DTM 2019, ad Hockenheim Wittmann (BMW) e Rast (Audi) mettono il turbo e si dividono il bottino

Pubblicità
Ecco com'è andato il weekend di gara inaugurale della stagione 2019 del DTM ad Hockenheim
7 maggio 2019

L’ora “X” è scattata. Lo scorso fine settimana è partito ufficialmente il DTM 2019. Come da tradizione la serie ha aperto i battenti sul circuito di Hockenheim (tracciato famoso per avere ospitato ben 36 edizioni del Gran Premio di Germania di F1), dove a festeggiare sul gradino più alto del podio sono stati due differenti piloti. Lo spettacolo garantito dalle nuove vetture turbo, assieme a un’alternanza di condizioni meteo, hanno reso quest’apertura entusiasmante e tutt’altro che scontata sotto l’aspetto dell’agonismo. Una “preview” di quello che sarà il seguito della stagione, anche nell’ottica della terza tappa di Misano, unico round tricolore del calendario, in programma nel fine del 7, 8 e 9 giugno (per acquistare i biglietti c’è il link dedicato sul sito del circuito, all’indirizzo https://dtm4.me/biglietti-misano). Ma tornando al weekend di Hockenheim, nella gara del sabato, disputata sotto una pioggia torrenziale, a mettere tutti dietro è stato Marco Wittmann, che al volante della sua M4 DTM ha regalato alla BMW la 82esima vittoria in questo campionato. Altro copione la domenica quando René Rast, su una Audi RS 5 DTM, ha tirato fuori gli artigli disputando una delle sue migliori gare di sempre.

Wittmann "re" della pioggia

Il nuovo mondo del DTM, con i motori 2 litri turbo previsti da questa edizione, è stato messo alla prova su una pista notoriamente impegnativa come quella di Hockenheim, dove le condizioni meteo hanno giocato un ruolo determinate sulle strategie dei team. Dopo una prima presa di contatto nelle libere del venerdì, si è entrati quindi nel cuore dell’azione sabato mattina con l’asfalto già bagnato in occasione del primo turno di prove ufficiali. L’esperienza di Wittmann, già campione in ben due edizioni del DTM (2014 e 2016) ha fatto in un certo senso la differenza, con il pilota del BMW Team RMG autore di un migliore responso di 1'48"215 che gli ha permesso di precedere l’alfiere della Audi Sport Team Phoenix, Mike Rockenfeller, secondo su Audi RS 5. Paul Di Resta ha invece portato una ventata di sano ottimismo in casa Aston Martin, riuscendo ad ottenere il terzo posto allo scadere del tempo utile, quando ha piazzato la debuttante Vantage DTM del team R-Motorsport in seconda fila. A finire sotto i riflettori è stato anche Rast (Audi Team Rosberg), quarto davanti a Robin Frijns, anche lui alle prese con una vettura della “maison” degli Anelli.

Qualifica positiva anche per due giovani rookie assoluti: il 23enne Jake Dennis, sesto con la seconda Vantage DTM dell’elvetica R-Motorsport, subito davanti all'altro esordiente Sheldon Van der Linde, alla guida della M4 DTM del BMW Team RBM. Nel pomeriggio si è acceso il primo semaforo verde dell’anno. Inizio bagnato… inizio fortunato. La pioggia battente ha difatti costretto a completare tre giri di formazione, prima di potere scatenare a terra tutta la potenza delle vetture. Wittmann, autore di una partenza perfetta, è rimasto in testa dall’inizio alla fine, mentre alle sue spalle lo spettacolo non è tardato ad arrivare. L’Aston di Paul Di Resta è stata subito sfilata da Rast e Frijns, mentre l’ex F1 Timo Glock (BMW Team RMR) ha subito una leggera bussata proprio da parte di Rast, che lo ha mandato in testacoda. Rammarico per il ritiro della “Bond car” di Di Resta, colpita da un improvviso calo di potenza, mentre un problema tecnico al cambio della sua vettura, ha costretto Rast a sventolare bandiera bianca proprio nel bel mezzo di un’entusiasmante sfida per il secondo posto con Rockenfeller, il quale è salito così sul podio davanti a Frijns (terzo). Quarto Glock, autore di una formidabile rimonta interrotta solo dalla bandiera a scacchi.

Gara due a tutto Rast

Dopo una prima parte di weekend dominata dalla Casa dell’Elica, forte anche della pole di Philipp Eng (BMW Team RMR), che esattamente a 30 secondi dallo scadere del tempo utile è riuscito a ottenere il migliore responso di 1'28"972 nel secondo turno ufficiale, è arrivata la risposta da parte del plotone Audi con la vittoria in Gara 2 di Rast. Dopo essere partito dal sedicesimo posto della griglia, il 32enne pilota teutonico, grazie ad una strategia a perfetta composta da due soste box (una in regime di safety car in cui ha cambiato le gomme), è riuscito a conquistare la medaglia d’oro compiendo un sorpasso dopo l‘atro a suon di giri veloci. Perfetto anche l’utilizzo del DSR da parte del tedesco, che ha fatto letteralmente volare la sua RS 5. Frijns e Müller, ambedue sotto i colori dell’Audi Sport Team Abt Sportsline, hanno completato la tripletta della Casa di Ingolstadt. Eng ha invece terminato le ostilità con il quarto posto, dopo aver tenuto il comando delle operazioni fino alla prima sosta ai box. Alle sue spalle sono transitati sul traguardo Bruno Spengler e Timo Glock, entrambi su BMW. Pollice in l’alto nella seconda manche per la R-Motorsport, in testa con Di Resta fino all’entrata della safety car, il quale ha terminato la sua corsa settimo (migliore piazzamento nel DTM per la Aston Martin).

Occhi puntati su Zolder... in attesa di Misano

Il DTM, dopo avere archiviato il primo appuntamento di Hockenheim, guarda già al Belgio. Nello specifico a Zolder, dove il prossimo 17, 18 e 19 maggio si riaccenderanno i motori per il secondo appuntamento della stagione 2019. Poi ancora tre settimane e si arriverà a Misano, quello che per i fan italiani sarà un vero e proprio evento “clou” di tutta la stagione.

Pubblicità