Formula 1, il GP d'Australia non sarà disputato a porte chiuse

Il Gran Premio d'Australia 2020 di Formula 1 non sarà disputato a porte chiuse per l'emergenza Coronavirus: a confermarlo è il responsabile dell'organizzazione della gara, Andrew Westacott. «Impossibile» farlo, ha spiegato ad una radio locale Westacott, che ha citato come esempio la finale di Coppa del Mondo di cricket femminile disputata domenica a Melbourne alla presenza di 86.000 spettatori senza alcun intoppo.

«Basta guardare alle 86.000 persone al Melbourne Cricket Ground ieri sera; dobbiamo muoverci in modo sensato e andare avanti con la nostra vita, pur prendendo le precauzioni necessarie. La cosa interessante riguarda il trasporto delle merci italiane: le monoposto di AlphaTauri e Ferrari stannno arrivando in aeroporto in questo momento, ed è una cosa estremamente positiva». Anche il personale dei team è riuscito ad arrivare in Australia senza problemi, scongiurando l'eventualità che una scuderia potesse essere assente. 

Anche il responsabile sanitario del governo australiano, Brendan Murphy, ha dato il nulla osta al regolare svolgimento della corsa. «Non penso ci siano problemi - ha dichiarato Murphy nel corso di una conferenza stampa -. Ovviamente in molti hanno discusso della Ferrari, essendo un team italiano, ma il personale è stato controllato con perizia all'ingresso. Non ci sono casi di trasmissione del virus in Victoria al momento, per cui non sono affatto preoccupato all'idea di partecipare ad eventi affollati o di camminare per strada. Non credo quindi che ci siano rischi connessi al GP».

Di diverso avviso è invece il Regno del Bahrain, che ha deciso domenica che il GP in programma il 22 marzo prossimo sarà disputato a porte chiuse per salvaguardare l'incolumità degli spettatori. Una decisione, questa, che potrebbe anche essere presa per la successiva gara in calendario, il GP del Vietnam del 5 aprile. Il Gran Premio di Cina, previsto il 19 aprile, è stato invece rinviato a data da destinarsi il mese scorso.