Come si demolisce un'auto? Tutti i segreti del demolitore (addio sfasciacarrozze e rottamaio)

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Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
Grazie alla complicità dell'impianto Cesa di Monza e dell'Ada, l'Associazione Demolitori Autoveicoli, abbiamo avuto la possibilità esclusiva di seguire tutti i passaggi della demolizione di un veicolo fino al momento della pressatura finale, dove quel che resta di un'automobile si trasforma nella famosa "scatoletta di tonno". Ecco a voi una nuova puntata dei "Mezzi Speciali"
  • Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
11 novembre 2021

Alcuni lo chiamavano il rottamaio, altri addirittura lo sfasciacarrozze. Espressioni arcaiche, figlie di un tempo lontano, che non esiste più. Anche perché, oggi, non c'è più niente da rottamare e nemmeno da sfasciare. E, soprattutto, non vengono più dismesse "carrozze", ma automobili, peraltro sempre più complesse e sofisticate. Ma soprattutto preziose, perché ricche di materiali nobili che sarebbe folle anche solo pensare di gettare via. È per questo che, oggi, esiste l'autodemolitore. Un organismo complesso, che non più ha più semplicemente l'obiettivo di "buttare via" ma di riciclare e riutilizzare il maggior numero di componenti possibili ricavati dalle auto a fine vita. 

Del resto l'epoca in cui le vecchie automobili si accatastavano semplicemente in un campo è ormai finita. E fortunatamente del tutto bandita dalla legge, dal momento che aveva effetti deleteri sull'ambiente. I veicoli, lasciati semplicemente al macero, rischiavano puntualmente di inquinare, per esempio, la falda acquifera con i vari liquidi (lubrificanti, freni, carburante) che piano piano fuoriuscivano dai loro serbatoi o, peggio, dalle batterie. Oggi la demolizione delle auto è strettamente regolamentata e richiede processi molto severi, come abbiamo scoperto in questa nuova puntata dei "Mezzi Speciali". Grazie alla complicità dell'impianto Cesa di Monza e dell'Ada, l'Associazione  Demolitori Autoveicoli, abbiamo avuto la possibilità esclusiva di seguire tutti i diversi passaggi previsti per legge, fino al momento della pressatura finale, dove quel che resta di un'automobile si trasforma nella famosa "scatoletta di tonno". Che, a sua volta, verrà processata, riciclata e riutilizzata. Insomma un percorso virtuoso di ri-suo e riciclaggio, che meritava un vero e proprio documentario.

 

Si ringraziano Cesa Srl e ADA (Associazione Nazionale Demolitori Autoveicoli)

 

Riprese: Camilla Pellegatta, Leonardo Mannoli 

Drone: Fabrizio Partel 

Montaggio: Camilla Pellegatta 

 

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