CIR 2018-1. Sanremo. “Classico”, Concentrato e “by Night!”

CIR 2018-1. Sanremo. “Classico”, Concentrato e “by Night!”
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Il 13 e 14 aprile si disputa il 65° Rallye Sanremo, una “classiche” della Storia. 200 Auto, programma da capogiro, da Portosole alla notte della interminabile Mini Ronde, e poi l’apoteosi del Trittico finale. Andreucci non si scompone, ma annuncia una Gara difficile
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
13 aprile 2018

Sanremo, 12 Aprile. 500 chilometri scolpiti sul muro di Montagna che guarda il Mare e la Città dei Fiori. Di questi 150 contro il cronometro in dieci Prove Speciali (tenete a mente: “speciali”). Un giorno, anzi due, formula regolamentare interpretata liberamente per proporre un altro episodio di un Rally leggendario, che rinnova il mito trasferendolo dall’età dell’oro a quella del… ferro. Il Rallye Sanremo è il proposito dell’eccellenza, della perseveranza di Sergio Maiga, un evento da sacco a pelo e notte sul tornante, occhi spalancati sull’inversione, stridio di dischi incandescenti e insonnia da adrenalina. Sanremo è anche il Rally del coraggio, ancora di una dinastia e famiglia di Organizzatori, di forzare la morsa dei tempi per offrire alla fedeltà e alla stima degli appassionati lo stesso spirito di grande evento e avvenimento, sempre fuori dall’ordinario, e una volta di più straordinario.

La sessantacinquesima edizione del Rally nato nel 1928 interpreta con lo spirito di sempre i contorsionismi dei regolamenti, che tornano sui propri passi e propongono adesso la formula della condensazione dei Rally dell’Italiano. La “legge” dice che tutto deve finire entro sabato e così, come aveva fatto Il Ciocco, prova di apertura del Campionato, introducendo il formidabile tutto in un giorno (più la Speciale… speciale a Forte dei Marmi), anche il Sanremo offre la sua versione delle regole. Tutto finirà entro sabato, infatti, ma si tratterà dell’epilogo di una Gara quasi non-stop dalle tre del pomeriggio di venerdì fin quasi al tramonto di sabato. In questo lunghissimo festival del Rally, l’insieme più vario e intenso di prove speciali che si possa immaginare. E allo stesso modo e per lo stesso motivo un bouquet di appuntamenti irrinunciabili per i tifosi.

Paolo Andreucci allo shakedown del rally di Sanremo
Paolo Andreucci allo shakedown del rally di Sanremo

Cerchiamo di condensare anche noi, di dare una prospettiva di sintesi all’Evento dell’ AC del Ponente Ligure. Subito i duelli della sfida spettacolo a Portosole, 650 metri di battaglia uno contro uno. È venerdì pomeriggio. Poi Vignai, Bignone e San Romolo, ed è già notte, assistenza e via ancora, per la emozionante Mini Ronde, lungo impegno contro la stanchezza e il buio, e le micidiali, spettacolari strade dell’entroterra ligure che uniscono Vignai e Bignone in un’unica, gigantesca sfida. Non basta, tre Prove al mattino di Sabato, Testico, San Bartolomeo e Colle d’Oggia, per un totale di… un momento, un po’ di respiro all’assistenza di Sanremo, Piazza Dapporto, e via per il gran totale, Testico, San Bartolomeo e Colle D’Oggia riunite nell’unico rush finale di oltre 34 chilometri.

E naturalmente ci sono tutti. Oltre il Sanremo Storico, alla Coppa dei Fiori e all’Eco Rallye, oltre il Sanremo Leggenda il Sanremo numero 65, Campionato Italiano, per cui tutti i migliori. Oltre Campedelli e Scandola, le novità Crugnola e Pollara, oltre Panzani, Michelini, Rusce, Gilardoni, oltre tutto e tutti c’è… Paolo Andreucci, vincitore di cinque Sanremo e, soprattutto, degli ultimi tre messi in fila dall’Ufficiale Peugeot Sport Italia. Paolo Andreucci e Signora, Anna Andreussi, naturalmente.

Paolo Andreucci. “Eh sì, a Sanremo la Gara di un giorno è tornata ad essere la Gara di due giorni. Bene. E a Sanremo non manca la prima parte di notte, il programma davvero tosto del venerdì che si conclude… sabato. Per cui, ecco, Rally difficile, impegnativo sin dalle prime battute con le sue circostanze particolari. La prima notte di Sanremo è sempre abbastanza difficile, tanto da non richiedere l’aggiunta della variabile… meteo, che quest’anno sembra essere piuttosto incerto. Meteo “inaffidabile”? E allora ecco anche la grande difficoltà legata alla scelta delle gomme corrette.”

Paolo Andreucci con la sua 208 T16 R5
Paolo Andreucci con la sua 208 T16 R5

Le Prove Speciali?

PA. “Più che delle singole Prove mi piace parlare del Sanremo e delle sue Prove… Speciali. In particolare penso alla lunghezza di talune di queste. Penso alle due prove speciali della sera riunite nell’unica lunghissima Vignai-Bignone della notte. E penso, anche, alla grande Prova Speciale di fine Rally, di giorno ma alla fine del giorno e della Gara, un impegno vero, la Testico-San Bartolomeo-Valle D’Oggia, un test quasi infernale. Ma le prove del Sanremo sono sempre impegnative, indipendentemente dalla loro lunghezza. Certo, quelle lunghe mettono a dura prova, oltre a noi poveri piloti, anche le meccaniche!”

Sono le Prove che faranno la differenza?

PA. “Bene o male tutte le Prove fanno la differenza. Certo su quelle lunghe la differenza potrà essere sostanziale, tale per cui è probabile che dal punto di vista generale il Rally si giochi proprio sulle due Lunghissime.”

Grande incertezza?

PA. “Dal punto di vista agonistico l’abbiamo visto, il Campionato è ricco di spunti molto interessanti e di partecipanti di alto livello. La bagarre è assicurata. Incertezza, direi meglio delicatezza delle situazioni. Certo, soprattutto a Sanremo, è quasi una tradizione. L’incertezza principale è il meteo, ma di conseguenza la scelta delle gomme. Una buona scelta può darti un bel vantaggio, che se poi capita su una delle Lunghe allora è un vantaggio cospicuo. Se sbagli, naturalmente è il contrario, e hai molto, talvolta moltissimo tempo per rammaricartene!”

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