resta l'amaro in bocca per ciò che poteva essere senza l'ennesimo bruttissimo sabato. Nel dubbio voto 8, perché i punti li danno solo alla domenica fortunatamente per il russo.

Per un Kvyat che risale, abbiamo un Massa che parte fortissimo con legittime ambizioni da podio, ma poi la sua gara si ammoscia giro dopo giro, fino ad un 8° posto che viste le premesse sa davvero di brodino, e nemmeno riscaldato. La verità è che la Williams quest'anno è ancora una buona macchina, ma meno di quella dello scorso anno, che a sua volta era meno valida rispetto a quella di due anni fa. O meglio, la concorrenza ha progredito molto, il team inglese meno. E allora, visto che il brasiliano cronometricamente parlando continua a reggere bene il confronto con Bottas, non ce la sentiamo di fargliene una colpa. Voto 6,5 quindi, però urge un riscatto.

A proposito di Bottas, chiude 9°, dopo una penalizzazione per avere centrato Hamilton: formalmente la colpa è sua, come sempre accade quando speroni uno da dietro, però l'inglese prima lascia la porta aperta e poi chiude all'improvviso, senza pensare che alla prima curva in Bahrain ci sono sempre monoposto ovunque... E siccome il compito dei piloti è provarci, non ce la sentiamo di condannare il finlandese per avere fatto il suo lavoro, anche se ha preso male le misure. Voto 6 sulla fiducia allora, aspettando tempi migliori.

Vandoorne e Wehrlein: spettacolo garantito per il futuro...

Chiude la zona punti, ma è un mezzo trionfo il suo, Vandoorne, il debuttante chiamato last minute dalla McLaren per sostituire Alonso. Premesso che il belga è un talento purissimo, uno dei migliori visti nelle formule minori negli ultimi anni, non è comunque facile per nessuno calarsi nella realtà complessa della F1 odierna così "a freddo", tanto più con un'auto poco competitiva e con il compito di sostituire uno come lo spagnolo e confrontarsi con un altro campione del mondo. Il buon Stoffel però ha retto benissimo la situazione: in qualifica addirittura ha superato per pochi centesimi Button e in gara ha girato sui tempi dell'inglese, finché quest'ultimo non ha abbandonato. Non solo, ma nei duelli ravvicinati è stato sempre corretto e deciso, oltre che abile a stare lontano dalle carrozzerie altrui. E allora voto 10, predestinato.

Ferrari sulle montagne russe: Raikkonen secondo, Vettel out prima del via
Ferrari sulle montagne russe: Raikkonen secondo, Vettel out prima del via

A proposito di debuttanti eccellenti, voto 9 a Wehrlein, che dopo l'Australia anche in mezzo al deserto ha mostrato cose egregie con la piccola Manon, lottando a centro gruppo e togliendosi più di una soddisfazione. Non è arrivato a punti, ma la sua gara resta davvero di alto livello: meriterebbe una monoposto migliore.

Per il resto, voto 5 a entrambi i piloti Force India, che su una pista sulla carta favorevole alla loro monoposto sono sprofondati gradualmente nelle retrovie, con l'aggravante per Perez di un contatto - questo sì evitabilissimo - che ha rovinato la gara di Sainz. La situazione del team è delicata come noto, ma le premesse dell'inverno erano ben altre.

Ferrari: allarme affidabilità

Al di là dei piloti, purtroppo voto 4 alla Ferrari, che tralasciando la bella prestazione di Raikkonen riparte dal Bahrain con un allarme affidabilità, il mondiale di Vettel già compromesso e mezzo secondo di distacco dalla pole position al sabato. Anche qui le premesse purtroppo erano altre, anche se nel corso della stagione non dovrebbero mancare i bei momenti per i tifosi del Cavallino.

Voto 10, invece, al team Haas, perché va bene che il motore Ferrari è una garanzia, ok che hanno studiato per oltre un anno il progetto dell'auto, sicuramente hanno utilizzato partnership di rilievo con Ferrari e Dallara, però certi risultati arrivano solo se oltre all'auto e al pilota c'è anche un team che funziona bene, dai meccanici agli ingegneri di pista fino a chi si occupa delle strategie. E per un team debuttante questo è difficilissimo. E allora bravi, anzi bravissimi, tutti.

Infine voto 0, come spesso accade purtroppo, a questa F1 capace di cambiare idea ogni due giorni sul format delle qualifiche per poi decidere di non decidere, nonostante tutti sappiano che c'è qualcosa di sbagliato. Si dice che errare umano, ma perseverare.... E già che ci siamo, voto 0 anche per l'ipocrisia di una F1 che punta tutto sull'efficienza energetica e poi sceglie di correre di notte in un paese in cui - per fuso orario rispetto all'Europa - non sarebbe affatto necessario. Solo perché con le lucine le inquadrature panoramiche vengono meglio in tv. Complimenti.

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