Marciello sulla Sauber: un italiano torna a guidare una F1

Marciello sulla Sauber: un italiano torna a guidare una F1
Pubblicità
Oltre alla splendida vittoria di Vettel con la Ferrari e al podio della MotoGP inondato dal Tricolore, c’è un altro motivo dopo questo weekend di sport che ci rende orgogliosi di essere italiani
30 marzo 2015

Oltre alla splendida vittoria di Vettel con la Ferrari e al podio della MotoGP inondato dal Tricolore a Losail, c’è un altro motivo dopo questo weekend di sport che ci rende orgogliosi di essere italiani.

 

Dopo tre anni anni infatti un pilota italiano è ritornato al volante di una Formula 1. Il suo nome è Raffaele (Lello per amici e parenti) Marciello, ha solo vent’anni ma è già diventato il driver di riserva per il Sauber F1 Team.

 

In qualità di terzo pilota venerdì scorso Marciello ha preso parte alla prima sessione di prove libere, la FP1, facendo registrare il 13° tempo con la sua Suaber C-24. Un bel risultato visto che non si era mai calato all’interno dell’abitacolo di una F1 prima d’ora.

 

Dopo essere sceso dalla sua monoposto Raffaele ha dichiarato: «E’ stata un bella sessione di prove per il team. Per me era un po’ una sfida, visto che avrei guidato la Sauber C-34 per la prima volta in assoluto, per di più su un circuito dove non avevo mai corso. In ogni caso ho preso confidenza con la vettura piuttosto in fretta e sono riuscito a migliorarmi giro dopo giro».

raffaele marciello sauber 3
Marciello scherza insieme ad Alonso

 

«Ho completato il programma di prova che avevano pianificato, quindi credo di aver fatto un buon lavoro. Le temperature in pista erano altissima, quindi il grip sull’asfalto era molto precario. In più il tracciato era un po’ sporco, quindi le condizioni non erano perfette, anche se questo valeva un po’ per tutti i piloti scesi in pista. In ogni caso è stato davvero bello guidare per la prima volta la Sauber nelle libere!»

 

Giampaolo Dall’Ara, Ingengere di pista Capo ha aggiunto: «Raffaele ha preso parte alla sua prima FP1. Il suo compito era di prendere familiarità con la Suaber C-34 ma anche di cercare la prestazione, aspetti non semplici da portare avanti nello stesso momento. In ogni caso ha fatto davvero un buon lavoro!»

 

Al momento non sappiamo come si evolverà la carriera di Marcello in F1. Ma naturalmente tutti quanti noi, da Italiani, facciamo il tifo per lui per vederlo finalmente in gara. 

Pubblicità