DiRT Rally 2.0, verso la simulazione!

DiRT Rally 2.0, verso la simulazione!
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Federico Sciarra
  • di Federico Sciarra
Il 30 gennaio abbiamo avuto occasione di provare una nuova build del titolo più sporco realizzato da Codemasters. Da simdriver vi racconto le mie prime impressioni
  • Federico Sciarra
  • di Federico Sciarra
31 gennaio 2019

Poco meno di un mese e tutti gli appassionati della guida off-road potranno acquistare Dirt Rally 2.0, il nuovo titolo di Codemasters dedicato a PS4, Xbox One e PC.

Dopo aver testato una primissima release a dicembre, ieri ho avuto modo di provarlo in anteprima alla Microsoft House di Milano dopo diversi aggiornamenti e, quasi a sorpresa, di sfidare in una prova a tempo due pro players, un giornalista, Alberto Naska e Passione Motori.

Ecco un piccolo assaggio delle novità, specialmente in merito alla fisica dei veicoli.

Addio fisica arcade

L'ultimo capitolo della serie non aveva soddisfatto le aspettative di un folto numero di appassionati. Troppo arcade secondo alcuni e troppo ripetitivo secondo altri, DiRT 4 aveva lasciato molti videogiocatori con l'amaro in bocca costringendoli a ritornare sul più fedele DiRT Rally. 

Con il nuovo capitolo, con mio grande giubilo, la "musica" è cambiata. Gli sviluppatori, consci dell'evoluzione del mondo dei racing games verso un modello di guida più simulativo, hanno permesso alla community appassionata della serie di interagire direttamente con loro attraverso un forum dedicato. I risultati?

La fisica è cambiata totalmente e non è nemmeno paragonabile a DiRT Rally; nonostante la mia esperienza da simdriver ho trovato parecchie difficoltà a gestire sia le vetture a trazione integrale sia a trazione posteriore.

Richard Burns Rally? Sinceramente mi sento obbligato a reinstallarlo per scoprirne le differenze ma vi assicuro che, questo nuovo titolo by Codemasters, potrebbe essere tra i migliori giochi di rally mai creati. 

Abbiamo provato il brivido della Mitsubishi Lancer Evo 6 guidata dalla leggenda Tommi Makinen
Abbiamo provato il brivido della Mitsubishi Lancer Evo 6 guidata dalla leggenda Tommi Makinen

Attenti al peso

Sicuramente le prime difficoltà si incontrano quando bisogna gestire i trasferimenti di carico, uno dei motivi per cui ho sempre ammirato Colin McRae nei suoi famosi onboard su Youtube. Escludendo DiRT 4 e prendendo in considerazione il primo DiRT Rally, nel nuovo "2.0" bisogna essere estremamente attenti a dove si trova, in quel preciso momento, il peso della vettura.

Questo significa porre molta attenzione quando si affrontano tratti in pendenza e salti ma soprattutto quando dobbiamo inserire la macchina in una curva veloce sfruttando la famosa scandinavian flick. L'auto risponde bene ma è molto sensibile, basta davvero un'incertezza e si perde il controllo, specialmente se siete a bordo di una trazione posteriore come la Lancia Stratos.

Eliminata definitivamente quella feature del primo capitolo che vi permetteva di recuperare grip instantaneamente; ora si scivola davvero tanto, soprattutto se il terreno è bagnato.

La Stratos "2.0" è molto diversa rispetto al primo DiRT, non vi perdona il minimo errore!
La Stratos "2.0" è molto diversa rispetto al primo DiRT, non vi perdona il minimo errore!

Nuove feature

Non mi voglio dilungare troppo sui miglioramenti della fisica non avendo ancora provato la versione finale (per cui arriverà una recensione completa), tuttavia ci tengo a sottolineare che anche le gomme giocheranno un ruolo fondamentale.

Tre diverse mescole saranno disponibili per la serie di stage e, attenzione, influenzeranno molto i vostri risultati; un'errata pianificazione o uno stile di guida troppo aggressivo vi obbligheranno ad alzare bandiera bianca o a perdere molto tempo durante le prove cronometrate. 

Sfortunatamente non ho potuto testare la degradazione del percorso ma, dopo un'intervista con gli sviluppatori, sono meno scettico e più incline a credere che la superficie del terreno cambi effettivamente tanto in base alla posizione di partenza.

Non vedo l'ora di provarla!

Sarà molto difficile essere coscienziosi a bordo di una Gruppo B
Sarà molto difficile essere coscienziosi a bordo di una Gruppo B

Force Feedback

Nota di merito anche per il force feedback. Grazie alle postazioni dell'onnipresente AK Informatica, ho provato DiRT Rally 2.0 utilizzando una pedaliera Thrustmaster T3pa Pro ed un volante Ts-xw Racer Sparco P310 e, sono certo, non esiste termine di paragone con altri titoli di rally recenti.

Ovviamente non posso confrontarlo con simulatori commerciali più avanzati ma la sensazione "alla mano" è stata davvero ottima, quanto basta per far divertire anche il più accanito simracer che però, è consapevole di non trovarsi tra i cordoli di un circuito e sul suo sim preferito. 

Sono molto curioso di testare il ritorno di forza sulla mia periferica personale per trovare i valori che più si addicono allo stile di guida off-road, nel frattempo però sottolineo che anche dall'onboard della vettura i movimenti del volante sono più fluidi e rispecchiano maggiormente la realtà rispetto ai titoli precedenti.

In conclusione..

In attesa dell'uscita di DiRT Rally 2.0 vi ricordo che il nuovo titolo di Codemasters sarà disponibile a partire da martedì 26 febbraio mentre, per chi ha effettuato il pre-order dell'edizione Deluxe, il gioco arriverà ben 4 giorni prima del lancio ufficiale con già inclusi i primi due season pass.

Se volete saperne di più vi invito a scrivere una mail al nostro indirizzo di posta elettronica staffmoto@moto.it, nel frattempo però vi lascio alla sfida cronometrata a cui ho partecipato classificandomi secondo nonostante, ahimè, qualche erroraccio da super rookie.

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