GP Spagna 2022, Analisi FP2: La Ferrari vola sul giro secco, in crisi nel passo gara

GP Spagna 2022, Analisi FP2: La Ferrari vola sul giro secco, in crisi nel passo gara
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  • di Massimiliano Amato
Ferrari e Red Bull ancora alla ricerca del bilanciamento, con Charles Leclerc e Carlos Sainz in difficoltà nella simulazione gara, Max Verstappen in quella di qualifica, con la Mercedes che si candida ad outsider del week end
  • di Massimiliano Amato
21 maggio 2022

Venerdì con tanta attività in pista al Montmelò, con le squadre impegnate a provare  gli aggiornamenti portati a Barcellona. Sviluppi che hanno dato indicazioni contrastanti alla Ferrari, con Charles Leclerc che ha fatto segnare nuovamente la miglior prestazione nelle FP2 e Carlos Sainz il quarto posto, mentre i due piloti della Rossa sono andati in difficoltà nella simulazione gara. Situazione opposta in casa Red Bull, con Max Verstappen quinto nel giro secco, ma che poi ha risposto nel long run volando come a Miami. Fra i due protagonisti del mondiale 2022 si è inserita la Mercedes, chiamata a confermarsi rispetto a due settimane fa anche Sabato, con George Russell secondo in entrambe le simulazioni e ancora più veloce di Lewis Hamilton.

Analizzando il primo settore della simulazione di qualifica, possiamo vedere come la Ferrari almeno sul giro secco ha fatto un passo in avanti con gli aggiornamenti, ed in particolare sul dritto, punto debole della F1-75 fino a questo momento. Leclerc in un tratto di pista che nelle FP1 era stato ad appannaggio della Red Bull, è a soli 72 millesimi da Verstappen, invece Sainz non fa un T1 sui livelli del compagno di squadra. La Mercedes con il nuovo fondo sembra aver risolto il problema del porpoising in rettilineo avendolo solo in alcune curve, con Hamilton e Russell che sono più veloci delle due Rosse.

La situazione fra Ferrari e Red Bull si ribalta rispetto alle FP1 anche nella parte centrale, con Leclerc che fa la differenza, sfruttando una F1-75 più forte della RB18 nelle curve veloci, infligge un distacco di due decimi a Sainz e tre a Verstappen. La Mercedes come nel T1 si inserisce fra la Scuderia di Maranello e il Team di Milton Keynes, con Russell e Hamilton che dando la sensazione di aver utilizzato una mappa più spinta di motore, e facendo segnare una top speed maggiore di Leclerc e Verstappen, sono nelle prime tre posizioni anche nel T2.

Grande equilibrio nel terzo settore come nel primo. L'assetto della F1-75 più scarico nella seconda sessione delle FP1, alla ricerca di più efficienza aerodinamica e velocità di punta, le fa perdere qualcosa nel T3. Lerclerc, Russell, Sainz e Hamilton sono racchiusi in appena 77 millesimi, con la Mercedes che dimostra di aver ridotto con gli sviluppi portati a Barcellona, il gap anche nelle curve lente rispetto alla Ferrari. T3 non reale per Verstappen che accusa due decimi, ma poi nel giro successivo pur non migliorandosi, fa il record ed è più veloce di Leclerc.

La replica di Verstappen a Ferrari e Mercedes arriva nella simulazione gara, in cui come a Miami martella su un passo che nessuno riesce ad avere sull'1.26.0, e facendo più giri di tutti con le medie. Invece Leclerc ben presto deve alzare i suoi tempi e va in crisi con gli pneumatici accusando un gap di sei decimi dal rivale, che è un nuovo campanello d'allarme per la Ferrari ed in particolare sulla gestione gomme, da capire se dovuti agli aggiornamenti o agli stessi problemi delle ultime due corse. Unico segnale positivo del long run per la Scuderia di Maranello è Sainz che con le soft gira con lo stesso passo di Perez. Lavoro differenziato anche in casa Mercedes, dimostra più di quindici giorni fa che può inserirsi nel duello fra Red Bull e Ferrari, con Russell che ha un ritmo migliore di Leclerc e nel finale di stint vicino a quello di Verstappen, mentre Hamilton è più lento di mezzo secondo con le gomme rosse di Sainz e Perez. Buon inizio di week end anche per Alonso, meglio nel giro secco che nel passo gara, e Vettel che ha trovato sia nel giro che nel long run il feeling con l'AMR22 B.

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