Africa Eco Race 2019. Venezia-Dakar sognando la Storia

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Piero Batini
  • di Piero Batini
Presentata a Venezia, nel palazzo del Casinò, la undicesima edizione di Africa Eco Race, da dieci anni realtà di comunione tra passione e storia del Rally-Raid. Le caratteristiche del Rally e il potenziale in un momento critico per la Specialità
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
28 giugno 2018

Venezia, 25 Giugno 2018. Quanti sogni, quante Storie sono nate o hanno preso il via da Venezia? Così tante, e così importanti da portare nella Città lagunare il potere taumaturgico del punto ideale di partenza dell’Avventura, della Spedizione, dell’Esplorazione. Per questo Africa Eco Race 2019 parte da Venezia? O, forse, partire da Venezia è l’“inevitabile” congiunzione astrale che vale allo scadere dei dieci anni la consacrazione definitiva del Rally Avventura nella sua culla storica? Certamente di Astri allineati sulla direttrice di un cambiamento di stato ce ne sono diversi, a cominciare dall’estro di uno dei Campioni più rappresentativi ed emblematici della disciplina, Franco Picco, che ha preso a cuore il compito di portare il messaggio dell’Africa Eco Race agli appassionati italiani, e che per l’occasione è riuscito a dare all’evento di lancio la benedizione del luogo sacro della Partenza.

Venezia entra nella Storia di Africa Race, e apre le porte del suo Casinò alla polarizzazione italiana del lancio dell’Avventura.

Franco Picco, Africa Eco Race e Motor Bike Expo, dunque, presentano l’undicesima Edizione del Rally tra l’Europa e Dakar attraverso Francia, Marocco, Mauritania e Senegal. Sulle tracce della Storia originale, la prima edizione della seconda decade attraversa come per incanto, ma come una rompighiaccio, la più delicata, intricata e difficile situazione generale che la Discplina del Rally-Raid affronta forse dagli albori. Se il Silk Way è diviso all’ultimo momento in due Rally, uno in Russia adesso e l’altro in Cina a settembre, e la Dakar stenta a definire con sicurezza il già ridotto bacino geografico della 41ma edizione, Africa Eco Race esce allo scoperto, con i bicipiti rinforzati dal decennale braccio di ferro ideale con la Regina della Specialità e con un programma che rinforza il credo del Rally-Raid originale.

Confermata la presenza di Paolo Ceci, vincitore nel 2018
Confermata la presenza di Paolo Ceci, vincitore nel 2018

Saranno, infatti, dodici giorni di Gara per un totale di oltre 6.500 chilometri disegnati nei Deserti della Storia. 4.500 di questi saranno lo sviluppo complessivo di altrettante prove speciali, e del totale cronometrato 500 miglia saranno riuniti nei due giorni-avventura della Tappa Marathon dell’11ma Africa Eco Race. Tutto questo per l’arrivo nel mito del Lago Rosa a Nord di Dakar il 13 Gennaio, dopo aver lasciato il 30 Dicembre la banchina del Principato di Monaco e… ancora prima, in questi giorni, la banchina beneaugurale e ideale di Venezia, dove i “Dogi” del Rally, Anthony Schlesser figlio di Jean-Louis, René Metge e Franco Picco hanno dipinto l’affresco dell’Africa Eco Race che verrà. Il pennello dei tracciatori affonda i tratti prelevando nuove sfumature di colore dalla tavolozza del Sahara e dei Deserti africani, interpretando e ricreando linee che sono sempre nuove, variazioni sul tema che ogni volta sorprendono.

L’Avventura di Africa Eco Race, Moto, Quad, Auto, SxS e Camion, si prepara a “sfondare” il muro dei 200 partenti. Tra i “migranti” si fanno anche i nomi di Alessandro Botturi e Gianluca Tassi, Paolo Ceci, vincitore nel 2018, conferma. Il Rally di Schlesser, insomma, è pronto a contendere sul ring dei Rally-Raid un primato di gradimento che ha coltivato per dieci anni, rullando pazientemente, e migliorandosi incessantemente, sulla pista di decollo dell’Avventura.

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