Documento Unico: rinvio al 30 giugno

Documento Unico: rinvio al 30 giugno
Pubblicità
Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Come chiesto dalle principali associazioni di settore è stata rinviata l’entrata in vigore del Documento Unico
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
2 aprile 2021

Alla fine ha prevalso il buon senso: previsto inizialmente per il 31 marzo, il termine di entrata in funzione del Documento Unico è stato rinviato di qualche mese, spostando la data al prossimo 30 giugno.

Una scelta quasi obbligata, vista la necessità di procedere alla soluzione dei diversi problemi tecnici emersi in fare di verifica, prima di dare il via a quella che si annuncia come una vera rivoluzione digitale per tutto il sistema legato alla burocrazia dell’automobile.

L’obiettivo è che il sistema funzioni al meglio fin da subito e che il processo immatricolativo sia già ben “oliato” quando il mercato ripartirà: grazie alla proroga concessa dal Governo anche a seguito degli appelli delle diverse associazioni legate al mondo automotive, ci sono ora tre mesi di lavoro e di confronto costruttivo affinché sia offerto un servizio utile a cittadini ed imprese.

Il posticipo dell’entra in vigore del Documento Unico è inserito all’interno del Decreto-Legge relativo a “Disposizioni urgenti in materia di trasporti e per la disciplina del traffico crocieristico nella laguna di Venezia”, il cosiddetto DL Trasporti.

L’ufficializzazione della proroga fornisce ora un tempo utile al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ed agli operatori del mondo automotive per avviare un confronto collaborativo e mettere a punto un servizio digitale agile ed efficace per cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.

«Lo slittamento al 30 giugno 2021 - ha commentato Giancarlo Cancelleri, sottosegretario al Mims - dell'obbligo di ricorrere al documento unico digitale, la nuova carta d'identità digitale del veicolo, è una buona notizia. Il risultato è frutto di un proficuo e costante lavoro ottenuto con i tavoli ministeriali: diamo così a utenti, ACI e imprese del settore il tempo di mettere a punto i sistemi informatici in una fase storica complicata per tutti, automobilisti e operatori del settore inclusi. La rivoluzione digitale che stiamo attuando dovrà riguardare anche i servizi e il funzionamento della Motorizzazione Civile e, sapere che d'ora in poi potrà contare anche sull'assunzione di quasi centocinquanta tra ingegneri e architetti, è una garanzia in più che il risultato sia davvero a portata di mano».
 

Argomenti

Pubblicità