DTM 2019, a Hockenheim va in archivio una stagione entusiasmante

DTM 2019, a Hockenheim va in archivio una stagione entusiasmante
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“Tris” Audi che vince i titoli Piloti, Team e Costruttori
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8 ottobre 2019

Un finale di stagione spettacolare quello del DTM 2019, che lo scorso fine settimana a Hockenheim ha vissuto il proprio epilogo. Ad imporsi nella prima gara è stato ancora una volta René Rast, con l’Audi Sport Team Rosberg già campione in occasione del precedente round del Nürburgring. In Gara 2 a mettere invece tutti dietro è stato Nico Müller, unico pilota ad essere andato sempre a punti quest’anno e autore di tre vittorie con la RS 5 dell’Abt Sportsline.

La Casa degli anelli fa incetta di successi

Dodici vittorie su 18 gare, di cui sette consecutive. È questo il bilancio in casa Audi, che nella nuova era turbo del DTM ha monopolizzato le classifiche Piloti, quella riservata alle squadre (dominata dall’Audi Sport Team Rosberg) e Costruttori. Un altro attore protagonista con i colori di Ingoltastd è stato Mike Rockenfeller, nel gran finale di Hockenheim terzo in Gara 1 e secondo la domenica. Il tedesco, forte anche del successo messo a segno ad Assen, ha conquistato anche il quarto posto in campionato, diventando così il “terzo uomo” della Casa degli anelli.

Marco Wittmann è il “BMW man”
Il nono e conclusivo appuntamento del DTM ha regalato gioie e dolori a Marco Wittmann (BMW Team RMG), che dopo il secondo posto ottenuto sabato, in Gara 2 è rimasto a secco di punti chiudendo dodicesimo. Il pluricampione della serie ha comunque terminato terzo in campionato ed è stato il migliore pilota della Casa bavarese, totalizzando quattro vittorie e tre podi. 

Aston Martin tra alti e bassi
A Hockenheim le cose non si erano messe male per le “Bond car” della R-Motorsport, grazie al settimo posto conquistato in Gara 1 da Paul Di Resta e l’undicesima piazza finale di Jake Dennis. Epilogo diverso invece in Gara 2, quando a risultare il migliore tra i piloti Aston Martin è risultato proprio il pilota inglese, che ha terminato ottavo. Fermo durante il giro di schieramento Di Resta, mentre Daniel Juncadella si è dovuto ritirare per un principio di incendio. A motori spenti comunque il pilota spagnolo risulta essere il migliore della compagine elvetica, dopo essere andato a punti con la sua Vantage per sette volte nell’arco di quest’anno, chiudendo 14° nella classifica generale. Di certo questo primo anno è servito alle Aston Martin per fare esperienza, portando dignitosamente a termine una sfida “impossibile” contro i titani Audi e BMW. Ma nel 2020, si spera, sarà un’altra storia.

DTM e Super GT: si può fare
La combinazione tra le vetture del DTM e quelle del Super GT giapponese ha portato i frutti sperati. Il battesimo europeo per le vetture che partecipano alla serie nipponica, ha visto subito in Gara 1 un più che determinato Jenson Button, al volante della Honda NSX-GT del Team Kunimitsu, chiudere con un ottimo nono piazzamento, mentre la Lexus del Team KeePer TOM'S affidata a Nick Cassidy è transitata sotto la bandiera a scacchi tredicesima. Con il diluvio della domenica, Button ha chiuso sedicesimo davanti alla Nissan GT-R NISMO dell’italiano Ronnie Quintarelli, mentre Cassidy è finito contro le barriere nelle fasi iniziali della gara, a seguito di un contatto con Jonathan Aberdein che ha costretto l’ingresso in pista della safety car. Ma adesso la strada è tracciata verso l’appuntamento della “Dream Race” del Fuji (21-24 novembre); in quella occasione le vetture turbo da oltre 600 cv del DTM sbarcheranno per la prima volta in Giappone ed i ruoli, probabilmente, si invertiranno.

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