Alcantara: il Made in Italy più forte della crisi

Alcantara: il Made in Italy più forte della crisi
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Conti in crescita ed imponente piano di espansione per aumentare la capacità produttiva in Italia
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
17 marzo 2017

Glocal: mandate a memoria questa definizione, perché intorno al concetto che esprime si gioca la grande partita dell’industria nell’era della massima apertura dei mercati e della libera circolazione delle merci.

Glocal, allora: il termine racchiude ed unisce i concetti di globale e locale, oggi non più in antitesi inconciliabile, ma che formano la premessa per il successo di aziende che ambiscono ad essere player mondiali.

L’aggettivo nasconde un piccolo segreto: conservare le tipicità e le caratteristiche del luogo d’origine, abbinandole alla capacità di sfruttare tutte le opportunità che i processi di globalizzazione offrono per imporsi in tutti i continenti.

Il piccolo, grande miracolo avviene da noi: cercate su Google Maps la località di Nera Montoro, in provincia di Terni, e scoprirete un distretto industriale vivo e dinamico proprio nel cuore d’Italia.

E che del Made in Italy fa la sua bandiera: Alcantara, pur di proprietà giapponese, è italiana nel profondo, dalla conduzione dell’azienda all’unicità del sito produttivo, fino alla capacità di coniugare innovazione e crescita anche in tempi di crisi.

Là dove per tutti sono tempi di bilanci in contrazione, Alcantara cresce, in maniera costante ed inesorabile dal 2009: ha sedotto i marchi premium, che la scelgono per quel mix unico di raffinatezza, eleganza, praticità e funzionalità.

Crescono gli ordini, salgono gli indici, aumenta il valore del brand.

Alcantara è il rivestimento preferito sulle vetture di segmento alto
Alcantara è il rivestimento preferito sulle vetture di segmento alto

Una crescita impetuosa, che ora si tramuta nella necessità di incrementare la capacità produttiva: così, Andrea Boragno, Presidente e Amministratore Delegato di Alcantara SpA, ha annunciato il piano per l’incremento della capacità produttiva della società, che prevede un investimento di 300 milioni di euro, distribuiti su cinque anni, alla fine dei quali sarà raddoppiata la capacità produttiva complessiva.

Tutti gli indici saranno in crescita: alla fine dei cinque anni, si prevede che il fatturato superi i 300 milioni di euro, a fronte di un giro d’affari che nel 2016 è stato di 185 milioni, mentre il valore del marchio si attesterà egualmente a 300 milioni di euro, rispetto ai 100 milioni stimati da Interbrand nel 2015; infine, e certo non si tratta di una notazione di poco conto, anzi!, anche il numero degli addetti è previsto in crescita, potendo arrivare dagli attuali 598 a circa 800 persone.

Alcantara, materiale di rivestimento realizzato nel 1970 in Giappone, ovviamente coperto da brevetto, prodotto e commercializzato esclusivamente da Alcantara SpA, con gestione e produzione interamente italiane.

E se all’inizio della sua produzione è stato utilizzato nei settori della moda e dell’arredamento d’interni, il suo impiego si è poi gradualmente diffuso in altri settori tra i quali l’elettronica di consumo, l’aviazione, la nautica e, in particolare, l’automotive.

Composta dal 68% di poliestere e 32% di poliuretano, che la rendono duratura e resistente alle macchie, Alcantara è ottenuta dalla particolare combinazione di un processo di filatura e di processi di produzione tessili e chimici, che la rendono non solo resistente, ma anche morbida ed adatta a molteplici impieghi.

Alcantara presenta elevate proprietà funzionali e caratteristiche tecniche differenziate a seconda del settore e della specifica applicazione. Il suo aspetto superficiale può essere modificato in termini di colore (45 tonalità disponibili), spessore (da 0,4 a 1,2 mm), proprietà tecniche e altre lavorazioni di superficie, per esempio con caratteristiche di resistenza alle fiamme.

Grazie alla strategia di offrire soluzioni esclusive e altamente personalizzate in un contesto di sostenibilità (Alcantara è stata la prima azienda in Italia a ottenere la Certificazione di Carbon Neutrality, già nel 2009), il giro d’affari è passato dai 64.3 milioni di euro del 2009 ai 185 milioni previsti per il 2016, senza subire battute d’arresto.

In virtù della strategia aziendale, Alcantara si è espansa in modo capillare e globale, con grandi risultati soprattutto in Cina e negli USA. Alcantara esporta i valori del Made in Italy tramite la grande abilità nel coniugare tecnologia e artigianalità, basandosi su ricerca e innovazione continue. Questo processo è amplificato da un rapporto costruttivo con le eccellenze del design internazionale, grazie a consolidate collaborazioni con designer affermati, avanguardie creative e con le più prestigiose istituzioni museali.

Che Alcantara sia un’eccellenza produttiva lo attesta anche il ricco parterre di ospiti intervenuti alla presentazione, in rappresentanza del mondo politico e della cultura, ed accolti da Giovanni Belloni, direttore dello stabilimento ed ovviamente dal padrone di casa, Andrea Boragno: Claudio de Vincenti, Ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno; Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria; Francesco De Rebotti, Sindaco di Narni; Angela Pagliuca, Prefetto di Terni; Umberto Vattani, Presidente della VIU; Giovanna Melandri, Presidente della Fondazione MAXXI; Fabio Paparelli, Assessore all’Economia, Commercio, Turismo e Sport della Regione Umbria; Ernesto Cesaretti, Presidente di Confindustria Umbria; Gianmarco Urbani, Presidente di Confindustria Terni; Umberto Donati, Direttore della Fondazione Italia Giappone.
Un cast che da solo qualifica tutto il valore di Alcantara: dal cuore d’Italia alla conquista del mondo.

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