ADD 2019 tra politica e mercato dell'auto: parla Kia

ADD 2019 tra politica e mercato dell'auto: parla Kia
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“Bene ma non benissimo”. Il numero uno di Kia Italia, Giuseppe Bitti, approva l'interesse della politica per l'auto ma non è ancora soddisfatto di quanto realmente messo in campo. Auspicio di Incentivi più forti e regole uguali per tutti
17 maggio 2019

Tra i protagonisti all’ADD 2019 di Verona, a livello di Case automobilistiche, certamente figura Kia. Il costruttore asiatico organizza qui una serie di incontri e momenti di discussione, con la propria rete vendita italiana. Un’occasione dove l’amministratore delegato Bitti si sofferma anche con noi di Automoto.it, chiacchierando degli aspetti politici e normativi per il mercato auto Italia. Già, è stato il colpo grosso di Quintegia avere un ministro, Matteo Salvini, che è venuto al Dealer Day per manifestare il proprio appoggio, per “il caso del settore auto” in Italia (la nostra intervista a questo link).

Siamo soddisfatti di questo avvicinamento, lato vostro?

Mi interessa certo, l’avvicinamento, ma la realtà è un altro conto a volte. Aspettiamo di vedere misure concrete, che aiutino un settore davvero messo male e parlo di necessità soprattutto per lo svecchiamento di parco circolante nazionale”.

Bitti è sempre molto diretto e concreto. In effetti le misure in campo attualmente sono quelle del Bonus-Malus emissioni, che non piacciono a tutti.

“Esattamente, i risultati sono all'occhio di tutti e non sono quelli attesi. Soprattutto quello auspicabile è un vero incentivo, per la sostituzione di auto datate. Bene la detrazione IVA, bene allinearci agli altri Paesi con una normativa che era ferma da troppo tempo e ci penalizzava, nell’abbattimento dei costi per l'auto da lavoro. Quello che attendiamo è anche altro”.

Non sono a livello fiscale magari, anche regolamentazione accessi e blocchi della circolazione.

“Sì, è soprattutto il tema delle aree urbane dove siamo ancora messi male, con differenze assurde. Cito l’esempio recente, di Milano: approvati addirittura degli incentivi per auto ibride, che però non devono essere ibride diesel. Poi se nello stesso comune si deve accedere alla ZTL Area C viene permesso l'accesso proprio a qualunque tipo di ibrida, anche con motore ibrido diesel”.

Da buon capitano d’azienda che, sotto sotto, deve farla andare bene vendendole bene, le proprie auto, Bitti ha in mente i bisogni dei propri clienti.

“In questa fase ancora non abbastanza chiara, per troppe cose, l'uomo della strada che vuole cambiare auto avrebbe bisogno di un incentivo più forte, anziché quello attuale che è anche forte, ma solo per le elettriche pure”.

Eppure loro, Kia, le hanno in tutte le salse le motorizzazioni delle vetture, non gli mancano come a certa concorrenza, anche premium. Qui però il discorso incentivi che un governo può dare, tocca davvero molto il mercato, se si allarga.

“Auspico misure nuove più estese e nell’insieme forti, come è stato forte il volano degli incentivi veri passati; quelli che hanno permesso in un tempo breve non solo di recuperarne i costi, secondo quanto previsto dallo Stato, ma addirittura andare un po' oltre. Vediamo, adesso quello messo in ballo si farà anche abbastanza in fretta, ad esaurirlo”.

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