Eredità Agnelli si indaga per esportazione illecita

Eredità Agnelli si indaga per esportazione illecita
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Quadri dal valore di milionari esportati illegalmente e sostituiti con delle copie
26 settembre 2025

Si apre un altro capitolo dell'annosa storia dell'eredità Agnelli - Caracciolo - Elkann. Dopo il versamento all'erario di 183 milioni di euro che John Elkann e i fratelli hanno effettuato per chiudere il procedimento per frode fiscale, si apre un nuovo procedimento alla Procura di Roma. Il procedimento è per esportazione illecita di opere d'arte, sono indagati sempre i fratelli Elkann nipoti dell'avvocato Gianni Agnelli. L'indagine è partita dopo che un servizio televisivo, dalla trasmissione RAI Report, ha messo in luce l'ammanco di almeno 13 quadri da Villa Frescot, residenza torinese dell'avvocato Agnelli, partiti per destinazione estere senza le necessarie autorizzazioni.

Negli atti dell'indagine si parla di quadri di autori importantissimi, come: Manet, De Chirico e Balla, ma soprattutto di opere d'arte con quotazioni stratosferiche esportati senza autorizzazioni e sostituite a volte con delle copie (dei falsi). Insomma un altro grattacapo per il presidente di Stellantis, che oltre a fronteggiare il difficile momento dell'auto nel mondo, ma soprattutto in Europa, deve anche difendersi da queste accuse.

La storia dell'eredità è in ogni caso bel lungi dal considerarsi conclusa, ma in ogni caso c'è da domandarsi come queste vicende possono influenzare i futuri dell'industria automobilistica in Italia.

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