Bugatti, dietrofront sull’elettrico: “C’è futuro per le auto a benzina”

Bugatti, dietrofront sull’elettrico: “C’è futuro per le auto a benzina”
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Mate Rimac, Il nuovo CEO del marchio francese, ha garantito che per Bugatti ci sarà un futuro per i motori a combustione. Non ultimo il W16 da 8 litri impiegato sulle vetture più recenti
1 febbraio 2022

Bugatti non si convertirà all’elettrico, o almeno non così in fretta come avrebbe potuto lasciare intendere l’acquisizione da parte di Rimac, marchio croato specializzato in supercar a zero emissioni. Ad annunciarlo, in un’intervista agli statunitensi di RobbReport poi ripresa da Ansa, è stato il nuovo Ceo di classe '88 Mate Rimac. L’imprenditore ha parlato piuttosto chiaramente: ”Non voglio soffermarmi molto su progetti futuri - ha premesso - ma posso garantire che si sarà da rimanere sbalorditi. Si rimarrà particolarmente stupiti dalle caratteristiche che non sono state ancora viste su nessun'altra automobile, e sto spingendo anche per un motore a combustione”.

Il quale, evidentemente, potrebbe essere un’evoluzione del celebre W16 da 8 litri montato sulle hypercar di Bugatti, da Chiron a scendere. “C’è un futuro per i motori a combustione” ha aggiunto Mate Rimac, che sul fronte elettrico può continuare a dormire sogni tranquilli in fatto di performance: la sua Nevera, tempesta in croato, con 1.914 CV di potenza e uno scatto da 0 a 100Km/h in 1,9 secondi è una delle auto elettriche più veloci del pianeta.

Se Bugatti potrà continuare a produrre vetture con motore endotermico d’altronde è anche grazie alle elettriche che provengono dallo stesso proprietario, in grado di compensare le emissioni di Co2 in una maniera che per Volkswagen (ex proprietario) sarebbe stato impensabile. Questo, tuttavia, non esclude il fatto che Rimac costruirà nuove Bugatti ibride o addirittura completamente elettriche, come ha spiegato il trentaquattrenne croato la scorsa estate: “Posso confermare che entro questo decennio ci sarà una Bugatti completamente elettrica, ma entro il 2030 ci saranno anche modelli Bugatti con motore a combustione con diversi livelli di elettrificazione. È come se Bugatti - ha concluso - fosse un orologio svizzero analogico e le auto Rimac fossero uno smartwatch Apple”. Secondo le indiscrezioni la prima Bugatti ‘made in Rimac’ potrebbe debuttare nel 2024, il che ci lascia con la speranza di vedere i primi bozzetti, qualche specifica e nuove indiscrezioni tra questo ed il prossimo anno.

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