E' morto Giuseppe Volpato, grande studioso del settore automobilistico

E' morto Giuseppe Volpato, grande studioso del settore automobilistico
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E’ venuto a mancare nella notte il Prof. Giuseppe Volpato, esperto di gestione delle imprese riconosciuto come uno dei principali studiosi del settore automobilistico in Italia
5 aprile 2012

E’ venuto a mancare nella notte il Prof. Giuseppe Volpato, esperto di gestione delle imprese e dei settori industriali e riconosciuto da tempo come uno dei principali  studiosi del settore automobilistico in Italia.

La sua attività ha dato lustro al nome dell’Università Ca’ Foscari Venezia in ambito sia nazionale che internazionale, forte della sua ampia produzione scientifica e dei ruoli ricoperti in organizzazioni di ricerca italiane e internazionali (tra cui IMVP, Gerpisa, ICDP).

A Ca’ Foscari è stato anche Direttore del Dipartimento di Economia e Direzione Aziendale e Preside della Facoltà di Economia, e dal gruppo di ricerca che ha fondato in Ateneo sono nati diversi progetti e iniziative di ampio respiro, tra cui anche Automotive Dealer Day, che l’ha visto presiedere il comitato scientifico dal 2003. Tra i suoi lavori più recenti ricordiamo: “Fiat Group Automobiles” (Il Mulino, 2011) e “L’auto dopo la crisi” con F. Zirpoli (Brioschi Editore, 2011).

Era il 1972 quando il Prof. Volpato, con un’intuizione percepì le difficoltà che l’industria automobilistica si sarebbe trovata ad affrontare negli anni a venire: la crisi petrolifera ebbe un impatto massiccio sul settore automobilistico, spingendo ad una grande necessità di recupero di efficienza ed efficacia mediante un percorso di riorganizzazione strategica e crescita professionale del management ai diversi livelli della filiera, cui poteva giovare un’attività strutturata di ricerca e la costruzione di osservatori.

Da allora questa particolare focalizzazione costante ha fatto diventare Volpato un esperto riconosciuto in ambito automobilistico in Italia e all’estero, con grande apprezzamento per i suoi lavori e la sua visione delle trasformazioni settoriali sia in ambito accademico che tra gli operatori.

Dopo una lotta contro la malattia la sera del 4/4/2012 ha lasciato la moglie Annamaria e le figlie Elena e Arianna, e lascia così anche un vuoto incolmabile alle moltissime persone che hanno potuto conoscerlo ed apprezzarlo come un vero esempio di metodo, grande equilibrio, estrema integrità e profonda generosità.

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