Formula 1, il bilancio dei test invernali a Barcellona

Formula 1, il bilancio dei test invernali a Barcellona
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Paolo Ciccarone
Conclusi i test invernali di F1 a Barcellona, è tempo di fare un bilancio sui valori in campo in attesa del GP d'Australia
11 marzo 2017

Finita la prima tornata di test la parola ora passa alla pista, quella vera. A Melbourne avremo una prima idea di cosa ci aspetterà durante la stagione, ma dopo i compiti...a casa di Barcellona si possono già trarre delle indicazioni di massima.

Ferrari

Silenzio stampa a parte, che non fa andare più forte o più piano le macchine, c'è da dire che l'impressione che a Maranello stessero giocando facendo trapelare voci di disastri imminenti, problemi insormontabili e altro ancora, fosse tutta una fuffa. Nel senso che quello visto a Barcellona è tutt'altro che una squadra allo sbando, senza idee e incapace di affrontare i problemi. Anzi, forse hanno pure troppa carne al fuoco, vedi doppia iniezione al motore (derivata dalla Multijet di casa Fiat e progettata dalla Marelli), passo corto e passo lungo a disposizione a seconda delle esigenze e via di questo passo. A Barcellona si è vista una Ferrari che ha percorso 957 giri (14 GP e mezzo) senza accusare alcun problema. I tempi sul giro sono stati buoni, anzi ottimi e da quello che si sa fra le voci di corridoio, ci sono ancora un cinque sei decimi da parte. Senza peccare di ottimismo o presunzione, la Ferrari c'è. La sensazione è questa.Che poi Mercedes (leggi dopo) abbia nascosto le carte ci può stare, ma a parità di gomme (e non sappiamo di benzina) il passo gara della rossa è sembrato migliore.

Fra i piloti Raikkonen sempre più veloce di Vettel e una ragione c'è. Kimi in questo momento è particolarmente sereno e felice, sta arrivando il secondo figlio, ha una maturità interna che gli permette di rafforzare quel sano menefreghismo che lo ha accompagnato sempre ma che adesso gli permette di fare in scioltezza quello che gli piace senza affanni. Vettel invece dopo un anno difficile, deve dimostrare di esserci e questa forma mentale continua a rallentarlo oltre il dovuto. Per ora sono solo test, ma se dovesse andare storto qualcosa in gara potrebbe diventare una sindrome. Psicologia a parte dei piloti, la macchina reagisce alle regolazioni, ha il giusto carico aerodinamico (nelle varie curve a Barcellona si è sempre comportata in maniera costante, senza sbavature, segno che il tutto funziona bene) la meccanica è affidabile e il motore potente. Potrebbe prendere il largo a inizio stagione se azzeccano i momenti buoni nelle strategie. Bravo Binotto e il suo modo di gestire la squadra e bravi anche alla Dallara per il supporto che hanno dato alla rossa.

Mercedes

Punto di domanda: ci fanno o ci sono? Hamilton dice che la Ferrari è favorita, non spiccano nei tempi, ma intanto hanno percorso oltre 16 GP senza un minimo guaio, segno che l'affidabilità c'è. Le prestazioni, boh. Quando hanno tirato qualcosa è venuto fuori, non da sballo, ma c'è. Secondo voci di corridoio potevano scendere sull'1'17, ma anche la rossa poteva farlo. Sta a vedere che l'abbandono di Rosberg ha creato qualche problema nello sviluppo, visto che Hamilton fa affidamento al suo talento ma poi le macchine bisogna metterle a posto e Nico se la cavava molto bene. Bottas non si sa, per ora guida, impara e prende confidenza. Ma un conto è correre con la Williams sperando in un podio, un altro con la Mercedes dovendo vincere. La differenza è sostanziale e non è detto Bottas ci arrivi. In ogni caso hanno migliorato il motore (si dice 70 cavalli in più) non rompono e vanno forte. Saranno ancora da temere e se la Ferrari sarà più vicina sar interessante vedere sotto stress cosa succederà.

Red Bull

Stavolta non convince, nè entusiasma. Il buco sul muso e le ali del primo test erano buttati lì tanto per... Poi nel secondo turno si è visto qualcosa di più. A occhio non sembrava male, ma poi vedi i tempi e capisci che manca qualcosa. Secondo alcuni sono i 7 decimi di motore Renault. Visto che hanno migliorato la potenza rispetto all'anno scorso, a scapito dell'affidabilità, se i 7 decimi sono perché hanno parzializzato il motore per risparmiarlo, è un conto. Se invece manca potenza perché il massimo possibile, allora sono guai. Conoscendo Newey qualcosa durante l'anno si vedrà, magari nella seconda parte di stagione, ma conoscendo la Renault il rischio è che si perdano per strada. Unica consolazione è che il motore Red Bull è ribattezzato Tag Heuer, quindi qualche soldino nello sviluppo ce lo possono mettere, ma ci vuole tempo e in F.1 manca sempre. Per cui rimandata col dubbio che qualcosa non sia ancora chiaro ma lo vedremo presto.

Il resto della truppa

La Haas ha mostrato dei buoni progressi e "stranamente" identici a quelli Ferrari, segno che la mano dei tecnici Dallara si è fatta sentire. Hanno girato abbastanza bene senza grossi impicci anche se ci sono sempre problemi di freni per Grosjean che invece Magnussen non ha. Il primo ha collezionato un paio di uscite di pista a causa del bloccaggio delle ruote posteriori, il danese mai avuto problemi. Quindi sarà colpa delle regolazioni del BBW che per Romain non è ancora settato come dovrebbe. Toro Rosso ha problemi enormi generali e non si capisce se anche per loro partano dal motore Renault oppure se c'è dell'altro. Secondo Sainz sarà dura entrare in Q3 con questa macchina, un peccato perché l'anno scorso il team aveva fatto bene e poteva continuare lo sviluppo sulla stessa strada. Anche qui vale quanto detto per Red Bull, capire fino a che punto il problema sia Renault o altro. E parlando di Renault test senza infamia e senza lode, tutto come da copione senza grossi acuti. Per ora va bene così.

Niente male nemmeno la Force India, onesta ma non ancora capace di dare fastidio davanti, al contrario di quanto visto l'anno scorso, stesso discorso per la Williams con l'aggravante di un telaio rotto da Stroll. Che va messo in conto in quanto esordiente e qualche danno deve pur farlo. Disastro totale per la McLaren, i giapponesi di Honda hanno toppato clamorosamente e se le premesse sono queste, per Alonso si prospetta il terzo anno di fila (il quarto dopo quello Ferrari) con un catorcio per le mani. Roba da far venire l'orchite a un santo, figurarsi allo spagnolo. E se tanto mi da tanto, attenzione alle manovre di metà stagione perché di gente che deve guardarsi il sedile ce ne è parecchia, più di quello che si pensa e potrebbe saltare qualcosa... Metti un Bottas non all'altezza o un Hamilton nervosetto in cerca di nuovi lidi oppure... Vabbè, per la fantascienza c'è tempo, quello che è certo è che il mercato piloti è già aperto da tempo. Se credete che si aspetti settembre per capire cosa fare l'anno prossimo, siete ingenui. Qui hanno già le idee chiare di contratti in scadenza, gente scontenta e di chi ha i soldi per fare bene, quindi la corsa al sedile che verrà è già scattata. Come dite? non è ancora partito il mondiale? Infatti, la F.1 guarda avanti. Anche troppo. Dimenticavamo la Sauber: stessa storia, stessa musica. Poco da aggiungere.

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