“Guida e Basta“: canzone e video per la sicurezza

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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Un videoclip ironico ed una canzone che affronta con il sorriso il delicato tema della sicurezza stradale: prosegue l’impegno di Anas per sensibilizzare gli automobilisti sui pericoli della distrazione alla guida
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
10 ottobre 2018

Si può trattare con leggerezza, ironia e sense of humour il problema sempre più urgente degli incidenti stradali causati dalle cattive abitudini di chi si mette al volante?

Claro che sì: là dove inviti diretti e misure sanzionatorie non arrivano, può forse riuscire una canzone che sul ritmo della bossa nova racconta di una vita che non c’è più proprio a causa di un incidente.

Sono le voci del cantautore Carlo Fava e del giornalista Paolo Liguori (una vera sorpresa, quest’ultima, dall’insospettato animo istrionico) a raccontare la storia, nel videoclip diretto da Alberto Molinari e Francesco Cabras e interpretato Lele Vannoli (tra i migliori caratteristi oggi in giro per l’Italia), che illustra le cattive abitudini al volante e mostra le conseguenze che possono derivarne.

E’ l’ennesima puntata della campagna “Quando Guidi, Guida e basta”, promossa da Anas (Gruppo Fs italiane) sul tema della sicurezza stradale, in collaborazione con Polizia di Stato e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

«Pensa che quando ero vivo, non guidavo neanche male. Una volta ho anche frenato su una striscia pedonale, ma se ero un po’ in ritardo ad un nuovo appuntamento, io passavo sulle strisce a non meno di duecento».

Una carrellata di comportamenti assolutamente da evitare quando si guida di veicolo, con l’obiettivo di sensibilizzare gli utenti della strada a essere prudenti e concentrati mentre si è al volante. 

«Pensa che quando ero vivo, mi sembrava un po’ pesante guidare addirittura con le mani sul volante, mi ricordo che una volta per cercare l’accendino non ho visto bene il nonno tanto meno il  cagnolino». 

Il testo della canzone, scritto da Gianluca Martinelli, affronta con apparente leggerezza il tema della distrazione alla guida e richiama l’attenzione sull’importanza di una guida attenta che non metta in pericolo la propria incolumità e quella degli altri. 

Il numero delle vittime sulle strade, secondo i dati Istat, che nel 2016 aveva finalmente registrato una battuta d’arresto, con 145 deceduti in meno rispetto al 2015, dal 2017 ha evidenziato una preoccupante inversione di tendenza, con un aumento degli incidenti mortali dell’1,4% (22 in più del 2016, da 1.547 a 1.569) e, soprattutto, delle vittime del 2,7% (45 deceduti in più, da 1.665 a 1.710). 

Tra le cause principali di incidentalità la distrazione resta la principale: sono aumentate le infrazioni dovute all’uso improprio dello smartphone che impedisce di tenere lo sguardo sulla strada e le mani sul volante, interferendo sui tempi di reazione e sull’attenzione di chi guida, con rischi elevatissimi per la sicurezza di tutti gli utenti della strada. 

Lo confermano i numeri: nel 2017, sono state 65.104 le infrazioni commesse per il mancato utilizzo di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare, il 7,1% in più rispetto al 2016.

La canzone “Guida e basta” ed il relativo videoclip sono diffusi attraverso i diversi canali social di Anas: buona visione e, soprattutto, pensateci la prossima volta che vi mettete al volante! 

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